Le patologie della sudorazione: bromidrosi, ipoidrosi, iperidrosi e ematoidrosi

Da alcune persone può essere ritenuto fastidioso, specie per il cattivo odore a cui si può accompagnare, scopriamo insieme cos’è il sudore e perché sudiamo!

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Federico Beretta

Medico chirurgo

Medico Chirurgo abilitato, da anni collabora con diversi magazine online e si occupa di divulgazione medico/scientifica.

Il sudore, prodotto dalle ghiandole sudoripare cutanee, svolge un ruolo essenziale nel mantenere il corpo fresco. Questo liquido, composto principalmente da acqua e sali, viene portato in superficie attraverso i dotti presenti sulla pelle. La sua produzione aumenta normalmente con il caldo e può essere stimolata da emozioni come l’agitazione o lo stress, oltre che dalla febbre.

Le patologie della sudorazione

La sudorazione regolare è fondamentale per il raffreddamento corporeo. Tuttavia, alcuni disturbi possono influenzare questo processo. Questi includono l’odore corporeo eccessivo o anomalo, noto come bromidrosi, variazioni nella quantità di sudore prodotta, come l’ipoidrosi (ridotta sudorazione) e l’iperidrosi (eccessiva sudorazione), e l’intrappolamento del sudore, che può causare condizioni come la miliaria rubra, conosciuta anche come sudamina.

La bromidrosi

La bromidrosi, un odore corporeo eccessivo o anomalo, è il risultato della decomposizione del sudore da parte dei batteri e dei lieviti naturalmente presenti sulla pelle. Questo processo avviene principalmente nelle ghiandole apocrine, situate nelle ascelle, nell’area genitale, intorno all’ano e ai capezzoli, e nelle ghiandole eccrine, che sono diffuse in tutta la pelle.

Il sudore, prodotto dalle ghiandole presenti nel derma, uno degli strati che compongono la cute, viene rilasciato sulla superficie attraverso piccoli dotti.

La bromidrosi può essere causata da diversi fattori, tra cui una scarsa igiene personale e dei vestiti, il consumo di determinati alimenti e bevande come curry, aglio, cipolla e alcol, e l’assunzione di alcuni farmaci come la penicillina. Questo problema è più comune nelle persone che sudano in modo eccessivo.

Di solito, una buona igiene personale, inclusa la pulizia regolare con acqua e sapone, può rimuovere i batteri e i lieviti responsabili dell’odore. In alcuni casi, può essere necessario l’uso di detergenti antibatterici e creme antibiotiche. Inoltre, lavare e cambiare spesso gli indumenti e l’uso di deodoranti o antitraspiranti possono contribuire a controllare l’odore del sudore.

L’ipoidrosi

La sudorazione ridotta, o ipoidrosi, è una condizione in cui un individuo suda in modo insufficiente. Questo fenomeno di solito interessa specifiche aree del corpo e può essere causato da diverse condizioni.

Tra le cause della sudorazione ridotta ci sono lesioni cutanee come traumi, radiazioni, infezioni (come la lebbra) o infiammazioni, nonché patologie del tessuto connettivo come la sclerosi sistemica, il lupus eritematoso sistemico o la sindrome di Sjögren, che possono provocare l’alterazione o la scomparsa delle ghiandole sudoripare.

Alcuni farmaci, soprattutto quelli con effetti anticolinergici, danni nervosi causati dal diabete (neuropatia diabetica) e sindromi congenite o acquisite possono causare ipoidrosi.

Alcune malattie genetiche possono determinare una riduzione o l’assenza completa della sudorazione, come nell’anidrosi, una rara condizione genetica che impedisce la produzione di sudore.

La diagnosi di ipoidrosi viene formulata dal medico attraverso l’osservazione dei sintomi. Se una persona non tollera il calore o mostra segni di sudorazione ridotta su una vasta area del corpo, potrebbe essere a rischio di surriscaldamento. Una corretta e adeguata produzione del sudore è infatti indispensabile per una corretta termoregolazione.

Il trattamento principale per l’ipoidrosi consiste nel mantenere il corpo fresco, ad esempio utilizzando l’aria condizionata o indossando indumenti umidi. In alcuni casi, possono essere prescritti farmaci specifici o terapie mirate a trattare le cause sottostanti della condizione.

L’iperidrosi

La sudorazione eccessiva, o iperidrosi, può causare notevoli fastidi poiché le persone affette sudano profusamente e in alcuni casi quasi costantemente. Le cause di questo fenomeno non sono sempre chiare, ma possono essere associate a infezioni, problemi metabolici o patologie oncologiche.

Questa condizione può provocare disagi, poiché la pelle rimane costantemente umida, diventando talvolta arrossata, infiammata o, al contrario, pallida, rugosa e screpolata. Inoltre, può presentare un odore sgradevole a causa della decomposizione chimica del sudore da parte di batteri e lieviti presenti sulla pelle.

La diagnosi dell’iperidrosi viene solitamente formulata attraverso una valutazione medica e, talvolta, grazie all’esecuzione di esami specifici. Il trattamento può variare a seconda della gravità e delle cause sottostanti.

La sudorazione eccessiva può verificarsi in specifiche parti del corpo, un fenomeno noto come sudorazione focale, che può essere causato da ansia, eccitazione, rabbia o paura. Alcuni individui possono sperimentare sudorazione gustativa intorno alle labbra, al naso e sulla fronte durante il consumo di cibi caldi o piccanti.

La sudorazione eccessiva che coinvolge la maggior parte del corpo è definita sudorazione generalizzata e può essere associata a diverse cause, tra cui esposizione al calore e febbre.

Le persone colpite da iperidrosi possono provare ansia sociale a causa della loro condizione, che può a sua volta peggiorare la sudorazione. Tuttavia, esistono diverse opzioni di trattamento disponibili per aiutare a gestire questa condizione e alleviare i sintomi associati.

Ematoidrosi

Nel 2017 questo argomento è salito alle luci della ribalta poiché è stato presentato il primo caso documentato in Italia di questa rara condizione. Si tratta di una patologia estremamente rara, che colpisce mediamente una persona su otto milioni. I sintomi associati sono senza dubbio suggestivi: il soggetto affetto manifesta sanguinamenti inspiegabili e improvvisi dal viso e dalle mani.

L’ematoidrosi è stata descritta in un articolo pubblicato sul Canadian Medical Association Journal, focalizzato su uno studio di caso riguardante una ragazza 21enne che è stata seguita dai dermatologi dell’Università degli Studi di Firenze.

Il caso della giovane donna è stato particolarmente complesso: è stata ricoverata nel reparto di medicina generale e ha riportato episodi di sanguinamenti dai palmi delle mani e dal viso negli ultimi tre anni, senza alcuna evidenza di lesioni cutanee. Secondo quanto riportato dai medici, i sanguinamenti si verificavano principalmente durante il sonno o durante attività fisiche intense, ma anche durante periodi di stress emotivo e ansia. La durata di questi episodi era generalmente breve, fino a cinque minuti, ma con perdite di sangue significative. Questa patologia ha provocato notevoli disagi alla ragazza, inducendola a soffrire di attacchi di panico e sintomi depressivi.

Il caso è stato particolarmente complesso anche perché i test ematici, inclusi il conteggio dei globuli rossi e la coagulazione del sangue, hanno fornito risultati normali. Ciò ha reso difficile la diagnosi, poiché la donna appariva, teoricamente, in buona salute con valori ematici nella norma. Solo identificando alcuni rari casi simili nel passato è stato possibile formulare la diagnosi di ematoidrosi. Il trattamento attualmente mira a ridurre i sintomi, dal momento che non si conoscono le cause esatte che portano allo sviluppo di questa rara condizione.

Fonti bibliografiche: