Il preservativo costituisce il metodo contraccettivo più sicuro in quanto protegge sia dalle gravidanze indesiderate che dalle infezioni sessualmente trasmissibili (IST): si tratta infatti di uno dei metodi di barriera più diffusi, anche se la sua efficacia contraccettiva può essere compromessa se non viene utilizzato correttamente. Un’ottima efficacia contraccettiva si riscontra anche nei metodi che prevedono l’assunzione di ormoni, come la pillola anticoncezionale, l’anello vaginale e il cerotto transdermico, ma diversamente dal preservativo questi metodi non proteggono dal rischio di un’infezione sessualmente trasmessa.
Tra gli altri vantaggi del preservativo sicuramente c’è anche la sua facile reperibilità: non è infatti necessaria una prescrizione medica per acquistarlo e si può trovare in farmacia, nei supermercati, online e nei distributori automatici.
Indice
Come evitare che il preservativo si rompa
Per poter vivere il rapporto sessuale con serenità, una volta scelto il metodo contraccettivo è importante utilizzare e conservare quest’ultimo in modo adeguato. Nel caso del preservativo ecco alcune precauzioni per evitarne la rottura:
- prima di utilizzarlo controllare la data di scadenza, che generalmente si trova sia sulla confezione esterna che sulla bustina del singolo preservativo. I preservativi mediamente durano dai 3 ai 5 anni e una volta raggiunta la data di scadenza aumenta la possibilità di rottura;
- scegliere un preservativo con una misura adeguata a quella del pene: se è troppo piccolo e stretto rischia di rompersi più facilmente durante il rapporto, se è troppo grande rischia invece di sfilarsi;
- conservarlo in un ambiente fresco e asciutto. L’esposizione a fonti di calore potrebbe deteriorarlo, ad esempio sarebbe meglio evitare di tenerlo nel portafoglio o in macchina;
- aprirlo con cura evitando di utilizzare forbici, denti o altri oggetti taglienti;
- una volta aperto fare attenzione a non graffiarlo con le unghie mentre lo si infila;
- infilarlo correttamente: assicurarsi che il preservativo venga messo nel verso giusto, ovvero con l’arrotolatura rivolta verso l’esterno, successivamente infilarlo stringendo il serbatoio [ndr. la piccola punta situata in cima che serve per raccogliere lo sperma] tra il pollice e l’indice per far uscire l’aria che potrebbe causarne la rottura. Se ci si accorge di averlo infilato dal lato sbagliato è bene toglierlo ed utilizzarne uno nuovo;
- utilizzare un lubrificante a base acquosa: i lubrificanti a base di olio potrebbero danneggiare il preservativo in lattice.
Come capire se si è rotto
Prima di utilizzare il preservativo è importante controllare che sia perfettamente integro e sostituirlo con uno nuovo se si dovessero notare lacerazioni. Generalmente se si rompe durante il rapporto si dovrebbe sentire un rumore e non dovrebbe quindi essere difficile accorgersene, ma al termine del rapporto sessuale è comunque bene controllare l’integrità del preservativo riempiendolo di acqua o di aria per identificare i possibili punti di rottura.
Quali sono i rischi
Nel caso in cui il preservativo si dovesse rompere o lacerare i principali rischi a cui si risulta esposti sono due:
- rischio di gravidanze indesiderate: gli spermatozoi hanno raggiunto e fecondato l’ovulo femminile;
- rischio di infezioni sessualmente trasmissibili come: clamidia, gonorrea, herpes, condilomi, sifilide, HIV.
Il rapporto viene considerato non protetto anche se il preservativo si rompe prima dell’eiaculazione, questo perché il liquido prodotto durante i preliminari può contenere degli spermatozoi e dei germi che possono portare sia ad una gravidanza indesiderata che alla contrazione di malattie. Per questo motivo è fondamentale che il preservativo venga applicato all’inizio del rapporto, prima che avvenga qualsiasi tipo di contatto tra pene e vagina, in fase erettiva e non poco prima dell’eiaculazione.
Cosa fare
Il preservativo, se utilizzato e conservato correttamente, ha un’efficacia prossima al 99,9% e ha basse probabilità di rompersi, ma – come visto precedentemente – può capitare che questo accada per molteplici motivi ed è importante sapere cosa fare nel caso in cui dovesse succedere.
Per ridurre il rischio di un possibile concepimento la principale soluzione è la pillola del giorno dopo (diversa dalla pillola abortiva), la quale va assunta entro e non oltre le 72 ore dal rapporto a rischio. Gli studi hanno mostrato che se assunta entro le prime 12 ore la sua efficacia è massima, più si aspetta, meno probabilità di successo ci sono. Si tratta di un contraccettivo d’emergenza che ha lo scopo di inibire o ritardare l’ovulazione per evitare la fecondazione. Oggi è disponibile anche un nuovo preparato efficace entro 5 giorni dal rapporto a rischio. Da alcuni anni non è più necessaria la ricetta medica per acquistarla.
Per provare a limitare il contagio delle malattie sessualmente trasmissibili è bene un’accurata igiene intima, quindi lavare le parti intime con acqua tiepida evitando detergenti aggressivi. Sarà opportuno consultare in tempi brevi il proprio medico di famiglia per eseguire eventuali accertamenti in fasi successive.