Jeff Bridges e il cancro: “Mi sento bene e ho compiuto 71 anni”

Jeff Bridges, dopo aver comunicato a ottobre di avere un tumore, rassicura i fan e pubblica una foto con il nuovo look rasato: “Mi sento bene, mi sono rasato, ho preso un cagnolino e compiuto 71 anni”

Foto di DiLei

DiLei

Redazione

DiLei è il magazine femminile di Italiaonline lanciato a febbraio 2013, che parla a tutte le donne con occhi al 100% femminili.

Jeff Bridges e le sue condizioni dopo l’annuncio del cancro. L’attore, indimenticabile protagonista de Il grande Lebowski aveva comunicato sui social, ad ottobre, di essere affetto da linfoma (tumore che interessa il sistema linfatico). Oggi aggiorna i fan sulle sue condizioni di salute sempre attraverso il proprio account Instagram.

Jeff, nel postare una foto seduto su una sedia a dondolo nel patio della sua casa vista mare, scrive:

Mi sento bene. Mi sono rasato i capelli. Ho preso un cagnolino, Monty. Ho compiuto gli anni – caspita, sono 71

“New shit has come to light” (robaccia nuova è venuta alla luce), aveva scritto l’attore su Twitter a ottobre, citando una battuta di Lebowski. “Mi è stato diagnosticato un linfoma. Sebbene sia una malattia grave, sono fortunato ad avere una grande equipe di medici che mi segue e la prognosi è buona”.

“Questa cosa del cancro sta portando sentimenti di preziosità e gratitudine, e un sacco di amore alla vecchia maniera”, aveva scritto sempre sui social. “Sento davvero che questo amore sta arrivando, e davvero lo apprezzo. È contagioso, come se fosse una specie di virus positivo”.

L’attore del Grande Lebowski ha anche condiviso su Instagram nel post in cui aggiorna sulle sue condizioni, un link al suo sito personale , in cui parla di musica e arte in generale. Scrive Jeff sul sito:

“Ecco il prossimo argomento che voglio approfondire: la Musica. Ne abbiamo bisogno, amici, e tutti i nostri musicisti si stanno divertendo un mondo a guadagnarsi da vivere in questi giorni con le restrizioni del Covid”.

L’attore ha poi condiviso un collegamento alla musica del suo grande amico e collega John Goodwin e una loro ripresa da bambini; e ha reso omaggio all’insegnante buddista Bernie Glassman, con il quale è coautore del libro del 2014 Il drugo e il maestro zen.

Ha infine condiviso un link all’organizzazione no profit No Kid Hungry che scrive: “La salute dei nostri figli può servire da bussola, facendoci sapere se siamo in rotta o se siamo fuori rotta”.