Le lunghe giornate roventi sono un vero problema, in estate. Soprattutto per chi vive in città e magari lavora da casa, dovendo così rinunciare alla freschissima aria condizionata dell’ufficio. Qual è la soluzione comoda ed economica per sopravvivere alla stagione bollente?
La soluzione più pratica è sicuramente il condizionatore portatile: alleato prezioso contro l’afa, è l’ideale per chi non vuole affrontare costosi lavori per l’installazione a muro di un apparecchio classico. Ma anche per chi vive in affitto e non vuole spendere per opere che poi dovrebbe lasciare nella casa allo scadere del contratto. Insomma, un vero e proprio must have per l’estate che ci rivoluzionerà la vita. Scopriamo come scegliere il miglior condizionatore portatile.
Indice
Come funziona il condizionatore portatile
Come scegliere il condizionatore portatile ideale per le nostre esigenze, tra i tantissimi che si trovano in commercio? Innanzitutto è importante fare chiarezza sui vari tipi, per capire i pro e i contro di ogni modello.
Per rinfrescare gli ambienti, il condizionatore portatile ha all’interno un gas refrigerante che raffredda l’aria fino a raggiungere la temperatura desiderata per poi immetterla nella stanza con un sistema di ventilazione. Allo stesso tempo, preleva l’aria calda presente nell’ambiente e la convoglia all’esterno attraverso un tubo flessibile.
La potenza con cui esegue queste operazioni è data dal valore BTU. Ovviamente questo valore dovrà essere in linea con le dimensioni dell’ambiente: un apparecchio con un BTU basso utilizzato in una stanza ampia non riuscirà a garantire un adeguato comfort, mentre uno con un elevato BTU in ambienti piccoli potrebbe costituire un inutile spreco di soldi. In fase di acquisto ci accorgeremo infatti che, quando parliamo di costo dei condizionatori portatili, la potenza incide in modo rilevante sul prezzo.
Per avere un’idea di quanta potenza possa essere indispensabile per garantire un buon refrigerio possiamo considerare che, per ogni metro quadrato, occorrono circa 340 BTU. Non è un valore assoluto, in quanto anche l’altezza dei soffitti, l’esposizione della stanza a sud o a nord e la presenza di apparecchi che generano calore possono influenzarla, ma è comunque una base di partenza.
Come scegliere il condizionatore: le caratteristiche
Il condizionatore portatile rappresenta la migliore alternativa ai classici condizionatori e ai ventilatori. Ma come scegliere quello giusto? Abbiamo visto che uno degli elementi da tenere sempre in considerazione prima dell’acquisto è il BTU, ma non è il solo che può contribuire a farci scegliere l’apparecchio più adatto alle nostre esigenze. Tra gli altri fattori che possono determinare la scelta troviamo:
- ingombro e peso,
- capienza del serbatoio,
- presenza di tubo per scaricare l’aria calda all’esterno,
- possibilità di regolare temperatura e grado di umidità in automatico,
- presenza di filtri per purificare l’aria e possibilità di lavare i filtri
Per quanto riguarda l’ingombro e il peso è importante valutarlo attentamente, in particolar modo se si intende utilizzare il condizionatore in stanze diverse: dover spostare un condizionatore portatile troppo pesante potrebbe diventare un problema. Molti modelli hanno delle comode ruote per garantire la massima versatilità.
La capienza del serbatoio permetterà di non dover intervenire frequentemente per svuotarlo, mentre il tubo che convoglia l’aria calda all’esterno consentirà di raggiungere la temperatura desiderata in minor tempo.
Anche la possibilità di regolazione automatica della temperatura e del grado di umidità è importante, perché potremmo programmare il nostro condizionatore e trovare così ambienti perfettamente rinfrescati al rientro da una giornata di lavoro.
L’aria presente all’interno delle nostre case è inquinata quasi quanto quella esterna e soprattutto nelle grandi città potrebbe essere importante avere dei filtri appositi che, prima di immetterla nella stanza, la purificano. Se poi i filtri sono lavabili potremo risparmiare molto anche sui pezzi di ricambio, riutilizzandoli più volte prima di sostituirli.
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I marchi più famosi
Visti i principali tipi di condizionatore portatile, è tempo di confrontare modelli e prezzi per trovare quello più adatto per le nostre esigenze (e il nostro portafogli, ovviamente).
Il primo da citare è sicuramente il classico condizionatore portatile Pinguino De’Longhi: classe di efficienza energetica A, ottima potenza frigorifera e funzione di deumidificazione, è uno dei modelli più richiesti dai clienti. Possiede un comodo telecomando per controllarlo a distanza ed è molto sicuro, visto che utilizza un gas refrigerante non tossico. Inoltre è fornito di rotelle e maniglia che permette di spostarlo facilmente da una stanza all’altra.
Un’alternativa ultra tecnologica è il condizionatore portatile Comfeè, dotato di un potente compressore ad alta efficienza che permette di rinfrescare ambienti sino ad 80 metri quadri. I suoi punti di forza? Il timer garantisce una temperatura piacevole in ogni momento del giorno riducendo i costi e lo spreco energetico, mentre la modalità Sleep regola automaticamente il raffreddamento della stanza per creare le condizioni migliori per dormire. E l’esclusiva funzione Follow Me rileva la temperatura attorno al telecomando, per far sì che il fresco ci raggiunga in ogni angolo della casa.
Il condizionatore portatile Whirpool della multinazionale statunitense che produce la gran parte dei nostri elettrodomestici, offre come sempre il massimo che ci possa aspettare: tecnologia ed efficienza, oltre che ad una particolare attenzione ai consumi.
Con tubo, senza tubo, inverter: tutte le tipologie
I monoblocco con tubo esterno necessitano di un foro nella parete o nel vetro da cui farlo passare o, in alternativa, è possibile utilizzare una finestra semichiusa. In questo caso è però fondamentale disporre dei paraspifferi per evitare all’aria calda che si trova all’esterno di entrare in casa, rendendo vano il lavoro del condizionatore. In compenso, quest’ultima soluzione permette di utilizzare il monoblocco anche in stanze diverse (cosa impossibile se invece pratichiamo il foro nel muro o nel vetro per far passare il tubo).
I condizionatori monoblocco senza tubo utilizzano il raffrescamento evaporativo per portare il giusto grado di comfort nelle stanze. Sarà l’acqua messa nell’apposita tanica a raffrescare l’aria calda. Nessun gas refrigerante e rumori al minimo sono tra i principali vantaggi di questi apparecchi, oltre ovviamente al fatto che, non disponendo di nessun tubo, possono essere trasportati agevolmente da una stanza all’altra.
I condizionatori ‘inverter’ sono forse quelli più costosi tra gli apparecchi portatili, ma garantiscono anche una maggiore efficienza energetica. Una volta raggiunta la temperatura impostata continuano a lavorare a bassa potenza, riducendo così i costi energetici e il rumore.
E se non hai budget, puoi sempre optare per un potente ventilatore o seguire qualche consiglio furbo per metodi facili e veloci ma sopratutto economici per trovare un pizzico di refrigerio nella calda estate.
Lo conosci il trucchetto delle bottiglie d’acqua in camera?