Non ci si può pentire di aver deciso di lavorare quando tutti sono in vacanza, dimostrando di avere un comportamento responsabile e maturo. Anzi, si deve esserne orgogliose. Scegliere di sfruttare le festività per guadagnare qualche euro è lodevole e degno di rispetto. C’è però l’altra faccia della medaglia, ovvero la rinuncia a ciò che è legato al periodo natalizio: innanzitutto al riposo, ma anche al tempo libero per vedere gli amici, uscire, festeggiare. Chi lavora sotto le feste non solo rinuncia quasi del tutto a queste opportunità, ma di solito raddoppia la fatica se presta la sua opera in grandi magazzini, supermercati, centri commerciali.
Impegno e soddisfazione
La vita privata ne soffre. E, per una persona giovane, il confronto con i coetanei che si godono il periodo di vacanza, può suscitare il dubbio di aver fatto la scelta sbagliata. E invece no. A parte la soddisfazione di aver guadagnato soldi utili, c’è anche il grande merito di essersi impegnati per dimostrarsi autonomi e affidabili. Dopo queste esperienze ci si sente più forti, più vicini alla vita reale, più consapevoli del proprio valore, anche se sono stati giorni di grande fatica e sacrificio. Insomma, ne è valsa la pena, al di là delle arrabbiature, della stanchezza, della sensazione di essere sole in mezzo ad estranei. E poi tanto sole non siamo state, tra clienti bizzarri e colleghi simpatici.
Manteniamo il contatto
Ma gli amici di sempre? Non sono perduti. Il fatto di non potersi frequentare di persona non compromette di certo i legami più solidi. E i social aiutano a condividere esperienze, episodi buffi, commenti sulla nostra attività. Senza rubare tempo al lavoro, possiamo fare video per Tiktok e storie per comunicare agli amici ciò che si sta facendo o pensando. E poi si trova sempre un attimo per scrivere messaggi veloci, anche solo un “Come stai?” o “Cosa fate?”. Sono contatti importanti per sentirsi vicini anche se non possiamo farlo. Nessuno si dimenticherà di noi solo perché siamo occupate con il lavoro, ma se gli amici non si fanno sentire non offendiamoci. Compiamo noi il primo passo, facciamoci sentire, cerchiamoli. Forse loro temono di disturbarci o di infastidirci perché abbiamo troppo da fare. Forse si sentono un po’ in imbarazzo di fronte a noi che lavoriamo mentre loro non fanno nulla!
Gli amici? Si tengono stretti così
- Ascolto: anche se abbiamo da fare, richiamiamoli più tardi, facciamo sentire che ci siamo.
- Condivisione: rendiamoli partecipi di ciò che facciamo e chiediamo loro come stanno
- Sorrisi: trasmettiamo la nostra allegria e apprezziamo la loro
- Rispetto: se hanno idee diverse dalle nostre, evitiamo i conflitti e le polemiche
- Comprensione: se hanno problemi, pasticci, crisi, cerchiamo di metterci nei loro panni prima di giudicare
Prendiamoci cura di noi
Se il lavoro ci stanca molto, cerchiamo di recuperare le forze organizzando in modo “sano” la nostra giornata: andiamo a letto presto, mangiamo cibo leggero e nutriente, facciamo un po’ di movimento per scaricare lo stress. Il fisico ci ringrazierà e scopriremo che avremo l’energia per vedere gli amici e concederci qualche serata di svago e divertimento con loro. E non dovremo mai pentirci di aver fatto la scelta di impiegare del tempo per metterci alla prova, facendo un’esperienza che ci farà crescere. Abbiamo investito su di noi, sulle nostre capacità, sulla nostra potenza fisica e interiore. Non è poco. Per stare in vacanza (magari a Pasqua!) e darci al dolce far niente avremo tempo.