Questo magnifico arbusto sempreverde rampicante non è molto conosciuto, anche se il suo soprannome è “gioiello di fine inverno”. Per chi sogna di avere un terrazzo o un balcone in piena fioritura non appena arriva la primavera, l’Hardenbergia violacea è uno spettacolo di profumo e bellezza. Vediamo come coltivarla in vaso e quali sono le cure di cui ha bisogno: poche, in realtà, ed è per questo che solitamente viene scelta anche dai “pollici neri”.
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Hardenbergia violacea, cos’è
Come anticipato, è una pianta rampicante sempreverde con fusto legnoso e appartiene alla famiglia delle Fabaceae: le sue foglie sono di forma ovale e di colore verde scuro. Ma c’è una peculiarità: i suoi fiori violacei, splendenti e profumati, che tendono talvolta al blu, al bianco o al rosa in altre varietà. Naturalmente essendo una pianta rampicante non possiamo scegliere un vaso piccolo per la sua cura ma dobbiamo avere cura di prediligerne uno adatto, da cambiare a ogni rinvaso.
La sua fioritura è composta da spighe di fiori che ricordano vagamente il glicine: già nel mese di marzo possiamo ammirarla, e ci accompagna fino a estate inoltrata. Per la sua bellezza e il suo periodo di fioritura, viene dunque così soprannominata il gioiello di fine inverno. Oltre che in vaso, ricordiamo che possiamo usare questa rampicante come copertura per le nostre recinzioni o per i pergolati, sia in giardino quanto sul terrazzo. Può raggiungere fino ai 3 metri di altezza (la specie comptoniana arriva fino a 6 metri). Ne esistono diverse specie, alcune crescono nelle foreste o nel bosco o persino nelle brughiere: è una pianta che tende ad adattarsi.
Come coltivare l’Hardenbergia violacea
Possiamo rendere il nostro terrazzo molto più affascinante con questa pianta rampicante, dal momento in cui abbiamo l’opportunità di coltivarla anche in vaso. Non è molto difficile da curare e tra l’altro riesce persino a tollerare un breve periodo di siccità. Se state cercando una pianta bella da vedere, profumata e con cui vivacizzare il balcone, eccola: iniziamo a dare dei consigli sulla coltivazione.
Prima di tutto, dobbiamo acquistare la piantina, che va travasata in un vaso abbastanza grande: dovrebbe infatti assicurare una profondità di circa 30 cm e inoltre dovrebbero essere presenti dei fori di drenaggio. Per quanto riguarda il terreno dell’Hardenbergia violacea, ci occorre un terriccio per piante fiorite a cui è possibile aggiungere del bioattivante a lenta cessione.
Sottolineiamo che la fioritura va costantemente stimolata mediante l’acqua di irrigazione con biostimolante: una piccola accortezza per prendercene cura al meglio, da febbraio a luglio. Richiede dunque un terreno fresco e profondo, oltre a essere fertile e ben drenato. Ricordiamo inoltre che predilige un terreno con pH leggermente acido.
Ogni quanto annaffiare l’Hardenbergia violacea
C’è un aspetto da ricordare: l’irrigazione va “aggiustata” in base al diametro del vaso. In estate, per esempio, richiede delle innaffiature regolari e piuttosto abbondanti, ma vale sempre la regola del ristagno d’acqua: il terreno deve essere umido ma non fradicio, altrimenti la pianta potrebbe essere soggetta alla formazione di malattie fungine. Come anticipato, tollera un breve periodo di siccità, ma in piena estate, quindi nel momento in cui fa molto caldo, dovremmo assolutamente evitare di non irrigare la pianta per lungo tempo.
In inverno invece dovremmo semplicemente calibrare le irrigazioni in modo tale che il terreno risulti sempre umido ma mai secco o troppo bagnato: in questo caso vale una regola, che è quella di verificare il terreno prima di procedere con l’annaffiatura. Se poi il sottovaso presenta dell’acqua stagnante, dobbiamo rimuoverla subito per evitare il marciume radicale o eventuali malattie fungine.
La potatura dell’Hardenbergia violacea
Possiamo prenderci cura di questa pianta anche attraverso la potatura, che tuttavia non è affatto richiesta in modo massiccio: per esempio, tra la fine dell’inverno e l’inizio della bella stagione, cerchiamo di potare i rami secchi o quelli che sono danneggiati. Un passaggio necessario per garantire una fioritura abbondante e profumata. Un altro aspetto che ci sentiamo di consigliare è di potare tutti quei rami che risultano troppo lunghi o disordinati: la pianta deve dunque risultare compatta e bella da vedere.
Di quante ore di luce ha bisogno e dove posizionarla
Questa rampicante presenta una buona resistenza al freddo poiché sopporta temperature fino a -5 °C: sconsigliamo invece di tenerla sul balcone quando le temperature scendono ancora perché altrimenti la pianta andrebbe in sofferenza. Dobbiamo dunque avere cura di scegliere una posizione riparata dal gelo in pieno inverno ed eventualmente possiamo usare un tessuto TNT (tessuto non tessuto) per ripararla nelle giornate di freddo e di vento. Ecco, proprio il vento è nemico dell’Hardenbergia violacea.
Tollera condizioni di sole parziale, ma possiamo posizionarla anche in pieno sole, proprio per garantirne la crescita e la fioritura. In condizioni di luce scarse, invece, è possibile notare una minore fioritura e una crescita molto più lenta, sebbene la pianta comunque non riporterà danni strutturali. Consigliamo dunque di posizionarla sul proprio balcone in modo tale che possa ricevere la luce solare di cui necessita. Anche dal punto di vista della temperatura abbiamo visto che riesce a tollerare un minimo il freddo così come le alte temperature: è una rampicante piuttosto versatile.
Malattie e parassiti dell’Hardenbergia violacea
Questa pianta è molto resistente, ma in alcune occasioni possiamo notare la presenza di malattie o parassiti: i più comuni sono gli afidi, il ragnetto rosso o le cocciniglie. Generalmente i funghi patogeni si sviluppano nel momento in cui il terreno è eccessivamente umido. Gli afidi si eliminano con trattamenti a base di sapone di Marsiglia o olio di neem, mentre le cocciniglie formano ammassi cerosi, quindi possiamo accorgerci subito della loro presenza. Il ragnetto rosso, invece, attacca la pianta in condizioni di clima secco e caldo, causando decolorazione e disseccamento delle foglie.
La cosa migliore da fare per mantenere l’Hardenbergia violacea in salute è garantirle un buon drenaggio, ma prestando grande attenzione a evitare l’eccesso idrico. Con controlli regolari e interventi tempestivi, è del tutto possibile ridurre al minimo gli inconvenienti e mantenere al meglio questo splendido gioiello di fine inverno, pronto a vivacizzare il balcone o il giardino.