Diascia, come coltivarla e quali varietà esistono

I suoi fiori sono particolari e ne esistono diverse varietà che si possono coltivare, ciascuna con le sue peculiarità: scopriamo la Diascia

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Serena De Filippi

Lifestyle Editor

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Chi desidera colore in giardino o sul balcone trova nella diascia una compagna meravigliosa. È una pianta minuta solo all’apparenza, perché quando fiorisce riempie lo spazio di grappoli vivaci che si inseguono per mesi, dalla primavera fino ai primi freddi. Arriva dal Sudafrica, ma si è ambientata bene anche nei nostri climi, tanto da diventare un piccolo classico delle fioriere sospese e dei vasi da balcone. Le corolle, nelle tinte del rosa, del rosa pesca o del bianco, creano tappeti morbidi o cascate leggere. Facile da coltivare, non chiede attenzioni eccessive e ripaga con una fioritura continua.

Diascia, cos’è e le caratteristiche

Appartiene alla famiglia delle Scrophulariaceae ed è una pianta ornamentale che non cresce mai troppo in altezza: forma piccoli cespugli ordinati, con foglie minute, opposte, di un verde brillante che fa da sfondo ideale alla cascata di corolle. Sono proprio i fiori a renderla speciale. Sbocciano in gran numero, quasi a ricoprire i rami con pennellate di colore, leggere e continue. La tavolozza è ampia: dal rosa più tenero al rosa pesca, dal bianco luminoso fino ai toni più intensi del violetto e dell’arancio. Anche la forma ha qualcosa di curioso: i petali superiori si presentano piccoli e raccolti, quello inferiore si allunga e sembra aprirsi.

Il ciclo vitale segue il ritmo delle stagioni: dalla tarda primavera all’autunno la diascia fiorisce senza sosta, in inverno entra in riposo vegetativo e tende a seccare. Se coltivata nei luoghi con climi miti, però, tende a comportarsi da perenne e ripartire vigorosa alla primavera successiva, un dettaglio che la rende apprezzata anche nei giardini mediterranei.

Originaria delle regioni meridionali dell’Africa, in particolare della Namibia e del Sudafrica, è abituata a terreni poveri e ben drenati, oltre che alle giornate soleggiate. Nonostante queste origini, si adatta bene anche in Europa, dove viene spesso coltivata in vaso, in cassette per balconi o nei giardini come bordura fiorita.

Dove e come coltivare la diascia

Si presta bene a diversi ambienti: cresce in piena terra, decor bordure e aiuole, si adatta anche a vasi e fioriere sospese, dove le sue ramificazioni ricadenti formano piccoli cuscini fioriti. Ciò che le serve davvero è la luce: in un angolo soleggiato, o comunque molto luminoso, riesce a mantenere la fioritura per mesi.

Per avviarla si può partire dai semi, da distribuire in primavera in un terriccio umido, oppure dalle talee, più rapide e sicure per ottenere nuove piante identiche a quella madre. In entrambi i casi è bene creare un ambiente riparato finché le piantine non avranno raggiunto una crescita sufficiente. Solo allora potranno essere spostate all’esterno, dove troveranno tutto lo spazio per espandersi.

Il terreno deve essere leggero e ben drenato, perché la diascia soffre i ristagni, ma non ama nemmeno la siccità prolungata: occorre trovare un equilibrio, annaffiando con regolarità senza esagerare. Una volta radicata, però, è una pianta generosa e poco esigente, che ravviva balconi e giardini in macchie di colore che accompagnano dall’inizio dell’estate fino all’autunno.

Esposizione

Per dare alla diascia la possibilità di esprimere tutta la sua energia serve scegliere con attenzione il posto giusto. È una pianta che ama la luce, e quando riceve sole a sufficienza si ricopre di fiori senza sosta per mesi. Nei giardini delle zone temperate il pieno sole è l’ideale, purché la posizione sia riparata dalle correnti che potrebbero danneggiarne i rami sottili.

Diverso il discorso nei luoghi dove l’estate porta giornate torride e raggi molto forti: in queste condizioni il fogliame rischia di scottarsi. Qui conviene preferire un angolo a mezz’ombra, magari sotto la protezione di una siepe o vicino a un albero che attenui le ore più calde. Così la pianta continua a fiorire senza soffrire lo stress del caldo eccessivo.

Irrigazione e concime

Nei mesi caldi, quando è al massimo della produzione, le radici hanno bisogno di un apporto costante di umidità: è bene quindi annaffiare con regolarità, evitando però di lasciare il terreno zuppo. Controlliamo con le dita che il substrato sia leggermente asciutto prima di intervenire di nuovo. Nei vasi, dove l’acqua ristagna più facilmente, conviene svuotare sempre il sottovaso per scongiurare marciumi.

Parliamo poi di fertilizzazione: la diascia fiorisce per mesi, quindi consuma molte energie e deve essere sostenuta con concimi ricchi di fosforo e potassio. Si può scegliere un prodotto liquido da diluire nell’acqua ogni due settimane, oppure optare per formulazioni a lenta cessione, che si distribuiscono alla base e rilasciano le sostanze nutritive poco per volta.

Le varietà della diascia

Una delle più affascinanti è la Diascia personata, una perenne robusta che raggiunge quasi il metro di altezza. Particolare per la fioritura instancabile, che accompagna il giardino dalla tarda primavera all’autunno; i suoi fiori, di un rosa scuro intenso, creano macchie di colore che si prestano bene ad accostamenti con altre piante perenni. Per la sua crescita decisa, è adatta anche ai giardini rocciosi, dove riesce a dare continuità cromatica per mesi.

Più discreta nelle dimensioni ma non meno scenografica è Diascia barberae, dal fogliame semi-sempreverde e dalla fioritura lunga che si spinge fino a ottobre. Con il tempo forma cespi larghi e ordinati, alti circa mezzo metro, capaci di resistere sia al caldo estivo sia a qualche gelata invernale. Viene consigliata soprattutto nei giardini misti e nelle bordure, perché si integra con facilità ad altre fioriture stagionali.

Chi cerca un effetto ricadente trova nella Diascia cordata ‘Ruby Field’ la varietà perfetta, caratterizzata da un portamento tappezzante e da corolle di un rosso carminio brillante, che illuminano muretti e fioriere sospese da giugno a settembre. Per dare il meglio, preferisce posizioni soleggiate e terreni ben drenati, proprio come altre sue “cugine”.

Tra gli ibridi più curiosi troviamo Diascia hybrida ‘Blackthorn Apricot’, che regala fiori dalle sfumature delicate, tra il salmone e il rosa, e un portamento allargato che la rende ideale come riempitivo nei giardini rocciosi. Bassa, compatta e generosa, si presta bene anche alle coltivazioni fitte: più piantine vicine creano un effetto a tappeto davvero suggestivo.