Chi è Maria Corina Machado che ha ricevuto il Nobel per la Pace

L’attivista e politica venezuelana Maria Corina Machado ha vinto il Nobel per la Pace 2025 per la sua lotta pacifica e la difesa della democrazia in Venezuela

Foto di Paola Landriani

Paola Landriani

Lifestyle Editor

Content e lifestyle editor, copywriter e traduttrice, innamorata delle storie: le legge, le scrive, le cerca. Parla di diversità, inclusione e di ciò che amano le nuove generazioni.

Pubblicato:

C’è un nome nuovo tra i premiati del Nobel per la Pace: Maria Corina Machado, la donna che da anni guida la resistenza pacifica in Venezuela.

Figura determinata e simbolo di una battaglia che non si è mai arresa alla paura, Machado è diventata una delle voci più forti della democrazia latinoamericana. La sua forza, ferma, coraggiosa, è il punto di riferimento per milioni di persone che chiedono libertà, diritti e futuro in un Paese dove manifestare può ancora costare la vita.

Chi è Maria Corina Machado

Nata a Caracas nel 1967, Maria Corina Machado è un’ingegnera industriale diventata politica quasi per necessità, quando la crisi della democrazia venezuelana ha reso urgente l’impegno civile.

Nel 2002 ha fondato Súmate, un’organizzazione di volontariato che promuove la partecipazione politica e monitora la regolarità delle elezioni. Da allora, la sua voce è diventata una delle più forti dell’opposizione. È stata deputata alla Assemblea Nazionale dal 2011 al 2014 e ha fondato il partito liberal-conservatore Vente Venezuela.

La sua popolarità è esplosa durante le primarie dell’ottobre 2023, quando ha ottenuto un risultato storico: il 90% dei voti, oltre 3 milioni, diventando la candidata scelta per sfidare il regime di Maduro, al potere dal 2013. Ma la sua corsa è stata bruscamente interrotta dai tribunali venezuelani, che l’hanno squalificata dalle elezioni, costringendola a vivere in clandestinità e designare Edmundo González Urrutia come candidato alle presidenziali del 2024.

Maria Corina Machado, la vincitrice del Nobel per la Pace 2025
IPA
Maria Corina Machado, la vincitrice del Nobel per la Pace 2025

Nonostante questo, Machado è rimasta il volto della speranza per molti venezuelani. I suoi sostenitori la chiamano “la libertadora”, in omaggio al “libertador” Simón Bolívar. Una donna che ha scelto la via del coraggio, della parola e della democrazia, in un Paese che da anni lotta per non dimenticare cosa significhi essere libero.

Maria Corina Machado riceve il Nobel per la Pace 2025

Il Comitato per i Nobel di Oslo, in Norvegia, le ha assegnato il Premio Nobel per la Pace 2025 riconoscendole “il suo instancabile lavoro nella promozione dei diritti democratici per il popolo venezuelano e per la sua lotta per ottenere una transizione giusta e pacifica dalla dittatura alla democrazia”.

Una motivazione che riassume più di vent’anni di impegno politico e personale in un Paese segnato da crisi, violenza e repressione. Machado vince davanti a candidati di grande rilievo internazionale, tra cui anche Donald Trump, che nelle ultime settimane aveva fatto trapelare la propria ambizione al riconoscimento.

Nella dichiarazione ufficiale, il Comitato norvegese ha ricordato che: “La signora Machado è stata una figura chiave e unificante in un’opposizione politica che un tempo era profondamente divisa — un’opposizione che ha trovato un terreno comune nella richiesta di elezioni libere e di un governo rappresentativo. Questo è esattamente ciò che sta al centro della democrazia: la nostra comune volontà di difendere i principi del governo popolare, anche se non siamo d’accordo. In un momento in cui la democrazia è minacciata, è più importante che mai difendere questo terreno comune”.

E ancora: “Maria Corina Machado soddisfa tutti e tre i criteri indicati nel testamento di Alfred Nobel per la selezione di un vincitore del Premio per la Pace. Ha riunito l’opposizione del suo Paese. Non ha mai esitato a resistere alla militarizzazione della società venezuelana. È stata ferma nel suo sostegno a una transizione pacifica alla democrazia. Maria Corina Machado ha dimostrato che gli strumenti della democrazia sono anche gli strumenti della pace. Incarna la speranza di un futuro diverso, in cui i diritti fondamentali dei cittadini siano protetti e le loro voci siano ascoltate. In questo futuro, le persone saranno finalmente libere di vivere in pace”.