Senti una strana sensazione nel pancione? Forse tuo figlio ha il singhiozzo

Il singhiozzo è un fenomeno frequente in gravidanza: è il segno che il bambino si sta preparando alla respirazione. Con il ginecologo scopriamone qualche caratteristica in più.

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Giorgia Marini

Parenting Specialist

Ex avvocato. Blogger, con la laurea sul campo in Problemi di Mammitudine. Da 6 anni scrivo di gravidanza, maternità ed infanzia, sul mio blog “Stato di Grazia a Chi?” e su altre testate online. Racconto la maternità con brio, garbo ed empatia.

Durante la gravidanza può capitare di avvertire il singhiozzo del feto, una sensazione non fastidiosa ma che può suscitare molte domande. La prima fra tutte è perché il feto singhiozzi, quale ne sia la causa, quanto ci si debba aspettare che tale fenomeno duri.

Sappiamo che, durante i tre trimestri , sono molti i grandi cambiamenti che attraversano la vita della donna quanto lo sviluppo del feto. Man mano che esso cresce, la donna comincia ad avvertire i suoi primi piccoli movimenti, sino a quando ogni suo spostamento è tale da poter addirittura essere fastidioso o doloroso, per le dimensioni che il feto ha ormai raggiunto.

Dal canto suo, anche il feto, con la crescita e lo sviluppo dei suoi organi, comincia ad avvertire suoni, voci, movimenti materni, ed i sapori delle pietanze che lei ingerisce. All’interno della placenta, sarà cullato dalla madre, mentre lei passeggia, fa sport, e, non di rado, dormirà non appena la donna si cominci a riposare.

Il rapporto madre-figlio comincia già prima delle nascita, potremmo dire, con questa simbiotica esistenza fatta di sensazioni che, per quanto attutite dal ventre e della placenta, l’uno trasmette all’altra e viceversa.

Sensazioni come appunto il singhiozzo, sul quale ora ci concentreremo, essendo un fenomeno assai comune, grazie al dottor Antonio Simone Laganà, ginecologo.

Quando inizia il singhiozzo nel feto

“Non è possibile determinare con precisione quando inizia il singhiozzo nel feto e non vi è un  periodo esatto della gravidanza in cui questo si inizi a percepire. Tuttavia, Il singhiozzo può iniziare già nel primo trimestre, ma è molto raro che la madre possa percepirlo in questa fase a causa delle piccole dimensioni del feto e della sua posizione nell’utero.

Il singhiozzo fetale diventa più comune e può essere percepito dalla madre durante il secondo trimestre quando il feto cresce e si sviluppa rapidamente e i suoi movimenti diventano più forti e distinguibili. Nel terzo trimestre, il singhiozzo fetale diviene abbastanza comune e molte madri lo percepiscono regolarmente.  Se una madre nota un cambiamento significativo nella frequenza o nella durata del singhiozzo, è consigliabile consultare un medico per escludere eventuali problemi attraverso un’ecografia”.

Agganciandoci all’ultimo consiglio del dottor Laganà, ricordiamo che la donna deve fare molta attenzione ai segnali che riceve dal proprio corpo e dal feto. Quando la donna non avverte più i movimenti del proprio bambino/bambina deve cercare, ingerendo cibi con molti zuccheri, come un pezzetto di cioccolato, di stimolarlo. Se non accade nulla, è opportuno andare subito al pronto soccorso.

Gravidanza: il singhiozzo del feto
Fonte: iStock
Anche alcuni comportamenti della donna, influiscono sul singhiozzo del feto

Come riconoscere il singhiozzo del feto

Se siete in dolce attesa, ma ancora non vi è capitato di avvertire il singhiozzo del feto oppure non siete certe che, quella sensazione che avvertite corrisponda al singhiozzo, può essere interessante sapere come riconoscerlo.

“Il singhiozzo fetale è un fenomeno abbastanza comune e può essere percepito dalla madre durante la gravidanza attraverso movimenti ritmici nel ventre, che possono essere distinti dai calci o dai movimenti abituali del feto perché sono più uniformi e hanno una cadenza costante, simile a un “battito”.

Alcune madri descrivono la sensazione come una pulsazione o un leggero sobbalzo all’interno del ventre. Il singhiozzo avviene generalmente con una cadenza regolare, spesso con intervalli di qualche secondo tra un singhiozzo e l’altro e questo ritmo aiuta a distinguerlo da altri tipi di movimento fetale.
A volte questo riflesso può anche essere impercettibile, soprattutto nei primi tempi di gestazione. In generale, è bene tenere presente che la durata e la sensazione del singhiozzo del feto è diversa e soggettiva per ogni gravidanza. Se ci sono preoccupazioni o cambiamenti insoliti nei movimenti del feto, è sempre consigliabile consultare un medico”.

Imparare a riconoscere il singhiozzo, anche attraverso le caratteriste evidenziate dal dottore (regolarità, ritmo, no dolore) aiuta le donne a non preoccuparsi di tale fenomeno, consapevoli della normalità di tale eventualità. Del resto, nel pancione il feto vive, respira, si nutre, anche se possiamo fare fatica ad immaginarlo.

Gravidanza: il singhiozzo del feto
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Anche le attività sportive della mamma possono influire sul singhiozzo del feto

Perché il feto singhiozza

“Il singhiozzo fetale è causato da contrazioni involontarie del diaframma, un muscolo che svolge un ruolo chiave nella respirazione. Queste contrazioni sono un segno che il sistema nervoso e muscolare del feto si stanno sviluppando correttamente.

Alcune madri notano un aumento del singhiozzo fetale dopo aver consumato determinati cibi o bevande, in particolare quelli zuccherati o gassati. Anche l’attività fisica della madre, come camminare o esercitarsi, e i cambiamenti di posizione, possono incidere sul singhiozzo. In generale, tutti i comportamenti che provocano una momentanea riduzione dell’afflusso di ossigeno al feto, come anche quelli citati, possono determinare il singhiozzo”.

Il singhiozzo del feto è una parte normale del suo sviluppo, per questo non bisogna preoccuparsi quando si manifesta. Esso è una reazione ad alcuni comportamenti, di cui alcuni sono stati evidenziati in alto dal dottor Laganà. Tuttalpiù va interpretato come segnale positivo del sistema nervoso e come esercizio che contribuirà allo sviluppo del sistema respiratorio.

Ovviamente non esiste una regola per la quale tutti i bambini / e devono presentare la stessa frequenza di singhiozzi, per cui non è utile fare alcun paragone con esperienze precedenti né con le altre donne in gravidanza. In caso di dubbi, consultare il proprio medico.