La scelta dell’università è il cruccio di molti ragazzi che decidono di proseguire con gli studi, specie chi è al quinto anno di superiori.
La scelta è davvero vasta e in Italia possiamo vantare alcuni dei migliori atenei europei, ma tra pubblici e privati ci sono alcune differenze.
Possono condizionarci? Sì, e conoscerle può portare a una scelta più consapevole.
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Università: pubblica o privata?
Molti pensano che l’unica differenza tra le due si limiti al costo: le università private sono più costose di quelle statali.
La scelta, quindi, si dovrebbe limitare alle proprie disponibilità economiche.
In realtà, i costi differenti comportano anche servizi diversi in base alle disponibilità dell’ateneo. Perciò, che esperienza vogliamo vivere?
Ognuna di esse ha un’offerta formativa e un’attenzione allo studente diversa, che possono modificare l’esperienza universitaria che molti ragazzi cercano. Tra costi, servizi, qualità dei corsi e opportunità lavorative, capire le differenze può indirizzarci meglio verso l’università che ci aprirà le porte al nostro futuro professionale.
I luoghi comuni hanno categorizzato le università private come costose ma sempre eccellenti, screditando silenziosamente le statali, che con più fatica si sono guadagnate un posto di tutto rispetto.
Le università statali
Le università pubbliche sono la maggioranza in Italia e sono realtà dove il diritto allo studio è garantito a tutti. Le tasse, infatti, sono solitamente più basse e calcolate in base all’indice ISEE familiare, cioè i redditi della famiglia dello studente.
Oltre a ciò, ci sono ulteriori aiuti statali come le borse di studio, quindi una somma di denaro spendibile per il materiale universitario o per le spese di una camera in affitto nel caso di uno studente fuori sede.
I servizi che riescono a garantire vanno dall’orientamento in entrata, corsi di lingua, tutoraggio, sostegno alle disabilità e DSA ma anche opportunità di studio all’estero e stage.
Anche gli atenei pubblici, quindi, danno la possibilità di svolgere un certo numero di ore presso le aziende per muovere i primi passi nel mondo del lavoro. Le classi sono più numerose, quindi il singolo studente impara a gestirsi autonomamente, poiché il professore non ha molte occasioni di dedicarsi a ognuno.
Per quanto riguarda il collegamento col mondo del lavoro, la classifica del Censis 2025/2026 delle università ci dice che gli atenei pubblici sono tra le prime posizioni per tasso di occupazione.
Questo dato viene anche influenzato dalle città in cui le università si trovano: il Centro-Nord domina il mercato del lavoro, perciò gli atenei che si trovano in questa fascia geografica partono con una marcia in più.

Gli atenei privati
In Italia non se ne contano molti, ma i pochi che ci sono possono vantare una grande nomea che li precede.
Università come la Bocconi, San Raffaele, Humanitas a Milano o LUISS e LUMSA a Roma, sono alcune delle più prestigiose italiane, i cui costi però non sono indifferenti.
Le università private si differenziano per le loro tasse elevate. Attenzione però, bisogna sfatare un falso mito: anche le private hanno borse di studio e riduzioni in base al reddito, ma i limiti sono più alti rispetto alle università statali.
Da un maggiore costo però derivano maggiori servizi. Le classi sono più piccole, con la possibilità, per gli studenti, di essere seguiti individualmente dal docente. L’orario delle lezioni non prevede sovrapposizioni tra le materie e il programma di studio è più aggiornato e maggiormente incentrato sul mondo del lavoro.
Sono molto più posizionate sul mercato del lavoro: il supporto al placement o i contatti che forniscono danno un grande aiuto allo studente che magari si ritrova al suo primo lavoro.
Secondo un rapporto di AlmaLaurea del 2023, gli studenti provenienti da università private, a un anno dalla laurea magistrale hanno un tasso di occupazione che supera il 90%.
Quindi… se voglio un lavoro assicurato devo andare in una privata?
Non è detto. Ci sono molte università pubbliche che possono vantare un grande prestigio in base all’ambito in cui si sono posizionate.
Il Politecnico di Milano, per esempio, è un ateneo pubblico ma è tra i più importanti per quanto concerne il campo di ingegneria.
L’università di Bologna, invece, va forte in tutte le discipline che riguardano la comunicazione.
Non è detto che frequentando un’università privata si ottenga sicuramente il lavoro dei propri sogni, così come una pubblica non garantisca un futuro roseo.
L’ambiente universitario
Le università pubbliche e private sono agli antipodi per quanto riguarda l’ambiente che si viene a creare.
Gli atenei statali, essendo più numerosi, propongono una dimensione più autonoma ed eterogenea, con studenti provenienti da situazioni molto differenti tra loro, al contrario delle università private che si mantengono equilibrate.
Anche tenere in considerazione dove ci si inserirà come studenti ci può aiutare nella scelta.

Quindi, come scegliere l’università?
Ognuno di noi ha ambizioni, un sogno che vuole inseguire. Dal punto di vista professionale, ogni lavoro ha un proprio iter di formazione.
Abbiamo visto come alcune pubbliche siano eccellenti per determinati settori, così come le private.
Cambia l’esperienza che deriva dai servizi offerti: nelle pubbliche lo studente impara a gestirsi in toto, sia per quanto riguarda la frequenza delle lezioni, che spesso si accavallano, sia per lo studio e la ricerca di un tirocinio.
Se si vuole prediligere un forte network e un maggiore inserimento nel mondo del lavoro da subito, allora optare per una privata può essere l’ideale.
Università pubblica e privata, quindi, non si riducono a “insufficiente” per la prima ed “eccellente” per la seconda, come molti luoghi comuni ci hanno voluto far credere.
Sono solo due approcci al futuro differenti, entrambi con le proprie agevolazioni e i propri ostacoli.
Quando ci ritroviamo a dover scegliere l’università, più che partire dalla nomea, sarebbe più utile individuare quale corso di studi ci interessi e capire in quale ateneo va più forte.
La questione economica ha sicuramente un impatto importante sulla famiglia dello studente, ma anche le private forniscono la possibilità di studiare tramite borse di studio per il merito, per esempio.
La scelta del percorso universitario può essere condizionata da svariati fattori, ma è importante capire che sia private che statali danno ottime basi per una radiosa carriera, sta allo studente capire in quale ambiente preferisce inserirsi.