Nemo dopo l’Eurovision racconta la sua scelta non binaria: “Sono per la libertà”

Nemo ha raccontato la sua scelta non binaria e risponde a Vannacci che lo aveva apostrofato come "nauseante"

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Paola Landriani

Lifestyle Editor

Content e lifestyle editor, copywriter e traduttrice, innamorata delle storie: le legge, le scrive, le cerca. Parla di diversità, inclusione e di ciò che amano le nuove generazioni.

Pubblicato: 4 Giugno 2024 11:02

La vittoria di Nemo all’Eurovision Song Contest 2024 è stato un momento importantissimo non solo per lui e per la Svizzera, Paese che lo ha scelto come rappresentante nella competizione, ma anche alla comunità LGBTQIA+. La sua The code è un manifesto per la libertà di scegliere, senza seguire i limiti imposti dalla società e vivere la vita essendo felici per ciò che si è. Proprio per questo, settimane dopo la vittoria, Nemo ha voluto raccontare la sua scelta di persona non binaria.

Nemo, la libertà di essere una persona non binaria

“Da qualche parte tra gli zero e gli uno: è lì che ho trovato il mio regno” è la frase manifesto di The code, brano che ha permesso a Nemo non solo di vincere l’Eurovision Song Contest di Malmö, ma anche di affrontare un tema a lui molto caro: l’identità di genere, in particolare quella non-binary, in cui si identifica. Nemo è stato il primo artista apertamente non-binario a partecipare all’Eurovision e anche il primo a trionfare nella storia del contest.

Dopo la vittoria, Nemo ha raccontato la sua scelta di identificarsi come persona non binaria a La Repubblica, spiegando che solo in quel momento ha potuto iniziare a vivere davvero: “Per me è stato molto importante, desidero sempre l’autenticità in tutto ciò che faccio ma stavolta stavo parlando di me e della mia vita. Cerco la libertà di comportami come voglio e di non dover seguire una regola solo per compiacere gli altri. Aver creato uno spazio in cui potermi esprimere è stato molto importante e credo che lo sia stato a un livello molto ampio anche per chi ha potuto seguire la mia performance all’Eurovision.”

Nemo ha poi continuato: “In quel momento credo di aver dimostrato che essere se stessi non è soltanto qualcosa di giusto ma di necessario. Spero di aver spinto le persone non binarie a realizzarlo. E, agli altri, l’idea che nessuno può permettersi di metterlo in discussione. Aver potuto utilizzare quel palcoscenico per affermare questo diritto è stato un grande onore.” 

Nemo, il vincitore di "Eurovision Song Contest 2024"
Fonte: IPA
Nemo, il vincitore di “Eurovision Song Contest 2024”

Il commento di Nemo alle parole di Vannacci

La vittoria all’Eurovision ha significato molto per Nemo, che ha potuto cantare i suoi diritti su un palco incredibile in una performance da lasciare senza fiato. In perenne equilibrio su una grossa trottola, l’artista ha cantato indossando una gonna rosa. Un indumento che ha destato il dissenso del Generale Vannacci, che lo ha apostrofato come nauseante.

“Non so davvero cosa pensare di un giudizio come questo. Mi verrebbe di fare a mia volta una domanda a questa persona e di chiedergli come possa un pezzo di stoffa, un certo modo di vestirsi o di decorarsi le unghie, disturbarlo così tanto. È difficile per me capire come tutto questo possa far paura o nauseare qualcuno.” Ha commentato Nemo in merito.

Una conferma che l’inclusione e la tolleranza senza giudizio è purtroppo ancora troppo lontana:“Io sono per la libertà: vuoi fumare un sigaro perché ti fa sentire più macho? Puoi farlo. Credo che un mondo più rispettoso della libertà del prossimo sarebbe un mondo migliore in cui vivere. Ci arriveremo, grazie alla comprensione, ma ci vorrà del tempo. Parlarne è importante e aver vinto l’Eurovision da persona non binaria mi offre l’opportunità di una platea enorme.”