Le scene di sesso nei film sono vere? Tutte le curiosità

Nei film le scene di sesso coinvolgono e appassionano. Eppure, giurano, si tratta sempre di simulazione. Ecco cosa succede sul set e quali sono i trucchi e costumi che aiutano gli interpreti

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Alfonsa Sabatino

Lifestyle e Sex editor

Da anni ricopre la professione di giornalista pubblicista e ufficio stampa, come freelancer. Di recente, sta esplorando il mondo dei podcast, per dare nuova forma ai suoi approfondimenti. Per DiLei si occupa di sessualità, benessere e lifestyle.

È molto difficile pensare ad un film che non abbia scene hot e di sesso, a meno che non sia espressamente per un pubblico junior e di minori. Fa parte della vita e della finzione e, anzi, le scene di sesso nei film aiutano a coinvolgere e – a dirla tutta – a far parlare e vendere. Ma come vengono girate queste scene? È tutto vero? Quali sono i trucchi scenografici e scenici messi in atto per rendere i fatti veritieri, non ridicoli e per mettere a proprio agio attori e attrici?

Ciak! si gira

No, ci spiace deludervi, ma le scene di sesso e autoerotismo non sono vere, o per lo meno così dovrebbe essere se si vuole evitare il rischio di censura. È simulazione, coreografia, ma nulla di realmente successo, anche se lo devono sembrare. Girano diverse leggende intorno ad alcune scene di grande trasporto e assolutamente ben riuscite, ma sono fake, perché nel cinema (diverso è nella pornografia ovviamente) non esiste alcun contatto tra i corpi.

Condizioni chiare subito

Se non parliamo di film porno e quindi di attori e attrici specializzati nel genere, non è detto che girare la scena di sesso sia facile o che i protagonisti siano disponibili a girarla. La sessualità deve essere molto spontanea per risultare realistica, per questo può essere molto difficile entrare nella parte. Nella maggior parte dei casi comunque, le condizioni sono espresse chiaramente fin dal momento della scrittura del contratto, per cui la regia anticipa le eventuali scene hot e/o attori e attrici dichiarano la loro disponibilità o meno e le condizioni a girare nudi. Per lo meno questa sarebbe la buona prassi.

Se gli attori non sono disposti, la regia potrà pensare a controfigure per le scene imbarazzanti o ad altri piccoli accorgimenti per venire incontro ai VIP. Nel contratto esistono delle specifiche clausole per le scene di sesso e il nudo: in queste nudity rider si indica il numero di persone a cui permettere di essere presenti, il colore dei copri capezzolo, la richiesta di protesi o parrucche pubiche.

A proprio agio

Nei set cinematografici non esistono regole fisse, e le scene di sesso, almeno in Italia, non sono troppo regolamentate. In generale sono momenti in cui si presta molta attenzione alla sensibilità dei protagonisti. Ad esempio, quasi sempre quando si girano le scene hot non ci sono comparse e sono presenti solo gli indispensabili oltre agli attori (regista, cameraman, fonico e pochi altri, a cui se necessario viene chiesto di voltarsi). Le richieste possono essere diverse: c’è chi chiede di rimanere del tempo da solo/a prima di girare, per rompere la tensione, o è capitato che tutti i presenti si mettessero in mutande per uniformarsi al mood e non far sentire i protagonisti i soli senza abiti.

Nudismo mascherato

Paradossalmente i corpi nudi hanno un gran bisogno di trucco e parrucco, con costumi ad hoc per le scene hard. Già, quasi mai è previsto che gli attori siano nudi davvero; ma indossano mutande color carne, calzini copri pene, parrucche con peli pubici e protesi, specialmente per lui. Molte attrici richiedono gli adesivi per coprire i capezzoli o da mettere sulla vagina per evitare il contatto con gli organi sessuali dell’altro/a, su cui poi applicare la parrucca pubica. Tutto questo poi viene rilavorato in fase di post produzione, per rendere tutto invisibile. Per simulare il sudore, i corpi degli attori vengono vaporizzati con acqua di rose o glicerina o cosparsi di crema idratante per rendere la pelle luminosa e visibilmente umida.

SOS Controfigure

Poi che c’è chi proprio la scenda di sesso non la vuole girare. O non viene bene e il risultato è forzato o ridicolo. Se l’attore per esempio non riesce a trattenere l’erezione? Si fermano le riprese e si cerca di “placare gli animi”, sempre cercando di smorzare gli imbarazzi. Insomma, quando è davvero troppo, scendono in campo le controfigure, professionisti stuntman o attori porno chiamati all’occorrenza per offrire in prestito il proprio corpo per la scena hot. In questo caso la regia e la giusta inquadratura sono essenziali per nascondere il trucchetto e renderlo invisibile al pubblico.

Immaginare i dettagli

Nella maggior parte dei casi, sul copione si trova scritto un generico “scena di sesso”, senza troppi dettagli, un po’ sminuendo la grande complessità di queste scene. A ridosso del momento delle riprese è necessario allora capire meglio questa scena: quali sono i tempi, i gesti, dove ci si tocca, i rumori. Anche i singoli baci possono essere sulle labbra, alla francese, con la bocca aperta o chiusa. Bisogna immaginare tutto nei minimi dettagli e, come in una coreografia, dare vita allo spettacolo.

Buona la prima

Gli approcci della regia alle scene di sesso possono essere diversi, anche a seconda della predisposizione degli attori. Qualcuno dice che è utile provare e riprovare la scena prima da vestiti e poi svestiti, per capire meglio i movimenti, la coreografia, gli spostamenti. Altri registi preferiscono lasciare che siano i protagonisti a improvvisare, nel modo in cui si sentono più disinibiti e sciolti. A volte guidare troppo la scena rende i movimenti forzati, pensati e meno naturali. Anche sulle telecamere le opzioni sono tante: c’è chi utilizza una sola cinepresa per essere meno invasivo e invadente; chi ritiene che utilizzarne due o tre possa ridurre il numero di volte necessarie a girare la stessa scena.

La post produzione

È chiaro che il lavoro post è importantissimo nelle scene di sesso. Vanno nascosti tutti i dettagli che hanno facilitato le riprese ma che non devono essere visibili; vanno valorizzati alcuni movimenti. Per esempio, per simulare la penetrazione spesso si filmano i movimenti di spinta del bacino ripetuti lentamente una decina di volte, velocizzati solo in un secondo momento in fase di montaggio.

Intimacy coordinator

Le scene di sesso, bisogna ammetterlo, sono difficili da girare e gestire. Ci sono molte cose a cui prestare attenzione, a partire dalla sicurezza dei protagonisti. Proprio per supervisionare queste scene e aiutare il cast nel realizzarle, da qualche tempo è entrata in scena finalmente anche in Italia una nuova figura: l’intimacy coordinator. Il suo ruolo è quello innanzitutto di garantire la sicurezza per gli/le interpreti, per evitare qualsiasi tipo di violenza fisica ma anche emotiva. Questa figura è di supporto al momento del contratto; fa da mediazione tra regia e protagonisti; è anche consulente per la parte artistica. Di fatto, l’intimacy coordinator cerca di capire cosa vuole il regista e poi propone soluzioni, consiglia la coreografia, i movimenti, le posizioni, oltre ad aiutare gli attori e le attrici a sentirsi a proprio agio: difende le posizioni di tutti, avendo come obiettivo un ottimo risultato artistico (e umano).