Origine
Il nome Sibilla deriva dal greco antico Σίβυλλα (Sibylla), probabilmente il nome proprio della Sibilla Libica. L’etimologia si ritiene che possa derivare dal greco sioù-boùllan, Siobolla, composto da “σιος” (“sióus”), un antico termine per “dio”e “βυλη” (“bule”) cioè “consiglio” o “volontà”.
Varianti
- Sybille (francese)
- Sybil (inglese)
- Sybilla (polacco)
- Sibila (spagnolo)
- Sibylla (svedese)
- Sibylle (tedesco)
Significato del nome
Il nome Sibilla evoca immagini di mistero, di antiche leggende e mitologia. Le sibille erano considerate figure di grande autorità spirituale, capaci di interpretare la volontà divina e di offrire consigli preziosi, per quanto di libera interpretazione da parte di chi li riceveva. Il significato di “consigliera degli dei” sottolinea l’importanza del ruolo che queste figure avevano nelle società antiche dove la connessione con il divino era fondamentale, e rifletteva la capacità di vedere oltre il presente e comprendere i misteri dell’universo.
Onomastico
L’onomastico di Sibilla si può festeggiare il 19 marzo in onore della beata Sibillina Biscossi, monaca e mistica domenicana.
Diffusione in Italia
In Italia, il nome Sibilla gode di scarsa diffusione. Tra il 1999 e il 2022 sono nate circa 500 bambine di nome Sibilla, con un picco massimo di 31 neonate nel 2022 e un minimo di 11 nel 2002.
Curiosità
Le sibille, antiche profetesse, erano presenti sia nella mitologia greca sia in quella romana, e poi equiparate nel cristianesimo ai profeti dell’Antico Testamento.
Tra le più conosciute, la Sibilla Delfica, nota anche come Pizia, profetessa del tempio di Apollo a Delfi, il centro politico e religiosa dell’antica Grecia, menzionata nelle opere dei grandi filosofi, storici e pensatori quali Aristotele, Euripide, Ovidio, Plutone e Sofocle; la Sibilla Cumana, profetessa greca e romana citata nell’“Eneide” di Virgilio, nelle “Metamorfosi” di Ovidio, nel “De Civitate Dei” di sant’Agostino e nel Paradiso della “Divina Commedia” di Dante Alighieri, che presiedeva il tempio dedicato ad Apollo sull’acropoli di Cuma, vicino al lago di Averno in Campania nell’Antro della Sibilla; la Sibilla Appenninica, o Picena, di origini medievali, profetessa sui monti Sibillini e nota come Regina Sibilla, citata da Antoine de la Sale ne “La Salade” e da Andrea da Barberino nel romanzo cavalleresco “Il Guerrin Meschino”.
Molti artisti hanno utilizzato riferimenti alle sibille nelle loro opere per creare atmosfere evocative e mistiche, come le sibille nel pavimento del duomo di Siena, i dipinti e gli affreschi di Filippino Lippi, Pinturicchio, Perugino, Raffaello e Guercino, e le cinque sibille affrescate di Michelangelo nella Cappella Sistina. E ancora i dipinti di Andrea Mantegna, Vittore Carpaccio e Domenichino.
Alla figura della Sibilla si è ispirata Marie Adélaide Lenormand, discussa cartomante francese tra il XVIII e il XIX secolo che si riferiva a se stessa come Sibilla, Sibilla di Saint Germain o Sibilla dei Salotti.
Nella storia, il nome Sibilla è stato portato da numerose nobildonne quali Sibilla regina di Gerusalemme e Sibilla di Fortià, regina consorte di Aragona.
Nel mondo della letteratura, Sibilla Aleramo, pseudonimo di Rina Faccio, è stata una delle prime scrittrici italiane a esplorare temi femministi. Il suo romanzo autobiografico “Una donna” è un’opera fondamentale che ha influenzato il dibattito sui diritti delle donne nel XX secolo. Alla storia di Sibilla Aleramo si ispira il film di Michele Placido “Un viaggio chiamato amore” con Laura Morante e Stefano Accorsi.
Il nome Sibilla è legato a personaggi enigmatici o dotati di una saggezza fuori dal comune. Sibilla Cooman è uno dei personaggi della saga di libri, scritta da J. K. Rowling e divenuta una delle serie di libri più vendute nell’editoria, “Harry Potter” e dei film cui è stata tratta. Sibilla Cooman è l’insegnante di Divinazione di Hogwarts, bizzarra e stravagante e non particolarmente profetica; nei film è interpretata da Emma Thompson.
Nello sport, Sibilla Di Vincenzo è una marciatrice italiana vincitrice di numerosi titoli nazionali.