7 falsi miti da sfatare sulla bisessualità

Cosa c’è da sapere sull’essere bisessuali e quali sono i luoghi comuni sulla bisessualità assolutamente falsi

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Giulia Farsetti

Giornalista e Sex Editor

Giornalista e Social Media Manager, da sempre ama scrivere, creare contenuti e raccontare storie. Da anni studia e scrive di benessere e sessualità. Gestisce diversi profili social e, da brava Vergine, adora organizzare tutto alla perfezione… Con immancabili evidenziatori colorati!

Pubblicato: 27 Settembre 2023 12:42

La bisessualità è un orientamento sessuale di chi desidera intraprendere relazioni sentimentali, sessuali e/o emotive con persone di entrambi i sessi, appartenenti quindi al proprio genere o al sesso opposto, senza distinzioni o preferenze nette. Uno dei principali problemi che si riscontrano quando si menziona la bisessualità è che, essendo ancora un tabù, è difficile parlarne. Una ricerca condotta su studenti nordamericani pubblicata sul Journal of Sexual Medicine ha riportato che le persone bisessuali con identità di genere maschile sono il 2,5%, mentre quelle con identità di genere femminile sono il 5,7%. È ovvio che quello della ricerca è solo un campione, ma è fattuale che questo orientamento sessuale sia assolutamente presente nella nostra società. Purtroppo, se ne parla ancora troppo poco, rendendo queste persone “invisibili” agli altri e alla società stessa. Inoltre, questo atteggiamento porta inevitabilmente ad alimentare tantissimi falsi miti che è importante sfatare.

Sei bisessuale? Poi passa!

La bisessualità è spesso abbinata a una fase di passaggio, alla voglia di sperimentare e scoprire cose nuove del proprio e dell’altro sesso nella sfera intima e sessuale. No, le persone bisessuali non sono confuse o curiose: la bisessualità è un orientamento sessuale.

Spesso, viene anche presa come una sorta di “fase di passaggio” tra l’essere eterosessuale e l’essere omosessuale, una sorta di fase intermedia prima di fare coming out e dichiararsi ufficialmente omosessuale: certamente è qualcosa che può accadere, ma non è necessariamente un passaggio o una fase di indecisione. La bisessualità, in quanto orientamento sessuale, non è una “voglia” che cambia in base all’occorrenza o una tappa obbligata nella propria vita sessuale: si ama o ci piace un’altra persona e basta, d’identità di genere maschile o femminile.

Se sei bisessuale tradisci di più

Questo è un pensiero molto basico, ma comune: se ti piacciono sia maschi sia femmine le probabilità di tradire si duplicano. In realtà, il tradimento va oltre l’orientamento sessuale: ci sono più motivi di relazione di coppia e vari aspetti personali e caratteriali da analizzare che girano intorno al tradimento, ma sicuramente non è qualcosa legato all’orientamento sessuale.

Se sei bisessuale, anche i tuoi figli saranno bisessuali

L’orientamento sessuale si basa su una preferenza che si ha emotivamente e sessualmente, non è una malattia che si trasmette geneticamente. Tuttavia, negli anni sono stati portati avanti studi e ricerche che indagano questo aspetto sull’incidenza genetica che tutti nascono bisessuali. Possiamo affermare, genericamente, che l’ambiente familiare e sociale è un fattore importante nello sviluppo emotivo e sessuale. Crescere in un ambiente sano, di apertura mentale e non giudicante è importante per far esprimere il proprio essere senza paura di ripercussioni, soprattutto in famiglia.

I bisessuali fanno con più facilità sesso promiscuo

Nell’immaginario comune, c’è l’idea che se sei bisessuale, e quindi sei attratto da entrambi i generi maschile e femminile, devi necessariamente avere rapporti sessuali a tre. In questo caso, come in ogni coppia, non è da escludere, ma non è necessariamente la regola. Come per qualsiasi persona, così come in ogni coppia, vale lo stesso principio quando si vuole scoprire il rapporto a tre: parlarne, esprimere la propria curiosità e il proprio desiderio, rispettarsi.

I bisessuali sono confusi

Se sei bisessuale ed esci con una persona dell’altro sesso, in quel momento “smetti” di essere bisessuale e diventi etero. Non funziona proprio così. Se sei bisessuale rimani tale, ovvero attratta da entrambi i generi, solo che in quel preciso momento ti piace una persona del sesso opposto: questo non fa di te un etero “in quel momento”. Viceversa, se per un determinato periodo di tempo esci con una persona del tuo stesso sesso, in quel momento non sei “omosessuale”. Si è bisessuali a prescindere dalla persona con cui ci si frequenta in un determinato momento.

Non sei bisessuale, sei etero-curiosa

A volte ci sono dei falsi miti che possono basarsi su qualcosa di reale. In questo caso è plausibile dire che esiste la categoria dei bisessuali e quella degli etero-curiosi: possono combaciare come no. Ma chi sono gli etero-curiosi? Detta anche etero-flessibilità, l’etero-curiosità è un interesse prettamente sessuale di un eterosessuale verso il proprio genere, una persona che saltuariamente ricerca rapporti sessuali con persone dello stesso sesso.

Essere bisessuali è solo una moda

Questo preconcetto sul fatto che essere bisessuali, insieme all’essere gay o lesbiche, sia una moda del momento è molto comune. Bollare un orientamento sessuale come “alla moda” è irrispettoso, oltre che falso. Probabilmente è un pensiero dovuto al fatto che negli ultimi anni molto più spesso si parla di LGBTQ+ e le comunità a esso legate hanno smesso di nascondersi: quindi no, non è una moda, ma uno dei tanti modi che esistono di amare.

 

Nell’arco dei decenni sono stati condotti più studi sul fatto che ogni persona nasce bisessuale e poi, nel corso degli anni, prende coscienza di sé e del proprio piacere e orientamento sessuale. Potremmo parlare più in generale, quindi, di epigenetica, cioè influenze dovute in minima parte dalla genetica, ma principalmente legati a fattori ambientali e familiari. Come ci ricorda la dottoressa psicologa e psicoterapeuta Bianca Rossi di Empoli, probabilmente c’è un fattore di predisposizione genetica, ma un ruolo fondamentale lo ricopre il contesto in cui si vive. E la cosa più importante è imparare ad accettare e accettarsi e amare, sotto qualsiasi forma, in modo fluido e naturale.