Costruita nel 1610 e donata come gesto personale da Carlo I al fidato amico d’infanzia William Murray, Ham House non è solo un simbolo del lusso dell’epoca Stuart, ma un teatro di potere e sottili giochi di influenza. Consapevoli del loro ruolo di intimi del sovrano, William e sua moglie Catherine si lanciarono in una ristrutturazione che riscrisse l’estetica della dimora con tocchi raffinati, dettagli dorati e mobili pregiati. E fu proprio la loro figlia, Elizabeth, con il suo carattere ribelle e la sua mente strategica, a raccogliere questa eredità architettonica e trasformarla in uno strumento di manovre politiche, sfruttando con astuzia il labile confine tra lealtà e inganno.
Oggi, Ham House si erge sulle rive del Tamigi come un’icona della tenacia della Duchessa di Lauderdale e del Duca, che nella seconda metà del Seicento elevarono la residenza a uno dei massimi esempi di grandeur Stuart. Concepite per lasciare senza fiato, le stanze che compongono gli interni sono un trionfo di opulenza e sfarzo, pensate per impressionare chiunque vi mettesse piede, con decorazioni sontuose e arredi di rara eleganza.
Elizabeth Murray, un’icona di stile e potere
Elizabeth Murray non era certo una figura di secondo piano: trendsetter ante litteram e presenza immancabile nei circoli della corte, sapeva come trasformare Ham House in uno strumento di influenza e prestigio. Ogni angolo della dimora è una finestra sulla sua personalità, tra arazzi che raccontano storie, dipinti che ritraggono ambizioni e mobili che esplodono in un tripudio di colori vivaci e dettagli dorati.
Gli ambienti sono pensati per incantare, rivelando l’abilità di Elizabeth nel creare momenti di autentico stupore, dove tutto, dal più piccolo ornamento al più imponente salone, parlava del suo stile e della sua astuzia.
Gli angoli nascosti e i sontuosi ambienti privati
Scendendo la maestosa Great Staircase, si entra nel cuore più intimo di Ham House, dove il lusso lascia spazio all’eleganza privata del Duca e della Duchessa. Qui, il Marble Dining Room seduce con le pareti in pelle dorata, mentre la Duchess’s Closet diventa un rifugio nascosto, un angolo segreto che svela il lato più autentico del vivere quotidiano dell’epoca. Ogni stanza è un piccolo capolavoro: dal raffinato Dressing Room del Duca alla Volury, ognuno di questi ambienti è un frammento prezioso di storia e stile.
Ma Ham House è una residenza che vive anche nei suoi spazi sotterranei: al piano terra, la cucina e la Beer Cellar accolgono i visitatori con dimostrazioni culinarie curate dai volontari, offrendo un’esperienza sensoriale tra storia e tradizione. Tra scale sinuose e stanze nascoste, la dimora svela ai suoi ospiti moderni angoli affascinanti e storie che continuano a incantare, confermando Ham House come un luogo senza tempo.
Il Green Closet: un progetto innovativo per un tesoro seicentesco
Il Green Closet è una tappa obbligata per chi visita Ham House: un piccolo scrigno del XVII secolo, unico nel suo genere in Inghilterra, celebre per la sua straordinaria collezione di miniature e mobili giapponesi originali. Questo spazio intimo e prezioso, curato nei minimi dettagli, racconta un’epoca attraverso i suoi tesori. Tra questi spicca una miniatura di Isaac Oliver, raffigurante un uomo circondato dalle fiamme, simbolo di una passione intensa e travolgente.
Grazie a un recente progetto di fotogrammetria, guidato dalla curatrice Dr. Hannah Mawdsley e dall’esperto volontario David Fletcher, la stanza è stata riprodotta digitalmente, rendendo la sua bellezza accessibile anche a chi non può ammirarla di persona. Un’opportunità unica per esplorare da vicino ogni dettaglio e lasciarsi trasportare nella magia di questo gabinetto privato, dove ogni oggetto sussurra storie di fascino e mistero. Ma non è finita qui: c’è una vera e propria collezione di cabinet delle meraviglie.
La collezione di cabinet: un viaggio tra continenti e culture
Nel cuore di Ham House si cela una collezione straordinaria di cabinet, rari scrigni che vengono aperti solo due volte all’anno per preservarne i delicati interni e ridurre l’usura delle cerniere.
Gli esemplari custoditi a Ham House rivelano tecniche raffinate come la tarsia, la lacca e l’intarsio, con mobili provenienti da Giappone, Cina, Paesi Bassi e Inghilterra. Ogni cabinet non era solo un oggetto funzionale, ma un vero e proprio status symbol del XVII secolo, capace di esprimere il prestigio e la cultura del proprietario.
Tra i gioielli della collezione spiccano l’Ivory Cabinet nel North Drawing Room, unico esemplare interamente ricoperto d’avorio, e il raffinato Miniature Cabinet indo-portoghese, decorato con avorio e foglie intrecciate.
L’apertura limitata dei cabinet non è solo una precauzione: serve a preservare i colori vivaci e a prevenire danni strutturali. Durante le mostre “Cabinets Unlocked”, che si svolgono ogni primavera e autunno, i visitatori possono immergersi in questi tesori nascosti.
Ogni cabinet narra un capitolo della storia di Ham House e del collezionismo dell’epoca. E poi c’è la Strong Box della Duchessa, un imponente forziere con 36 serrature azionate da un’unica chiave, che svela l’importanza della sicurezza in un’epoca in cui il concetto di banca era ancora lontano dal definirsi.
Ham House: giardini seicenteschi tra labirinti e fioriture stagionali
I giardini di Ham House sono una porta aperta su un passato fatto di eleganza e cura per i dettagli, riportati alla luce da un ambizioso progetto di ripristino negli anni ‘70 che ha restituito la magia dell’atmosfera del XVII secolo. Passeggiando tra l’antico orto murato e il misterioso Wilderness, sembra di essere trasportati lontano, nonostante la dimora si trovi a soli 30 minuti dal centro di Londra.
Il Kitchen Garden in autunno si veste di nuovi colori: zucche vivaci e bietole dai toni arcobaleno danno vita ai filari ordinati, mentre un giovane frutteto di 30 alberi porta un tocco fresco al paesaggio. Questo orto, uno dei più produttivi della capitale, è anche un luogo di relax, dove sedersi su tronchi di leccio per ammirare la natura circostante. Una parte del raccolto arriva all’Orangery Café, dove i visitatori possono gustare piatti di stagione preparati con ingredienti coltivati sul posto.
Il Wilderness, situato a sud della proprietà, è un rifugio naturale dove l’ordine geometrico delle siepi si alterna alla spontaneità della natura. I padiglioni in legno invitano a fermarsi, ascoltare il canto degli uccelli e godere della quiete, mentre i sentieri tortuosi guidano lo sguardo tra giochi di luce e ombra.
Il Cherry Garden, posizionato a sinistra dell’ingresso principale, è un capolavoro di simmetria e armonia. In autunno, il giardino formale si trasforma: tra la bruma e le ragnatele, cupole e piramidi di tasso emergono in una visione quasi fiabesca, incorniciata da tunnel di carpini intrecciati e finestre di siepi che aprono scorci su prospettive suggestive.
Da marzo a novembre, i giardini di Ham House si animano con tour guidati dai volontari, che svelano curiosità botaniche e trasformazioni stagionali. Con itinerari che variano in base alla disponibilità, questi tour gratuiti offrono un’occasione unica per scoprire la storia e l’arte del giardinaggio seicentesco.