La raccolta punti contagia anche IKEA che ha deciso di lanciare i TACK. Cosa sono e come funzionano?
L’ultima idea del colosso mondiale dell’arredamento sono dei punti che consentono di premiare i clienti più fedeli. Chi possiede la carta IKEA Family infatti potrà accumulare dei TACK grazie ai propri acquisti, ottenendo uno sconto variabile.
Ma andiamo con ordine. TACK è un termine svedese che significa “Grazie” e in precedenza era stato utilizzato per premiare i dipendenti dell’azienda. Negli scorsi anni infatti Ikea aveva lanciato il programma di fedeltà del Gruppo denominato TACK! che aveva consentito ai propri collaboratori di ricevere somme extra per i fondi pensionistici. Lo stesso principio ora è stato applicato ai clienti, che grazie ai TACK potranno usufruire di ulteriori vantaggi.
Come funzionano? In sostanza il meccanismo utilizzato è lo stesso delle classiche raccolte punti che si possono fare al supermercato. Si ottiene 1 TACK ogni 40 euro di spesa in negozio oppure online e ogni 10 euro di acquisti al bar, al ristorante o alla bottega svedese. Quando avrete raccolto 10 TACK otterrete 10 euro di sconto su una spesa minima di 30 euro. Per usufruire di questi vantaggi e ottenere i TACK è necessario avere la IKEA Family, ossia la carta fedeltà del colosso svedese.
Questa originale raccolta punti è solo una delle tante novità di IKEA. L’azienda infatti si sta evolvendo sempre di più ed è pronta a lanciare tante novità. L’ultima riguarda i mobili a noleggio: il colosso svedese infatti sta progettando un servizio aggiuntivo per i suoi clienti, che potranno affittare i mobili e restituirli una volta terminato il tempo.
Un’iniziativa interessante che è stata annunciata sulle colonne del Financial Times da Torbjorn Loof, amministratore delegato di Inter Ikea. “Lavoreremo con i nostri partner in modo da facilitare il noleggio – ha spiegato Loof al giornale economico britannico -. Una volta terminato il periodo di noleggio, i mobili vengono restituiti e se ne possono affittare degli altri. Invece di buttarli via noi li rimettiamo a nuovo e potremmo venderli, allungando così il ciclo di vita dei prodotti“.
Il progetto verrà lanciato inizialmente nei punti vendita in Svizzera e, se l’esperimento dovesse funzionare, arriverà anche in Italia fra qualche mese.