#SegretiDelCuore

Mi vergogno di farmi vedere in bikini

L'idea di mostrarci in costume agli amici ci scatena il panico, perchè non ci sentiamo al top della forma. Possiamo superare questo problema valorizzando la nostra personalità. E ricordandoci che nessuno è perfetto

Marina Mannino

Giornalista

Ho quasi 16 anni e fino all’anno scorso mi divertivo tanto ad andare con gli amici al lago o al mare, ma quest’anno faccio di tutto per evitarlo. Mi vergogno di farmi vedere in costume. Resto con la t-shirt lunga e ci faccio anche il bagno, poi la cambio con una asciutta. Mia madre dice che sbaglio perché secondo lei sono carina e non ho nulla di cui vergognarmi. Io invece mi vedo brutta, fatta male, poco seno e troppo lato B.  Figuriamoci se mi va di mostrarmi in costume: gli amici e le amiche potrebbero prendermi in giro... e anche gli altri ragazzi in spiaggia. Help me!

Miss Martedì

Chi è negli anni dell’adolescenza vive un’età di profonda trasformazione. Siamo alla continua ricerca della nostra identità, anche fisica, alle prese con un corpo che cambia vistosamente e uno stato d’animo che va su e giù tipo il Blue Tornado di Gardaland. E siamo sempre in bilico tra vita reale e vita social, dove scorriamo centinaia di immagini – spesso modificate da filtri smart – che ci mostrano ragazze bellissime, occhi grandi, seno perfetto, vita sottile, capelli super-lunghi, sedere scultoreo. Per quanto ci sforziamo di pensare che siano finte e ritoccate, la realtà è che comunque sono delle star, chi con migliaia di follower chi solo nella propria bolla. E ci comunicano dei canoni di bellezza vincenti ai quali ci sentiamo “obbligate” a uniformarci, se non vogliamo rischiare di essere giudicate brutte o “strane”.

Giudizi sempre in agguato

L’estetica è importante, inutile negarlo. È un valore sociale, un bonus che aiuta ad essere più apprezzate e popolari. Noi stesse cerchiamo di seguire una dieta, facciamo movimento, andiamo al centro estetico. Il timore è di non piacere o di essere giudicate negativamente a causa di quel corpo che sentiamo nemico.

Eppure anche noi diamo giudizi, a volte impietosi: “Chiara è una tappa, Sofia ha il nasone, Giulia ha il sedere basso”. E magari facciamo battute sull’aspetto di qualcuno. È un atteggiamento normale, naturale, quasi istintivo. Però, nel nostro vissuto, alla fine non ci diamo troppo peso: un difetto estetico non ci impedisce di voler bene a una persona, anzi diventa proprio l’ultima cosa che notiamo di lei.

Tutti gli sguardi addosso

Ma quando ci esponiamo in un contesto di quasi nudità collettiva (mare, lago, piscina) si scatena la tempesta perfetta. Se non rispecchiamo quei canoni di bellezza dai quali siamo bombardate, sentiamo che lo sguardo di tutti è puntato su di noi in modo malevolo e spietato. La vergogna di mostrarci in bikini ci assale insieme a un mix di timidezza, pudore, inadeguatezza, crollo dell’autostima. Il nostro corpo diventa qualcosa da nascondere alla vista giudicante degli altri, pronti a puntare il dito (beffardo) sulle nostre spalle ossute o sulle cosce in carne.

Cosa importa davvero agli altri

Siamo così sopraffatte da questa sgradevolissima sensazione da non considerare una cosa: dopo la prime battute sceme, agli altri non importa niente di come siamo fatte fuori, ma privilegiano come siamo fatte dentro. La bellezza colpisce lo sguardo, ma la personalità cattura il cuore. Allora cerchiamo di non oscurare la nostra luce interiore con l’inutile ombra della vergogna per il nostro corpo, perché anche la tipa più figa dell’universo ha qualcosa che non va! È umano.

Ci vuole dolcezza

Per quanto tormentata e incasinata, stiamo vivendo uno dei momenti più belli e sorprendenti della vita. Ce la dobbiamo godere, perché lo sguardo che abbiamo sul mondo è ancora così puro e potente che non dovremmo contaminarlo con nessun pensiero doloroso. Se il nostro corpo ci imbarazza (per qualche difetto che vediamo ingigantito) concediamoci pure qualche trick per sentirci meglio (una maglietta o un pareo annodato sui fianchi), ma rendiamoci conto che il mondo è pieno di gente “difettosa”, perché la perfezione non è di questa terra.

Agiamo con dolcezza e non siamo severe con noi stesse: se proviamo disagio nel mostrarci, non costringiamoci a farlo. Piuttosto andiamo per gradi, per stemperare l’impatto che sentiamo problematico. Ma non compromettiamo la possibilità di essere felici: ognuna di noi è bella per ciò che è, una giovane donna speciale e preziosa che non deve vergognarsi proprio di niente.

Musica per darci la carica: “Born this way” di Lady Gaga, “Beautiful” di Christina Aguilera, “Run the world” di Beyoncé, “Confident” di Demi Lovato, “abcdefu” di Gayle.