Caladium, come si cura la pianta, quanto innaffiarla e dove metterla

Il Caladium è tra le piante d'appartamento più apprezzate per la bellezza del suo fogliame: sembra quasi dipinto a mano. Ecco come prendercene cura

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Serena De Filippi

Lifestyle Editor

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Pubblicato: 17 Aprile 2025 16:29

Avete scelto di coltivare il Caladium? Questa pianta è di una bellezza straordinaria e, oltretutto, sembra quasi dipinta a mano. Originaria dell’America tropicale, in particolar modo del Brasile, appartiene alla famiglia delle Araceae, e la sua grande particolarità è di certo la composizione delle foglie. Non sono solo di dimensioni importanti, ma arredano perché sembrano decorate: ancora una volta la natura ci stupisce per la sua grande bellezza. Vediamo dunque come prenderci cura del Caladium, una pianta che richiede le sue cure e piccole attenzioni per crescere al meglio.

Caladium, cos’è e le caratteristiche

Sono numerosi gli aspetti che dobbiamo approfondire di questa pianta, tra cui il terriccio, l’esposizione, l’irrigazione e tutte quelle attenzioni richieste dal Caladium o Caladio per crescere forte e rigogliosa. Da tempo ormai le abbiamo anche in Europa e sono state importate dall’America tropicale: per il loro valore decorativo sono state sin da subito amatissime, in particolar modo negli appartamenti, poiché donano un tocco di colore non scontato.

Prima di passare alla cura della pianta, cerchiamo di comprenderne le caratteristiche: una pianta erbacea perenne con rizoma tuberoso, sprovvista di fusto. Come abbiamo anticipato, le foglie si presentano in modo variopinto e le infiorescenze della pianta sono molto profumate e ricordano vagamente quelle della calla. Tra le specie che possiamo coltivare troviamo il Caladium bicolor, famosissimo in virtù dei colori e delle screziature rosse e bianche delle foglie, il Caladium × hortulanum, che invece si caratterizza per foglie molto sottili, e il Caladium humboldtii, estremamente resistente, quindi azzeccata per la vita in appartamento.

Come curare il Caladium

Per sopravvivere, una pianta necessita di piccole attenzioni che non possiamo in alcun modo sottovalutare. Dobbiamo infatti capire dove posizionare il Caladium, di quanta acqua ha bisogno, cosa scegliere per il suo terriccio e come evitare che possa essere attaccata da parassiti e malattie. Seguendo tutti questi suggerimenti, abbiamo la possibilità di dar vita a una pianta bellissima, pronta a vivacizzare i nostri ambienti di casa.

Posizione e luce

Questa pianta ornamentale richiede un posizionamento attento in modo tale da valorizzarne la bellezza e garantirne la salute. In appartamento possiamo collocarla in una zona luminosa ma al riparo dalla luce solare diretta, in quanto potrebbe bruciare il fogliame. La posizione ideale, dunque, è una finestra esposta a est o nord, dove la luce è indiretta ma abbondante e soprattutto non è aggressiva.

Ricordiamo che il Caladium predilige un ambiente con temperatura costante tra i 18 e i 25 °C, con un’elevata umidità. Ecco perché sconsigliamo assolutamente di posizionarla vicino a fonti di calore, correnti d’aria o in ambienti troppo secchi. Possiamo anche valutare di collocarla in bagno, per arredare questo spazio in modo sorprendente. Evitiamo in ogni modo tutti quegli angoli bui o spazi con luce artificiale insufficiente.

Se invece desideriamo coltivare il nostro Caladium in giardino, ricordiamoci di prediligere un luogo ombreggiato, in quanto la lamina delle foglie è molto sottile e delicata, quindi potrebbe rovinarsi. Attenzione infine a un aspetto per chi desidera coltivarla in appartamento: non bisogna mai scendere sotto gli 8-10 °C, in quanto il tubero potrebbe non sopravvivere (neanche se si trova in riposo vegetativo).

Irrigazione

Dopo aver visto dove posizionare il Caladium, passiamo a un altro aspetto molto importante per la cura della pianta, che è l’irrigazione. Durante la fase attiva, che va dalla primavera all’inizio dell’autunno, la pianta necessita di innaffiature regolari, con il terriccio umido ma mai fradicio: dobbiamo quindi prestare grande attenzione nell’evitare l’asfissia radicale e lo stress idrico, in quanto potrebbero causare marciume o disseccamento fogliare.

Come sempre, ricordiamo l’importanza di usare acqua a temperatura ambiente, decalcificata o piovana, così da non alterare la microflora del substrato: non dobbiamo quindi usare l’acqua del rubinetto, soprattutto se non usiamo dei depuratori. In inverno, invece, possiamo sospendere del tutto l’innaffiatura, limitandoci a mantenere il rizoma un poco umido, per evitare la disidratazione. Le irrigazioni saranno riprese successivamente in primavera. Nel periodo invernale, ricordiamoci di eliminare con delle forbici pulite e disinfettate le foglie appassite: un piccolo trucco che serve per evitare qualsiasi malattia fungina.

Terriccio e substrato

Per quanto riguarda il terriccio del Caladium, dobbiamo assicurarci che sia fertile e che presenti tutte le sostanze nutritive di cui la pianta ha bisogno. Consigliamo di orientare la propria scelta su un terriccio super drenante, magari con humus e sabbia di fiume. Il pH del terreno dovrebbe essere leggermente acido, quindi da 5,5 a 6,2. Ricordiamo inoltre che questa pianta non apprezza in particolar modo il terreno argilloso.

Se desideriamo concimare il Caladium, possiamo scegliere un fertilizzante liquido per piante verdi: in tal caso, ci basta seguire le istruzioni del produttore per essere certi che la pianta riceva tutto il sostegno necessario per la crescita attiva. Tra i microelementi indispensabili per la sua crescita troviamo azoto, fosforo, potassio, ferro, manganese, rame, zinco, boro, magnesio e molibdeno.

Malattie e parassiti del Caladium

A cosa dobbiamo prestare attenzione per quanto riguarda parassiti e malattie del Caladium? Solitamente dobbiamo accertarci che la pianta non venga attaccata da bruchi e cavallette, in quanto possono mangiarne le foglie. Tra gli altri insetti che a volte infestano la pianta troviamo afidi, acari, cocciniglie, tripidi e mosche bianche. C’è anche da dire che raramente vengono attaccate dagli insetti, sebbene questi siano i parassiti più comuni.

Originaria delle foreste pluviali, ricordiamo che questa pianta richiede dunque delle temperature miti e un tasso di umidità piuttosto elevato. Ecco perché è considerata un’ottima pianta d’appartamento, ma è difficile mantenerla rigogliosa nei nostri esterni come nel giardino o nel terrazzo, in quanto potremmo non riuscire a garantirle le condizioni ideali per la vita. Infine, un piccolo trucco per evitare che la pianta possa andare in sofferenza in condizioni di scarsa umidità: propendiamo per un sottovaso con ghiaia, a cui aggiungere un filo d’acqua. Infine, ricordiamo che il Caladium è tossico se ingerito, pertanto dobbiamo prestare grande attenzione, soprattutto se abbiamo dei bambini o degli animali domestici in casa. Per il resto, questa pianta è davvero splendida e possiamo sceglierla se desideriamo rinnovare la casa con un fogliame decorativo che lascia il segno.