#SegretiDelCuore

La prima vacanza con lui, che delusione! Cosa fare se si dimostra diverso (e noioso)

Gli scenari sono meravigliosi, i paesini bellissimi, i locali pazzeschi: ma il nostro compagno pare disinteressato, pigro, attento solo al telefono. Come comportarsi se il partner delude le nostre aspettative

Marina Mannino

Giornalista esperta di Lifestyle

Pubblicato:

Sono in ferie con il mio compagno per la prima volta e lui è diverso da come lo conosco. Non fa che mangiare, dormire, guardare lo smartphone. Siamo in un posto bellissimo, il Salento, ma a lui non va di muoversi per vedere luoghi nuovi, andare a ballare la sera, provare un ristorantino un po' distante. Se sono questi i segnali della nostra futura vita insieme, mi chiedo se davvero voglio stare con lui.

Kathy

La prima vacanza insieme è una specie di “stress test” della coppia. Non è solo una pausa dalla routine, ma è il momento di sperimentare dal vivo, giorno e notte, la compatibilità tra due persone che, per quanto si amino, sono comunque diverse. Quando siamo in viaggio con qualcuno escono fuori le piccole manie, le abitudini strane, le differenze di ritmo e di desideri. Ma questo non è per forza un male: anzi, è un’occasione preziosa di confronto per capire chi abbiamo davvero accanto.

Stare insieme, ma distanti

Il rischio che comporta una prima vacanza insieme, al di là della gioia di viversi l’uno l’altro in maniera continuativa, è che le nostre aspettative su questa esperienza vengano disattese. “Ma come, siamo in un posto stupendo, abbiamo tempo, spazi, esperienze da condividere e lui non se ne accorge nemmeno?” pensiamo mentre il nostro partner se ne sta spiaggiato a scrollare il cellulare o a sonnecchiare sul lettino. Si rianima solo all’ora dei pasti e ovviamente la notte, quando il caldo diminuisce e a lui aumenta quella certa voglia di “comunicarci” amore e desiderio, non necessariamente in quest’ordine.

Ma lui era già così… o no?

Cerchiamo di riflettere per scoprire se il suo comportamento sia solo un episodio isolato oppure… la punta dell’iceberg. Lui è sempre stato così? Già prima della vacanza preferiva una serie tv a una passeggiata, il food delivery alla nuova pizzeria in centro, la play alla disco? Una certa passività, poca iniziativa, zero curiosità verso il mondo sono elementi che non spuntano fuori a sorpresa. È possibile che lui covasse già questi atteggiamenti ma noi li abbiamo (inconsapevolmente) ignorati, pensando “Povero amore, è stanco”, “Ma sì, meglio stare in casa, nei locali c’è confusione”, “Ok, organizzo tutto io così lui non deve pensare a niente”. Se è così, può darsi che la vacanza ci stia mostrando più chiaramente qualcosa che era già presente. Ed è necessario discuterne.

E se questa sua apatia, invece, è una novità? Magari è stressato e ha davvero bisogno di “staccare la spina” in modo diverso dal nostro. Se è così, la vacanza può diventare il momento giusto per parlarne con sincerità.

Diciamoci la verità (con calma)

Il rischio più grande in queste circostanze è covare il rancore fino a scoppiare. È facile cadere nel “quasi mutismo” aggressivo (“Non ho niente, scocciatore!”), nei commenti sarcastici (“Certo che sei proprio divertente, ti prendono di sicuro a LOL”), nei tentativi di forzare il nostro partner a fare qualcosa controvoglia (“Se non mi porti a vedere la scogliera a picco ti puoi scordare il sesso”) – col risultato di peggiorare ancora di più l’umore di entrambi.

Proviamo invece a dirgli, chiaramente e pacatamente, ciò che proviamo: “Mi piacerebbe condividere di più questa vacanza con te… Ti va di fare qualcosa insieme?”. La comunicazione può portare luce in ogni angolo buio: a volte basta parlare per far scattare in lui la coscienza del suo atteggiamento egoista. O anche per capire se gli importa davvero di come ci sentiamo noi in quello che dovrebbe essere un periodo incantevole, dedicato al nostro amore, al divertimento e alle belle emozioni da vivere insieme, con leggerezza e passione. E che invece stiamo trascorrendo nella noia.

Osserviamo la sua reazione

Se si mostra aperto e disponibile, forse non aveva capito quanto fosse importante per noi o come noi ci aspettavamo di vivere questi giorni insieme. Se si chiude, si infastidisce o minimizza, allora forse la sua visione della coppia (e della vita) è piuttosto diversa dalla nostra.

Non sottovalutiamo poi un fenomeno che si verifica molto spesso quando trascorriamo più tempo con il partner: abbiamo la sensazione che quello che ci dà fastidio di lui ci disturbi ancora di più. Può succedere, ma se il disagio supera il piacere, è un altro indizio su quanto sia opportuno riconsiderare la relazione.

L’importanza della sintonia

Non si tratta di trascinare il partner alla scoperta di panorami mozzafiato, di convincerlo a fare kite surf, di spingerlo a forza a passare le serate nei locali ballando fino a notte alta. Si tratta piuttosto di avere almeno un po’ di sintonia.

Se per noi esplorare, condividere emozioni e scoprire cose nuove è importante, non dovremmo trascurare la nostra esigenza. E non dovremmo ignorare il fatto che lui non sembri attento a nulla di questo. Se gli concediamo di stare incollato al telefono mentre siamo in uno dei luoghi più belli d’Italia, forse non è solo questione di stanchezza o disinteresse. Potrebbe esserci una difficoltà più profonda nel vivere il presente come pure nel condividere esperienze ed emozioni.

Attenzione a non illuderci

Rinunciare ai nostri desideri, assecondando l’indolenza del partner in preda all’inerzia, non ci farà sentire meglio. Non sarà un atto di amore “sacrificale” basato sulla rinuncia (“Ok, restiamo in spiaggia a non fare niente, almeno così lui è contento”) che ci renderà felici della nostra storia, illudendoci che così lui ci ami di più. Otterremo solo che il nostro compagno avrà la conferma che, tutto sommato, non tenere in considerazione i nostri bisogni gli conviene. E anche tanto.

Un legame senza connessione

Insomma, è proprio da queste piccole (grandi) divergenze emerse in una semplice vacanza  che si costruisce – o si sgretola – una relazione. Se le accettiamo, cerchiamo un modo equo di vivere il rapporto che lasci spazio alle rispettive personalità. Ma se ci sentiamo sole anche con lui accanto, se non ci divertiamo né troviamo piacevoli le stesse cose, se la noia ha la prevalenza su gran parte della nostra giornata,  forse è il momento di ripensare gli equlibri del nostro legame in cui sembra mancare una vera connessione. E non c’è nulla di sbagliato nel pensare: “Forse non siamo fatti per vivere le cose allo stesso modo.”

È vero che in ogni storia bisogna mettere in conto una percentuale di compromesso, ma cerchiamo di capire quanto esso possa contribuire alla nostra serenità o determinare la nostra insoddisfazione.