Vittorio Emanuele di Savoia è stato un membro di Casa Savoia, figlio dell’ultimo re d’Italia Umberto II e di Maria José del Belgio
Fonte: IPA
Pretendente al trono d’Italia dal 1983, ha condotto una vita segnata dall’esilio, da vicende politiche e dinastiche e da complesse questioni legali. Dal 2002, con l’abolizione dell’esilio, torna in Italia, riprendendo un ruolo simbolico all’interno della dinastia sabauda
Nome completo: Vittorio Emanuele di Savoia
Nascita: 12 febbraio 1937
Luogo di nascita: Napoli, Italia
Morte: 3 febbraio 2024
Luogo di morte: Ginevra, Svizzera
Professione: Principe di Napoli
Segno zodiacale: Acquario
Partner:Marina Doria (s. 1971)
Genitori: Umberto II di Savoia, Maria José del Belgio
Figli: Emanuele Filiberto
BIOGRAFIA
Vittorio Emanuele nasce a Napoli il 12 febbraio 1937. Acclamato alla nascita come principe dell’Impero e successivamente principe di Napoli, titolo tradizionalmente riservato agli eredi al trono, cresce in un contesto segnato da eventi storici drammatici. Nel 1943, durante la Seconda Guerra Mondiale, si trasferisce con la madre e le sorelle in Svizzera per sfuggire alle minacce tedesche.
Dopo la proclamazione della Repubblica Italiana nel 1946 e l’esilio della famiglia Savoia, Vittorio Emanuele studia a Lancy, in Svizzera, presso l’Institut Florimont. Durante l’esilio si dedica a una carriera di intermediario finanziario, stringendo rapporti con figure industriali di rilievo, tra cui la famiglia Agusta. Nel 1970 sposa Marina Doria, con la quale ha un figlio, Emanuele Filiberto. La loro unione suscita controversie all’interno della famiglia Savoia, portando a una disputa dinastica con il cugino Aimone di Savoia-Aosta.
Nel 2002, l’abolizione del divieto costituzionale di ingresso per gli eredi di Casa Savoia gli consente di rientrare in Italia, segnando la fine dell’esilio.
CARRIERA
Durante la sua vita, Vittorio Emanuele si distingue principalmente per le attività legate alla rappresentanza dinastica e per la gestione degli ordini cavallereschi di Casa Savoia. Dopo la morte del padre Umberto II nel 1983, assume il ruolo di capo della dinastia sabauda, promuovendo il riordino degli ordini dinastici. Nel 1988 fonda l’Ordine al Merito di Savoia, riconosciuto come un tributo ai benemeriti della casa reale.
Nel corso degli anni Novanta, Vittorio Emanuele conduce una serie di incontri con figure istituzionali italiane ed europee, nel tentativo di favorire la riconciliazione tra Casa Savoia e lo Stato italiano. Tra questi, gli incontri con i presidenti Oscar Luigi Scalfaro e Francesco Cossiga e con il presidente della Commissione Europea Romano Prodi rappresentano tappe significative del suo percorso pubblico.
Dal 2002, con il rientro in Italia, intensifica le attività simboliche e benefiche, collaborando con organizzazioni internazionali e promuovendo la memoria storica di Casa Savoia.
VITA PRIVATA
Vittorio Emanuele si sposa civilmente nel 1970 a Las Vegas con Marina Doria e religiosamente nel 1971 a Teheran. La coppia ha un figlio, Emanuele Filiberto, nato nel 1972. Le sue relazioni familiari sono segnate da incomprensioni con il padre Umberto II e da una disputa dinastica con il cugino Aimone.
Nel corso della sua vita, Vittorio Emanuele di Savoia è stato coinvolto in numerose vicende giudiziarie, spesso al centro di scandali di rilevanza internazionale. Tuttavia, è sempre stato prosciolto dalle accuse più gravi, riportando una sola condanna per porto abusivo di armi, con una pena di 6 mesi con la condizionale.
Il caso più grave che lo vede coinvolto è la vicenda Dirk Amer: nel 1978, sull’isola di Cavallo, in Corsica, viene accusato di omicidio colposo per la morte dello studente tedesco Dirk Hamer. Nonostante l’accusa, Vittorio Emanuele viene prosciolto nel 1991 dall’accusa di omicidio volontario, ricevendo solo una condanna per porto abusivo di armi. Tuttavia, intercettazioni del 2006 riaccendono i dubbi sulla sua responsabilità, pur senza portare a nuove condanne.
Nel 2006 viene arrestato nell'ambito di un’inchiesta sulla corruzione legata al casinò di Campione d’Italia. L’accusa includeva associazione a delinquere finalizzata al falso, alla corruzione e allo sfruttamento della prostituzione. Dopo un periodo di detenzione domiciliare, è assolto nel 2010 con la formula “il fatto non sussiste”. Nel 2015 ottiene un risarcimento di 40.000 euro per i giorni trascorsi in detenzione preventiva.
TITOLI E ONOREFICENZE
1955 – Cavaliere dell'Ordine Supremo della Santissima Annunziata
1955 – Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro
1955 – Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine Civile di Savoia
1955 – Gran Maestro dell'Ordine Supremo della Santissima Annunziata
1955 – Gran Maestro dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro
1955 – Gran Maestro dell'Ordine Civile di Savoia
1971 – Medaglia commemorativa per il 2500º anniversario dell’Impero Persiano (Impero d’Iran)
1988 – Gran Maestro (e fondatore) dell'Ordine al Merito di Savoia
2003 – Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine di San Carlo (Principato di Monaco)
FAQ e Curiosità su Vittorio Emanuele di Savoia
Cosa ha fatto Vittorio Emanuele?
Vittorio Emanuele è stato invischiato in fatti di corruzione, gioco d’azzardo e sfruttamento della prostituzione, ma in realtà l'unica condanna ricevuta è stata quella per porto abusivo di armi, con una pena di 6 mesi con la condizionale. Fu accusato dell’omicidio di Dirk Hamer nell’agosto del 1978 sull’isola di Cavallo, in Corsica, ma è stato prosciolto dalle accuse.
Chi è l'erede al trono d'Italia?
L'attuale linea di successione all'interno di Casa Savoia è contesa dal principe Aimone, sesto duca d'Aosta
Perché i Savoia sono stati esiliati?
L'esilio per i Savoia diventò ufficiale dal 1º gennaio 1948 con l'entrata in vigore della Costituzione repubblicana