Toxocara: cos’è, come si manifesta e come si tratta

Il toxocara è una parassita in grado di infestare gli esseri umani. Ecco come si manifesta e come si tratta

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Federico Beretta

Medico chirurgo

Medico Chirurgo abilitato, da anni collabora con diversi magazine online e si occupa di divulgazione medico/scientifica.

Prima di scoprire cos’è il Toxocara, esploriamo la categoria a cui appartiene, quella dei parassiti! Un parassita è un organismo che sfrutta un altro essere vivente, chiamato ospite, per trarne beneficio a spese dell’ospite stesso. Questa relazione è comune in diversi organismi, inclusi batteri, miceti e virus, ma il termine “parassita” viene solitamente utilizzato dai medici per indicare due categorie principali: protozoi, organismi unicellulari come le amebe, e vermi, organismi multicellulari come gli elminti.

I protozoi si riproducono tramite divisione cellulare e possono moltiplicarsi all’interno degli esseri umani, causando una serie di infezioni, come quelle intestinali o la malaria. D’altra parte, la maggior parte dei vermi produce uova o larve che si sviluppano nell’ambiente prima di infettare l’uomo, coinvolgendo talvolta un ospite intermedio.

Le infezioni parassitarie sono più comuni nelle aree rurali o in via di sviluppo, ma possono verificarsi anche in aree industrializzate, specialmente negli individui con sistema immunitario compromesso.

La trasmissione dei parassiti avviene spesso tramite la trasmissione oro-fecale, in cui gli organismi parassitari presenti nelle feci contaminano cibo, acqua o oggetti toccati da persone non igienizzate. Altri modi di trasmissione includono l’ingestione di acqua o cibo contaminati, le punture di insetti o il contatto diretto con la pelle.

Per prevenire le infezioni parassitarie, sono raccomandate misure di igiene personale, evitare l’ingestione di cibo o acqua contaminati e proteggersi dalle punture di insetti. Il trattamento delle infezioni parassitarie coinvolge spesso l’uso di farmaci antiparassitari specifici per il tipo di parassita coinvolto, anche se in alcuni casi l’infezione può risolversi spontaneamente o non esistono farmaci efficaci.

Toxocara: cos’è e come si diffonde

La toxocariasi è un’infezione causata dalle larve dei nematodi Toxocara canis o Toxocara cati, parassiti comuni negli animali domestici come cani e gatti.

I cani e i gatti possono diffondere le uova del parassita attraverso le loro feci nell’ambiente circostante, aumentando il rischio di ingestione per gli esseri umani, soprattutto per i bambini. Questi ultimi, più facilmente esposti al terreno e inclini a portare alla bocca mani e oggetti contaminati, sono particolarmente vulnerabili.

Una volta ingerite, le uova si schiudono nell’intestino umano, rilasciando le larve. Queste larve hanno la capacità di attraversare la parete intestinale e migrare verso vari tessuti, quali fegato, polmoni, sistema nervoso centrale e occhi.

Inoltre, le uova dei nematodi del genere Toxocara possono contaminare anche altri mammiferi, come conigli o pecore. Gli esseri umani possono infettarsi consumando carne cruda o poco cotta proveniente da tali animali.

Sintomi della toxocariasi

La toxocariasi può manifestare sintomi diversi che possono comparire qualche settimana dopo l’ingestione delle uova, a seconda dell’organo coinvolto. I sintomi più comuni includono febbre, tosse o respiro sibilante e ingrossamento del fegato. Altri sintomi possono comprendere eruzione cutanea, ingrossamento della milza, polmonite ricorrente e perdita dell’appetito.

Quando le larve infettano l’occhio, di solito un solo occhio, i sintomi possono essere lievi o assenti. Tuttavia, è possibile che si verifichi una patologia oculare infiammatoria e possono presentarsi alterazioni della vista o perdita della stessa.

Diagnosi della toxocariasi

Per diagnosticare la toxocariasi, è necessario seguire diversi approcci:

  • Valutazione clinica: una dettagliata anamnesi del bambino, che comprenda la valutazione dei luoghi frequentati e l’eventuale esposizione a terreni contaminati, è fondamentale. Inoltre, si esamina la presenza dei sintomi tipici dell’infezione.
  • Esami del sangue: gli esami del sangue possono rivelare alcuni segni caratteristici dell’infezione, come iperglobulinemia, leucocitosi e eosinofilia. È importante confermare la presenza di anticorpi contro il parassita attraverso test specifici.
  • Biopsia: in alcuni casi, potrebbe essere necessario un metodo diagnostico diretto, come la biopsia di un tessuto, solitamente del fegato. Tuttavia, le larve sono difficili da individuare nei tessuti e le biopsie spesso hanno una resa limitata.
  • Esame delle feci: nell’uomo, l’esame delle feci non è utile poiché non sono presenti vermi adulti che rilasciano le uova. Tuttavia, l’esame delle feci degli animali domestici infestati può essere utile per confermare la presenza del parassita.

Una diagnosi accurata richiede quindi un’analisi approfondita dei sintomi, dei fattori di rischio e dei risultati degli esami di laboratorio, tenendo conto anche della possibilità di esposizione a terreni contaminati o a oggetti infetti.

Trattamento della toxocariasi

Nei casi più gravi di toxocariasi, è consigliato l’uso di farmaci antiparassitari come l’albendazolo o il mebendazolo, insieme ai corticosteroidi. Se l’infezione colpisce gli occhi, potrebbe essere necessario il coinvolgimento di un oftalmologo esperto per valutare l’opportunità di interventi come la fotocoagulazione laser o la chirurgia.

Per i casi lievi o moderati, gli antistaminici possono essere sufficienti per trattare i sintomi. La prognosi della toxocariasi è generalmente buona, con una durata della malattia limitata tra i 6 e gli 18 mesi.

Prevenzione della toxocariasi

Per prevenire la toxocariasi e altre infezioni parassitarie, è fondamentale seguire alcune norme igieniche di base. Il lavaggio delle mani è fondamentale, occorre assicurarsi di lavare accuratamente le mani prima di mangiare, specialmente per i bambini, e dissuaderli dal portarsi le mani in bocca o al viso.

E’ importante sorvegliare i bambini ed evitare che ingeriscano terra, argilla o altre sostanze non alimentari. Bisogna prestare particolare attenzione ai parchi pubblici e agli spazi verdi in generale, queste aree possono essere fortemente contaminate, quindi è necessario prestare particolare attenzione quando ci si trova in questi spazi.

Per i proprietari di animali domestici, come cani e gatti, è consigliabile:

  • Sverminare gli animali: seguire le indicazioni del veterinario e sverminare regolarmente gli animali domestici, preferibilmente ogni trimestre.
  • Coprire la lettiera del gatto: mantenere la lettiera del gatto pulita e coperta per ridurre il rischio di contaminazione da feci.
  • Pulizia delle ciotole del cibo: lavare accuratamente le ciotole del cibo degli animali con acqua calda per ridurre il rischio di contaminazione.

Ridurre l’incidenza della toxocariasi richiede un impegno da parte dei proprietari di animali domestici nel sverminarli regolarmente e nel rimuovere le feci dai luoghi pubblici e dagli spazi di ricreazione frequentati dagli animali.

In determinati casi, l’infestazione può portare a danni permanenti, come nel caso di coinvolgimento oculare. Seguire le norme di prevenzione e segnalare tempestivamente al proprio medico curante la presenza di eventuali sintomi può essere d’aiuto per una diagnosi e un trattamento tempestivo!

Fonti bibliografiche: