Sindrome da sleep-texting: cos’è e chi è a rischio

Gli esperti mettono in guardia dallo sleep-texting, una sindrome che mette a rischio il riposo notturno ed è fonte di grande imbarazzo

Si chiama sleep-texting ed è una nuova preoccupante sindrome che sta colpendo sempre più giovani.

Il fenomeno è stato analizzato dagli esperti statunitensi che hanno coniato questo termine per descrivere il comportamento di alcuni adolescenti e studenti universitari che nel cuore della notte si svegliano per inviare messaggi ad amici e parenti. Peccato che dopo averlo fatto non se ne ricordano e che spesso le frasi scritte nelle chat di messaggistica istantanea sono incomprensibili e spesso imbarazzanti.

Lo sleep-texting è la tendenza ad inviare messaggi poco prima di dormire oppure quando ci si sveglia nel cuore della notte. Le comunicazioni inviate il più delle volte sono insensate, non danno risposte logiche alle domande e rischiano di mettere in imbarazzo chi le ha inviate. La ricerca svolta in America ha coinvolto 372 studenti, analizzati dagli esperti della Villanova University.

Lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica Journal of American College Health, mette in luce questa pericolosa tendenza dovuta alla consuetudine di dormire con il cellulare accanto al letto. Un quarto degli studenti che ha preso parte al sondaggio (il 25,6%) ha svelato di aver inviato dei messaggi mentre dormiva, la maggior parte (il 72%) ha svelato di averlo fatto, ma di non ricordarlo al risveglio. “La maggior parte non aveva memoria del fatto di aver inviato messaggi o del loro contenuto – ha spiegato Elizabeth B.
Dowdell, la studiosa che ha guidato la ricerca – il fatto di non ricordare non è sorprendente, poiché la ricerca sul sonno ha scoperto che le persone che si svegliano dopo aver dormito per più di qualche minuto non sono in grado di ricordare i minuti prima di addormentarsi”.

Secondo gli esperti lo sleep-texting non solo è fonte di imbarazzo, ma influenza anche negativamente la qualità del sonno. Interrompere il riposo infatti mette a rischio il rendimento durante la giornata e può provocare uno squilibrio emotivo, un abbassamento della concentrazione e stanchezza. Sotto accusa non sono solamente gli smartphone, ma anche i laptop, i tablet e gli e-reader, che disturbano il riposo notturno e con il tempo possono causare gravi conseguenze.