Come ogni anno, arriva il momento del cambio dell’ora, nonostante ormai siano sempre più diffuse le richieste per la sua abolizione. Ecco quando cambiare ora nel 2025, come vanno spostate le lancette e fino a quando sarà in vigore la cosiddetta “ora solare”. L’aspetto positivo? Dormiremo un’ora in più.
Ora solare 2025, quando e come spostare le lancette
Con l’avvicinarsi della stagione fredda, ecco il cambio dell’ora, che come di consueto avviene l’ultima domenica del mese di ottobre. Il ritorno dell’ora solare nel 2025 avviene nella notte tra sabato 25 e domenica 26. Le lancette dell’orologio analogico dovranno essere spostate manualmente, mentre i nostri dispositivi, invece, adotteranno l’orario in automatico. La buona notizia è che potremo avere un’ora di luce in più al mattino presto, ma inevitabilmente inizierà a fare buio prima.
Oltre che in Italia, il cambio dell’ora avviene in tutta l’Unione Europea: l’ora legale tornerà solo la prossima primavera. Gli orologi quindi torneranno un’ora in avanti solo alla fine di marzo, precisamente domenica 29 marzo 2026. Le lancette vanno spostate alle 3 del mattino di domenica 26 ottobre: le giornate non diventeranno propriamente più corte, perché le ore a nostra disposizione saranno sempre 24. Semplicemente, il tramonto del sole avverrà un’ora prima rispetto al periodo dell’ora legale.
Cambio dell’ora, la proposta di abolizione
Ogni anno una domanda torna ricorrente: potrebbe essere l’ultima volta? Già nel 2018 era stata avanzata la proposta di abolire il cambio dell’ora. Sette anni dopo si torna sul tema con Pedro Sanchez. “Cambiare l’ora due volte all’anno non ha più senso”, ha detto il Primo Ministro spagnolo. “Questa settimana effettueremo nuovamente il cambio, ma sinceramente non ne vedo più la ragione”, a tal proposito però l’Europa non è così compatta. Sebbene molti cittadini siano favorevoli alla sua abolizione, l’intesa politica sull’argomento non è mai davvero arrivata.
Cos’è l’ora solare e perché cambia l’orario
Ormai conosciamo bene l’ora solare e l’ora legale: il potenziale dell’alternanza è stato affrontato da Benjamin Franklin nel 1784, ma solo successivamente è stato davvero adottato. La proposta è stata sostenuta anche da diverse figure importanti, tra cui Arthur Conan Doyle e Winston Churchill. Dobbiamo tornare un bel po’ indietro nel tempo, precisamente al 1916, anche se è entrata in vigore ufficialmente in Italia durante gli anni ’60.
In autunno e in inverno viene adottata l’ora solare: le lancette si spostano indietro di un’ora, mentre quella legale invece prevede di portarle in avanti di un’ora, durante la primavera e l’estate. I vantaggi sono principalmente legati all’ambiente e all’economia.
Secondo quanto però portato avanti da Sanchez, non ci sarebbero effettivamente tanti benefici: “La scienza ci dice che non comporta un risparmio energetico e scombussola i ritmi biologici due volte all’anno”. I 60 minuti di sonno in più avrebbero un costo ben più alto, quasi una sorta di effetto-fuso. Ci sarebbero delle conseguenze sull’orologio biologico: il corpo deve riadattarsi a quel cambio, e con un’influenza che tocca i ritmi di sonno, veglia, produzione ormonale e persino la nostra fame. Intanto, però, ci tocca segnare la data: il cambio dell’ora nel 2025 avviene nella notte tra sabato 25 e domenica 26, quando dovremo spostare le lancette dalle 3 alle 2.