Ariarne Titmus si ritira dal nuoto, vinse 4 ori olimpici (prima e dopo il cancro): la sua lettera è un inno alla vita

Ariarne Titmus saluta il nuoto dopo 4 ori olimpici e il tumore vinto. Nella sua lettera ringrazia la vita e guarda al futuro

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Francesca Secci

Giornalista, esperta di lifestyle

Sarda, ma anche molto umbra. Giornalista pubblicista, sogno di una vita, scrive soprattutto di argomenti di attualità, lifestyle e cura della casa.

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A volte la vita ti mette davanti a un bivio, ti sembra di avere una direzione, ma questa prontamente questa cambia. Ariarne Titmus è una stella assoluta del nuoto e protagonista di alcune delle gare più memorabili degli ultimi anni. Ma a soli 25 anni ha deciso di chiudere qui la sua carriera agonistica. All’attivo può contare quattro ori olimpici, un record del mondo e una rivalità epica con Katie Ledecky alle spalle. Ma non è tutto.

Perché oltre i riflettori e le corsie, Ariarne ha vissuto una lotta personale molto più dura: un tumore che l’ha costretta a fermarsi, riflettere, e rimettere a fuoco le sue priorità.

L’annuncio del ritiro è arrivato tramite un post sui social, semplice e diretto, e non suona come un addio malinconico. Piuttosto, sembra un punto e a capo. Una scelta consapevole, piena di riconoscenza e voglia di vivere tutto il resto che c’è fuori dalla piscina.

“Hai vinto, senza rimpianti”: la lettera di addio di Ariarne Titmus è da brividi

L’addio di Ariarne Titmus non è arrivato tramite una classica conferenza stampa, ma attraverso dei video e una lettera aperta emozionante rivolta a sé stessa bambina. Nel post condiviso sui social, Ariarne immagina di parlare alla piccola Ariarne di sette anni che muoveva i primi passi in piscina, e ripercorre con tenerezza e orgoglio il cammino compiuto.

Cara Ariarne di sette anni, oggi ti ritiri dal nuoto agonistico…hai partecipato a due Giochi Olimpici e ancora meglio, hai vinto!!! I sogni che avevi si sono avverati tutti. Hai raggiunto più di quanto tu abbia mai pensato di essere capace e dovresti essere così orgogliosa. Hai appena compiuto 25 anni e sembra il momento giusto di allontanarti dal nuoto. Te ne vai sapendo che ogni pietra è stata girata, senza rimpianti. Sei soddisfatta e felice.

Amore per la vita e gratitudine: la lezione umana di Ariarne Titmus oltre lo sport

Nel suo messaggio, Ariarne parla da donna prima ancora che da atleta. È chiaro che ha fatto pace con tutto: con i sacrifici, con le vittorie, con ciò che ha perso e con ciò che ha guadagnato. Ha dato tutto quello che aveva al nuoto, e ora sente di potersi voltare indietro senza rimpianti.

Ringrazia chi l’ha accompagnata lungo il percorso: lo staff, i compagni, gli sponsor. Ma il grazie più grande va ai suoi genitori, presenti fin dall’inizio, a reggere il peso e la gioia della sua corsa. Ogni sacrificio, scrive, è stato ricompensato.

E trova anche il tempo per onorare chi le ha reso la vita più difficile e quindi più vera: le sue rivali. In particolare Katie Ledecky, con cui ha condiviso una rivalità che ha fatto la storia. “Senza Katie – scrive – non sarei diventata l’atleta che sono. È un privilegio averne fatto parte”.

Adesso si apre un nuovo capitolo, lontano dalle corsie cronometrate: nuove mete, più spazio per gli affetti, e finalmente la possibilità di scegliere se stessa al posto del risultato. E forse è proprio questa la sua lezione più forte: che oltre le medaglie, le cronache e i podi, resta la persona. E se quella persona riesce ad essere grata, viva e intera…allora ha vinto davvero.

Ariarne Titmus e il tumore: la battaglia vinta prima di tornare sul gradino più alto

La favola sportiva di Ariarne ha conosciuto anche momenti bui, affrontati con coraggio esemplare. Otto mesi prima delle Olimpiadi di Parigi, infatti, la nuotatrice ha dovuto sottoporsi a un intervento per rimuovere alcuni tumori benigni alle ovaie. Questo spauracchio del cancro ha scosso profondamente Ariarne, costringendola a guardare la vita da una nuova prospettiva. “Affrontando quelle sfide per la salute, ho dovuto capire cosa conta davvero per me” ha confessato la campionessa.

Con tenacia incredibile, dopo quasi due mesi di stop e recupero, Ariarne Titmus è tornata in vasca più forte di prima, trasformando quella prova in una rinascita sportiva. Alle Olimpiadi di Parigi si è presentata ancora una volta al top della forma e ha conquistato l’oro nei 400 sl, dimostrando al mondo di aver sconfitto non solo le avversarie in acqua ma anche i propri demoni personali.