Riduzione, riutilizzo e riciclo. Le parole chiave che possono portano a scegliere uno stile di vita più sostenibile per il pianeta, anche nel piccolo dei confini della nostra casa. Non solo per vivere meglio in una società che sempre di più mira a creare ambienti rispettosi del mondo in cui viviamo, ma anche per tra le pareti della nostra abitazione. La consapevolezza e il rispetto passano anche per scelte apparentemente piccole e insignificanti, come l’arredamento di casa.
Non si tratta solo di aspetti legati alla realtà socio/economica in cui ci poniamo, ma di questioni che hanno a che fare con la funzionalità del design dei mobili che compriamo. A prendersi cura della progettazioni di elementi d’arredo sempre all’avanguardia è il green designer. Scopriamo insieme quali sono i materiali migliori per arredare casa in modo ecosostenibile.
Indice
Design green: cos’è e perché è importante
Ma partiamo dalle basi. Cos’è il design green di cui parliamo così tanto in questi ultimi anni? Si tratta sicuramente di una nuova frontiera del design, che adotta come cardine imprescindibile del suo studio la creazione e lo sviluppo di oggetti e ambienti rispettosi dell’ambiente circostanze. Ciò vuol dire che l’intenzione è quella di creare una comunione il più possibile sinergica e armoniosa nelle stanze che abitiamo, non solo nei colori, in modo che sia esteticamente appagante, ma anche nei materiali utilizzati.
L’origine della ricerca e l’investimento in tale ambito, che fino a pochi anni fa non si sarebbe diffusa in modo così capillare e insistente, è da ricercare nella sensibilità sempre maggiore per ambiti sociali, tematiche e risorse rinnovabili. L’obbiettivo, appunto, è quello di abitare sempre di più luoghi e servizi sempre maggiormente integrati con ciò che abbiamo intorno. Serve un ragionamento strutturato per ridurre l’impatto che l’uomo ha sugli eco-sistemi, promuovendo, prima di tutto, l’utilizzo delle energie rinnovabili.
Arredare casa in modo ecologico
Come riporta il sito Habitare, gli elementi che rendono il design green un branca tutta da scoprire sono:
- La biomimetica, che prevede lo studio approfondito dei processi biologici e biomeccanici della natura che si basano sul principio di interconnessione, interdipendenza e cooperazione nel rispetto della biodiversità;
- Il risparmio energetico, perché in un mondo che corre sempre più veloce, la necessità è invece quella di rallentare, non tanto nella velocità di produzione, quando nell’utilizzo massivo di energia. Questo si ottiene sviluppando l’utilizzo sempre più massivo di prodotti che consumano meno energia;
- I materiali sostenibili. La chiave sta nell’utilizzare materiali riciclati o riciclabili, in modo da poter usare energie rinnovabili e alternative. Ridare vita agli oggetti grazie al riutilizzo e al reinserimento di ciò che altrimenti considereremmo scarti nella catena produttiva, donandogli una seconda vita;
- La maggiore qualità: solo questa può assicurare una durata di vita maggiore ai prodotti. Questi, duranto di più portano a una riduzione dell’impatto dei rifiuti prodotti;
Applicare questi principi del design green sembra essere la strada migliore da percorrere per un futuro migliore per tutto il pianeta. Quello che spesso si sbaglia è che si pensa che “vivere più green” sia anche più costoso o difficile. In realtà non servono grandi studi o specializzazioni. Il bello sta proprio qui: lo può usare chiunque! Non comporta alcun tipo di sforzo scegliere imballaggi eco-sostenibili o ridurre gli sprechi. Anche affidarsi ad energie rinnovabili e riciclare nel modo appropriato non richiede tanta fatica quanta si crede.
Cossa fa un green designer
A quanti noi è capitato nell’ultimo periodo di sentir ripetere con sempre maggiore insistenza termini quali “sostenibilità” o “sviluppo sostenibile”? A tantissimi, immaginiamo. Dalla sempre crescente attenzione e sensibilità della collettività verso tematiche ambientali di carattere mondiale, è nata l’esigenza di figure apposite che potessero rispondere anche alle domande più tecniche. Si sa: dall’ideale può nascere la scienza e dalla scienza può nascere la tecnica.
Proprio qui nasce il green designer. Una apposita figura in grado di guidare nella scelta di materiali e modalità di utilizzo di un arredo sempre più funzionale e ecosostenibile. I compiti di un green designer, infatti, consistono nel dare nuova vita ai materiali di scarto, progettare e implementare soluzioni green con l’utilizzo e la ricerca di energie rinnovabili. Ma la vera sfida che anima un green designer è riprogettare tutto ciò che ci circonda per renderlo più efficiente e rispettoso della natura, una sorta di ritorno alle origini ma con consapevolezza e rispetto.
Materiali ecosostenibili: cosa sono
Dalla produzione, alla vita nelle nostre casa, allo smaltimento: questo è il ciclo di vita degli oggetti che dobbiamo tenere ben presente quando ci apprestiamo ad arredare casa. Ogni elemento ha la sua parabola di vita e deve tenere conto di quanto questa impatti sull’ambiente.
Quanto i materiali utilizzati per l’edilizia, in generale, e per l’arredamento, in particolare, hanno un basso impatto sull’ambiente e favoriscono il risparmio energetico allore vengono definiti sostenibili. Sono anche chiamati bio-materiali, poiché non sono tossici e non provengono dalla sintesi di sostanze chimiche, ma da risorse naturali e rinnovabili. Tra questi i più comunemente usati sono il legno, il sughero, la cellulosa, l’argilla e il calcestruzzo.
Ricordiamoci che il design green unisce la consapevolezza dell’impatto ambientare di ogni step della catena produttiva al gusto estetico. Quindi, spulciando qua e là per trovare ciò che fa per te, ti imbatterai in modelli anche esteticamente particolarmente piacevoli.
Quali sono i materiali ecosostenibili e come sceglierli
Biodegradabili, riutilizzabili, riciclabili e non tossici. Scopriamo insieme le caratteristiche dei principali materiali ecosostenibili utilizzati nel design green
- Il legno. Sembra banale parlando di arredamento, ma non lo è. Sicuramente è riciclabile, resistente e rinnovabile. Senza dimenticare che sia al tatto sia alla vista rappresenta un elemento estremamente appagante per l’occhio. Inoltre, il legno è un buon isolante. Inoltre, è bene privilegiare legno riciclato e ricavato da vecchi mobili, pallet, trucioli, potature e imballaggi e evitare di verniciarlo con soluzioni tossiche, privilegiando le tinte ad acqua, con pochi solventi e basse percentuali di VOC (composti organici volatici, dannosi alla salute);
- Anche l’alluminio è un ottimo materiale ecosostenibile. Il vantaggio più grande? Può essere riciclato all’infinito senza mai perdere in leggerezza, duttilità, resistenza e lucentezza.
- Il bambù è perfetto per l’arredamento. Perché? Resistente più di quel che sembra e, soprattutto, leggerissimo. Rispetto al legno, il bambù cresce più velocemente ed evita la deforestazione (il tempo medio di ricrescita è di circa 5 anni) e la sua duttilità e la conformazione cava lo rendono versatile e facile da lavorare.
- Il sughero viene ricavato dalla corteccia della quercia da sughero, diffusa nelle aree mediterranee e nelle foreste dell’Africa. Il sughero si riforma circa ogni nove anni ed è considerato un materiale ecologico anche per la sua modalità di estrazione poco impattante. Oltre a fabbricare mobili e accessori, può servire ad isolare le pareti e a realizzare rivestimenti.