I funerali di Giulia Cecchettin si terranno martedì 5 dicembre alle 11 alla basilica di santa Giustina in Prato della Valle, a Padova, città dove la studentessa frequentava l’università. La famiglia della 22enne uccisa dal suo ex fidanzato, Filippo Turetta, ha scelto la chiesa più grande della zona perché possa ospitare le migliaia di persone che arriveranno per dare l’ultimo saluto alla ragazza.
La lettera del padre di Giulia Cecchettin ai funerali
“Abbiamo scelto una chiesa grande affinché arrivi un messaggio di grande partecipazione, lo abbiamo voluto così perché arrivi questo messaggio”, ha dichiarato il padre di Giulia, Gino Cecchettin, davanti alla casa di Vigonovo. “Sto preparando un messaggio scritto. Non sono bravo con le parole, chiedetemi semmai di elettronica … ma sto cercando di dire le cose al meglio”, ha aggiunto l’ingegnere.
Il programma dei funerali di Giulia Cecchettin
I funerali di Giulia Cecchettin inizieranno alle 11. Dopo la funzione religiosa, che sarà officiata dal vescovo di Padova Claudio Cipolla, la bara arriverà a Saonara, il paese della madre di Giulia, morta circa un anno fa, per un altro momento di raccoglimento, alle 14. L’amministrazione locale ha predisposto la chiusura di strade e i parcheggi intorno alla chiesa di San Martino, che può accogliere circa 300 persone.
Per gli altri saranno predisposti maxischermi sulla piazza. Le scuole resteranno aperte ma ai ragazzi che vogliono assistere alla funzione sarà permesso di uscire un’ora prima per partecipare. Carabinieri, polizia locale, alpini sono mobilitati per garantire l’ordine pubblico. Il presidente della Regione Luca Zaia ha decretato il lutto regionale per il Veneto per l’intera giornata di martedì.
“Per le esequie di Giulia chiedo all’intero Veneto un segnale corale, forte e chiaro, contro la violenza di genere. Una giornata che diventi indelebile, che segni il passo perché fatti come questo possano non ripetersi più. Lo dobbiamo a Giulia, nel cui ricordo, e nel ricordo di tutte le donne uccise senza un perché, continueremo a lavorare stretti gli uni agli altri nel combattere la violenza di genere”.
Le ultime notizie su Filippo Turetta
Filippo Turetta è rinchiuso nel carcere di Verona. Qui nei giorni scorsi ha avuto il primo colloquio con i genitori, che hanno pubblicamente chiesto scusa alla famiglia di Giulia Cecchettin. Il giovane è reo confesso dell’omicidio. Aveva già ammesso il delitto davanti alla polizia tedesca, che lo ha fermato in Germania lo scorso 19 novembre, a una settimana dal femminicidio. Successivamente Turetta ha ribadito la sua responsabilità in un interrogatorio fiume di nove ore con gli inquirenti italiani.
Restano alcuni aspetti da chiarire, ma la procura considera l’interrogatorio “esaustivo” e non ha intenzione di tornare a breve a risentire l’indagato. Nei prossimi giorni maggiori dettagli arriveranno dall’esame dell’auto di Filippo, che verrà consegnata dalla Germania dopo il 10 dicembre. Al suo interno è stato trovato un telefono ma non si sa ancora se sia della vittima o del suo assassino.
Nel carcere di Verona Filippo gode dei diritti riconosciuti a tutti i reclusi e può quindi guardare anche la tv. Se domani lo vorrà, spiegano fonti qualificate all’agenzia Ansa, nulla vieta che possa assistere alle dirette televisive che trasmetteranno i funerali di Giulia.
“È un detenuto come gli altri, e si rende conto di quello che ha fatto. Sta prendendo le misure con la realtà del carcere, che la prima volta è uno choc”. Turetta è in cella con un detenuto di 50-60 anni che in accordo con la direzione ha accettato di seguirlo.