#SegretiDelCuore

Da quando mi ha lasciata sono triste e non mi va di fare nulla

Il dolore dell'abbandono ci fa vedere tutto nero e ci spinge in una spirale di sconforto. Ma ritrovare il sorriso (e l'autostima) è possibile: qui qualche consiglio che fa bene al cuore

Marina Mannino

Giornalista esperta di Lifestyle

Pubblicato: 23 Giugno 2022 08:00

Sono stata fidanzata con A. per un anno, stessa scuola, stesso quartiere. Due mesi fa lui mi ha lasciata, dicendo che aveva bisogno di una pausa. Dopo pochi giorni ho saputo che aveva una storia con un’altra. Ho iniziato a sentire una tristezza enorme, un senso di vuoto, di solitudine, di inutilità. Non sono riuscita più a fare niente. Ho passato le giornate a sentire musica e a pensare a lui, chiedendomi dove avessi sbagliato, sperando che mi mandasse un messaggio o facendolo io con una scusa, finché non mi ha più risposto. Mi sento stupida e disperata a stare così male senza di lui.

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Quando finisce un amore è sempre un trauma: dopo tanto tempo insieme, in cui si è condiviso il sentimento e l’intimità, la tv sul divano e le passeggiate in centro, lasciarsi è come demolire una costruzione che avevamo edificato insieme. Ma se chi lascia apre un nuovo capitolo della sua vita, chi viene lasciata cade nella disperazione. Ma tornare a sorridere si può e si deve. La vita è troppo bella per sciupare il tempo piangendo. E allora bisogna ricorrere al metodo delle sei “R”, ovvero riprendersi, ridimensionare, ricominciare, rinnovare, rigenerarci e ridere.

Riprendersi

Si dice che per riprendersi dal “lutto” di una storia finita ci vogliono 90 giorni. Tre mesi in cui abbiamo il tempo per elaborare il dolore, la perdita, la nostalgia. In cui ci facciamo del male con domande tipo “Cosa ho sbagliato? Anzi, cosa c’è di sbagliato in me?”. È legittimo passare un periodo di sconforto dopo che una storia si è chiusa. È concesso sentirsi giù, chiudersi in sé stesse, non aver voglia di fare niente, è permesso anche dire qualche parolaccia. Il diritto a sentirsi tristi e sole è sacrosanto e consentito. Poi però è d’obbligo fare un’azione salva-vita: voltare pagina.

Ridimensionare

Ok a qualche crisi di pianto, ok alla tavoletta di cioccolato intera, ok anche alla sensazione di aver sbagliato tutto, ma poi dobbiamo risalire dall’abisso in cui siamo precipitate e tornare sulla terra. Abbiamo preso una brutta botta ma ora dobbiamo guarire. Medichiamo le ferite dell’anima ridimensionando quello che è stato: un bel sentimento con un ragazzo normale (e non un semi-dio) che ha smesso di volerci bene e magari è corso dietro ad un’altra. Cerchiamo di conservare nella memoria i bei momenti, le emozioni esaltanti, le risate. I momenti brutti mettiamoli nel cestino, ma senza svuotarlo: hanno comunque un valore esperienziale.

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Ricominciare

Uscire dalla tana non è facile, quando siamo convinte che il nostro dolore può venire confortato solo dalla solitudine. E invece è proprio quella solitudine che ci intossica: costringiamoci a uscire, a fare un giro per negozi (anche con la mamma), a prendere un gelato nel bar all’angolo, ad andare al cinema con un’amica, a riassaporare il gusto di vivere le cose semplici. Come una guerriera che è stata sconfitta in battaglia torna a lucidare la sua spada per il prossimo assalto, noi dobbiamo “lucidare” noi stesse. Estetista e parrucchiere ci aspettano per ridare luce al nostro aspetto. È solo finito un amore, non siamo finite noi! Anzi, siamo più forti e più belle di prima.

Rinnovare

Come quando al mattino apriamo le imposte per fare entrare aria fresca nella stanza, così dobbiamo aprire le finestre del cuore. Facciamo entrare aria pulita: via le cose vecchie che fanno male, come i contatti social con lui che ce lo riportano davanti agli occhi, magari in una foto dov’è abbracciato a “quella”. Mettiamoli in pausa per qualche tempo. E sospendiamo anche gli amici in comune che potrebbero passarci informazioni su di lui. Via le sue foto dal cell: non dobbiamo cestinarle, ma solo trasferirle su un pc e lasciarle ben chiuse in una cartella. Iscriviamoci in una palestra nuova e frequentiamo locali dove lui non va. Evitare i posti che lui frequenta e virare su nuove zone ci farà bene e magari ci porterà a conoscere gente simpatica e interessante.

Rigenerare

Ribaltiamo la situazione: da vittime di una storia andata male diventiamo protagoniste di una che andrà sicuramente bene, la nostra. Possiamo rigenerare la nostra forza interiore prendendoci cura di noi stesse, mangiando cose buone, facendo belle letture e mettendoci al centro del mondo: smettiamo di dare quel posto a un’altra persona, che non ha nessun diritto di averlo. La guarigione dal mal d’amore non è un processo immediato e forse un pizzico di malinconia legata al ragazzo che abbiamo amato ci rimarrà nel cuore: però non si chiama più dolore, ma testimonianza di vita.

Ridere

Dobbiamo ritrovare la scintilla vivificante del buonumore, quindi abbandoniamoci a delle sane risate per un film comico, uno show in tv, una serie di video divertenti su TikTok, ma anche la compagnia di amici simpatici. Ridere riduce lo stress e l’ansia, innalza il livello di autostima, stimola la creatività, rinforza il sistema immunitario. Una risata è una coccola per la mente e aiuta a scacciare i pensieri cupi.  E alla fine rideremo anche di quell’amore che non ci meritava. Come scrisse Gabriel García Márquez: “Non piangere perché è finito, sorridi perché è successo.”