#SegretiDelCuore

Mi sono innamorata di lui, ma in chat

Una giovane lettrice ci racconta che ha perso la testa per un ragazzo con cui chatta. Con lui condivide foto, pensieri, risate e desideri. Sembra vero amore, ma potrebbe essere solo qualcosa che gli somiglia

Marina Mannino

Giornalista esperta di Lifestyle

Pubblicato: 13 Luglio 2022 14:00

Ho conosciuto un ragazzo in chat e credo di essermi innamorata di lui. Abbiamo la stessa età (16), gli stessi gusti, scherziamo, ci scambiamo foto, video, messaggi e immagini anche molto personali, per vedere come siamo fatti. Gli ho detto che mi piace tanto e lui dice che mi ricambia, ma non ci siamo mai incontrati di persona ma solo parlati al telefono. Inoltre abitiamo molto lontani. Io non posso fare a meno di lui ma è come se fosse tutto sospeso, incompleto. Vorremmo incontrarci ma mi chiedo: l’amore che provo è vero o mi sto facendo un film?

Blanca

L’amore ha un milione di modi per manifestarsi e non si preoccupa se il luogo e il contesto sono complicati, imprevedibili e avventurosi come i social: anzi, qui si diverte a farci innamorare di qualcuno che nemmeno conosciamo ma di cui abbiamo visto solo le immagini e le parole.

La chat è un rifugio segreto

Così può succedere che, tra una battuta e un confronto di opinioni, ci sentiamo attratte da quel ragazzo che ci appare così simpatico, così vicino a noi e al nostro modo di essere. Con lui condividiamo quel rifugio segreto dalla vita reale che è la chat, anonima e protetta, nascosta agli sguardi indiscreti di genitori ficcanaso e amici impiccioni. Siamo noi e lui che chiacchieriamo nella notte, che ci diamo il buongiorno, che ci ammiriamo nelle foto e nei video che ci scambiamo. Ci sentiamo così vicini anche se siamo lontanissimi, noi a Pavia e lui a Palermo, noi a Lecce e lui ad Aosta.

La distanza di emozioni non fa bene

Ok, è tanto tenero il buongiorno al mattino in chat, ma che senso ha non potersi mai incontrare davvero per fare colazione insieme al bar? E anche la chat notturna un po’ hot  ha il suo fascino, ma perché dobbiamo negarci la possibilità di passare davvero la notte insieme? Riflettiamo su questa distanza digitale che diventa una distanza di emozioni e di sentimenti, di coccole, carezze e baci passionali.

Per amarsi bisogna viversi

Non è detto che due persone che si frequentano in modo virtuale non possano scoprire di essere realmente fatti uno per l’altra. Ma capita molto di rado. Siamo realiste: di cosa ci siamo innamorate? Delle sue foto o delle sue frasi? Dell’idea che ci siamo fatte di lui? Forse è un po’ poco. Per amarsi davvero bisogna conoscersi davvero: sentire l’odore dell’altro, camminare allo stesso passo, guardare insieme una serie tv abbracciati sul divano, tuffarsi in mare mano nella mano, fare l’amore la notte di capodanno, litigare per una sciocchezza e fare pace con un bacio. Insomma, vivere.

Una vetrina non sempre sincera

La chat è un po’ una vita a metà, in cui tendiamo oltretutto mostrare il lato migliore di noi stessi, come quando usiamo un filtro bellezza nelle foto. E’ come se fossimo “in vetrina”, mostrando di noi solo quello che ci rende attraenti. E viceversa. Ad esempio, potrebbe  succedere che lui – per divertirsi – scriva a noi le stesse bellissime cose che scrive ad altre venti ragazze, tutte incantate dalle sue parole e dalle foto in cui appare strafigo (grazie ai filtri?). Attenzione, dunque.

Il coraggio di innamorarsi

Il vero amore ha bisogno che ci mettiamo in gioco, che ci esponiamo anima e corpo, per confrontarci e scoprirci. Dobbiamo capire quanto siamo pronte a condividere la nostra vita con un’altra persona che c’è sempre, e non con chi sparisce quando chiudiamo la conversazione. Dobbiamo avere il coraggio (e per alcune di noi non è facile) di “darci” all’amore reale, un sentimento che scuote l’anima, cambia le prospettive, travolge la mente. Alle chat lasciamo il ruolo di passatempo, divertimento, gioco, curiosità, friendship superficiali.

Ci si abbraccia per ritrovarsi interi” ha scritto la poetessa Alda Merini. Per capire se quel ragazzo è proprio la nostra metà della mela, dobbiamo abbracciarlo davvero. E farlo ogni volta che ci va.