Gina Lollobrigida, parla il figlio: “È diventata fragile”

Il figlio di Gina Lollobrigida, Milko Skofic, torna a parlare del loro rapporto e della vicenda giudiziaria in cui è coinvolta sua madre

Pubblicato: 15 Luglio 2020 10:19

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Valentina Vanzini

Content Editor e Lifestyle Specialist

Cacciatrice di storie, esperta di lifestyle e curiosa per natura. Scrivo con e per le donne. Autrice del bestseller Mia suocera è un mostro.

Milko Skofic, figlio di Gina Lollobrigida, rompe il silenzio e parla del suo rapporto con la madre, coinvolta in intricate vicende giudiziarie. L’attrice è stata più volte ospite di trasmissioni televisive con l’assistente Andrea Piazzolla, raccontando le difficoltà nel rapporto con il figlio da cui si è allontanata.

93 anni è una vita nel cinema, Gina Lollobrigida è oggi al centro di una battaglia legale per decidere riguardo la gestione dei suoi beni. “Mi manca – ha raccontato Milko Skofic al Corriere della Sera -. L’ho sentita una settimana fa. Era sola in casa. Ha risposto, la sua voce era squillante, presente, deliziosa”. Negli ultimi anni la vita di Gina è stata segnata da profondi cambiamenti. “È sempre stata testarda, ma ora è divenuta fragile – ha svelato -. A volte penso che avrebbe avuto bisogno di un amministratore dei suoi beni e che in me non l’ha trovato. Forse avrei dovuto reagire prima. Quando mandò via Alma. Era più di una cameriera. Una donna di origini etiopi che viveva con noi da molto tempo e le salvò la vita. Chiamò l’ambulanza quando la vide svenire. In ospedale la operarono d’urgenza, non fosse stato per Alma… Eppure fu mandata via. Da allora si è resa irreperibile. Paura o delusione non saprei. Il primo segnale”.

Secondo il figlio, Gina sarebbe stata allontanata, nel corso del tempo, dai suoi cari. “Il nostro giardiniere. Licenziato anche lui – ha ricordato -. Quindi ci fu interdetto il cancelletto che separava la villa dalla dépendance. Subito dopo arrivarono altri segnali. Mia madre, storicamente oculata, cominciò a comprare vetture. Fino a poco tempo prima il suo parco auto era di una Panda e una Mercedes di seconda mano. Un giorno trovo le fatture per un’Audi da oltre 100mila euro. In seguito, un carosello di moto e vetture di lusso. Una Ferrari acquistata a 330mila euro, rivenduta a 240mila. Non ci sono più soldi a Roma, non ce ne sono più a Montecarlo. I Bulgari di mia madre…Venduti. Un patrimonio da 4 milioni di euro. Ma i soldi dove sono? Non sui suoi conti. La Finanza se ne sta occupando”.