Non esistono cose o giochi per soli uomini, non esistono sport destinati all’universo maschile. Lo a dimostrato, in Italia, la storia di Patrizia Panico, capo cannoniere, allenatrice e membro dello staff dell’Under 21, che da piccola sognava di diventare come Maradona. Ce lo insegna oggi un Paese intero, l’Olanda, con una decisione storica che riguarda le squadre di calcio maschili e quelle femminili.
A partire dalla stagione 2021/22, infatti, le donne potranno giocare a calcio anche all’interno delle squadre maschili. Il calcio misto nel Paese è una realtà esistente e consolidata sin dal 1986, pur con delle limitazioni. Il regolamento federale, infatti, prevede che una ragazza possa giocare all’interno delle formazioni maschili solo nelle squadre giovanili, fino al compimento del diciannovesimo anno di età. Dopo questa età, le donne posso unirsi a una formazione femminile o a una mista di categoria B.
Ma ora tutto si prepara a cambiare. Già lo scorso anno Ellen Fokkema, la calciatrice del VV Foarut (club di quarta divisione), aveva ottenuto un primato assoluto in Olanda, quello di poter continuare a giocare con la formazione maschile anche dopo il compimento dei 19 anni.
Una vicenda, questa, che ha dimostrato quanto il Paese sia proiettato a fornire alle donne le stesse possibilità della loro controparte maschile. Quel progetto pilota del VV Foarut, accolto con entusiasmo anche dagli stessi membri della squadra di calcio, si era trasformato in un esempio da seguire.
Detto, fatto: la vicenda di Ellen Fokkema ha fatto da apripista a quella che è la recente decisione della Federcalcio. La federazione, infatti, ha deciso di modificare il regolamento e di concedere alle giocatrici la possibilità di restare all’interno delle squadre maschili, anche senior.
Notizia, questa, che ha fatto il giro del mondo raccogliendo consensi all’unanimità. Si tratta di una vera e propria rivoluzione nel mondo del calcio dilettantistico olandese, che però segna un punto di svolta davvero importante, e unico, nel percorso per l’uguaglianza e della parità dei generi.
I calciatori, e le calciatrici olandesi, da questo momento in poi, non saranno più scelti e divisi in base al sesso, ma per le loro qualità calcistiche.