Gustav Klimt, pittore: biografia e curiosità

Tra gli artisti più celebri di fine Ottocento, Gustav Klimt è stato tra i padri della Secessione viennese: biografia e curiosità

Foto di Serena De Filippi

Serena De Filippi

Lifestyle Editor

Lifestyle e Content Editor che scrive da tutta la vita: storie, racconti, libri, articoli, con una passione per i trend del momento.

Pubblicato: 29 Giugno 2016 17:30Aggiornato: 31 Agosto 2024 09:54

Gustav Klimt, biografia, curiosità
Fonte: Getty Images
“Il Bacio” di Gustav Klimt

Quando pensiamo all’oro nell’arte, c’è un nome che ci viene subito in mente: Gustav Klimt. Vero e proprio tratto distintivo, Klimt è stato tra le figure più importanti dell’arte europea dalla seconda metà dell’Ottocento, tra i “padri” fondatori della Wiener Sezession (Secessione viennese). La sua tecnica, tra tematiche simboliste, l’oro e i soggetti femminili, tutt’oggi viene studiata e celebrata in ogni parte del mondo: tra le opere più famose Il Bacio e il Ritratto di Adele Bloch-Bauer. Provocatorio, fuori tempo, onirico: la biografia, le curiosità e le opere di Gustav Klimt.

Chi era Gustav Klimt: biografia

Nato a Baumgarten il 14 luglio 1862, figlio di un orafo e di una donna appassionata di musica lirica, secondo di sette fratelli, si dedica all’arte sin da giovane. Curioso notare come tutti i figli maschi di casa Klimt (quattro) ereditano un’inclinazione verso le arti: Ernst, per esempio, diventa pittore, mente Georg orefice. La sua non è una famiglia ricca: nonostante, però, le ristrettezze economiche, Gustav Klimt studia alla scuola di arte e mestieri d’Austria (Kunstgewerbeschule), tra le più avanguardistiche, ed è dove impara disegno ornamentale e disegno di figura. Il talento è innato e innegabile: a nemmeno 18 anni, entra in una società artistica viennese e così inizia a ricevere le prime commissioni per decorare e dipingere diversi palazzi di Vienna. La notorietà cresce nel tempo.

Qualcosa, però, cambia con la morte del padre e del fratello Ernst: quest’ultimo si spegne il 9 dicembre 1895 all’età di 28 anni. I rigidi canoni accademici gli stavano “stretti”, ed entra in una profonda crisi creativa da cui si risolleva solo in seguito, quando trova la sua strada. Fonda, pertanto, il movimento artistico della Secessione viennese, del quale tutt’oggi viene ricordato come tra i “padri fondatori” insieme ad altri 19 artisti.

Il periodo secessionista è, di fatto, il momento in cui Gustav Klimt produce alcune delle sue opere più famose, ed è tutto merito della rivoluzione artistica del periodo: promuovere una maggiore sensibilità artistica e aprirsi alle novità, senza giudicare con occhio troppo frettoloso le tendenze fuori dall’Austria. Un vero e proprio clima di ribellione per cui oggi Klimt viene ricordato come un artista provocatorio.

Il periodo aureo

A questo periodo appartengono alcune delle sue opere più famose, tra cui Le tre età della donna, la Danae e L’Albero della Vita. Inizia ufficialmente dopo essersi recato a Ravenna ed essere rimasto affascinato dai mosaici bizantini e dall’oro musivo, che gli rievocano i lavori del padre e del fratello in oreficeria, una vera e propria folgorazione. Il periodo aureo di Klimt si conclude nel 1909 con Giuditta II, in un momento che segna un’altra profonda crisi artistica ed esistenziale di Klimt. Influenzato dal movimento impressionista e da quello fauvista, l’artista continua a realizzare nuove opere modificando il proprio stile. Muore a 56 anni l’11 gennaio 1918, colpito da un ictus. Scomparso all’improvviso, molti dei suoi dipinti non sono stati terminati.

Le donne di Gustav Klimt

Gustav Klimt non si è mai sposato: secondo le indiscrezioni, però, avrebbe avuto quattordici figli, nati dalle relazioni che hanno scandito la sua vita. Dopo la morte di Klimt, sono state 14 le donne a sostenere in tribunale di avere avuto un figlio con lui. Ma solo 6 vengono riconosciuti come figli di Klimt.

Vive con la madre fino alla morte di quest’ultima, e spesso è stato al centro di voci, tra cui presunte relazioni con modelle e committenti dei ritratti stessi, tra cui esponenti dell’alta borghesia. La produzione di Klimt, nota per i paesaggi, è famosa per il modo di ritrarre le figure femminili: tra le donne che hanno avuto un’influenza su di lui, menzioniamo Alma Mahler, Mizzi Zimmermann e lei, Emilie Flöge, musa e amante, il cui rapporto, però, non è mai stato svelato del tutto. Le donne vengono rappresentate da Klimt come estremamente consapevoli della propria sensualità.

L’opera Il bacio di Klimt è una delle più famose e apprezzata al mondo perché romantica, ma non eccessiva né banale: moderna in modo sorprendente, carica ma non stucchevole, è stata realizzata tra il 1907 e il 1908, durante il periodo aureo, e oggi è possibile vederla alla Galleria del Belvedere di Vienna. In questo dipinto possiamo ammirare la pennellata magistrale di Klimt, e conoscere il suo pensiero sull’amore: due amanti, abbracciati, in un luogo astratto e senza tempo, in cui trionfa la passione, in un abbandono che è dolce e sicuro. L’universo maschile e femminile si incontrano. I protagonisti del quadro? Potrebbero essere lo stesso Klimt e la donna con cui si è frequentato per ben 27 anni: Emilie Flöge. Ma non ci sono prove.

Emilie Flöge, musa e amante

Amicizia, amore e produzione artistica si sono intrecciati profondamente nella storia tra Emilie Flöge e Gustav Klimt. Tanto che sarebbe lei la protagonista de Il Bacio. Emilie Flöge, stilista, designer e donna d’affari, è stata una donna avanguardistica per la sua visione della moda: abiti a vita impero, creazioni con ricami slavi e ungheresi, maniche larghe. La sua idea di moda? Libertà, in ogni aspetto: tessuti morbidi e rilassati, giochi cromatici, stampe floreali. E quell’amore condiviso con Klimt era figlio, verosimilmente, della stessa idea di libertà, di passione.

Opere

  • Favola (1883)
  • Idillio (1884)
  • L’interno del vecchio Burgtheater (1888)
  • Antichità greca (1890)
  • Amore (1895)
  • La Musica I (1895)
  • La Scultura (1896)
  • La Tragedia (1897)
  • Teseo e il Minotauro (1898)
  • Acqua mossa (1898)
  • Ritratto di Sonja Knips (1898)
  • Pallade Atena (1898)
  • Nuda Veritas (1899)
  • Schubert al piano (1899)
  • La Filosofia (1899-1907)
  • La fattoria delle betulle (1900)
  • Giuditta I (1901)
  • Pesci d’oro (1901-1902)
  • La Medicina (1901-1907)
  • Fregio di Beethoven (1902)
  • Ritratto di Emilie Louise Flöge (1902)
  • Faggeto I (1902)
  • Speranza I (1903)
  • Giurisprudenza (1903-1907)
  • Ritratto di Hermine Gallia (1904)
  • Ritratto di Magda Mautner-Markhof, (1904-1905)
  • Bisce d’acqua I (1904-1907)
  • Bisce d’acqua II (1904-1907)
  • Le tre età della donna (1905)
  • Ritratto di Margaret Stonborough-Wittgenstein (1905)
  • Giardino di campagna con girasoli (1905-1906)
  • Fregio per Palazzo Stoclet (1905-1909)
  • Ritratto di Fritza Riedler (1906)
  • Ritratto di Adele Bloch-Bauer I (1907)
  • L’abbraccio (1905-1909)
  • Il bacio (1907-1908)
  • Speranza II (1907-1908)
  • Danae (1907-1908)
  • Morte e Vita (1908-1915)
  • Giuditta II (1909)
  • Signora con cappello e boa di piume (1909)
  • Schloss Kammer sull’Attersee III (1910)
  • Ritratto di Adele Bloch-Bauer II (1912)
  • Viale del parco dello Schloss Kammer (1912)
  • La vergine (1912)
  • Ritratto di Geltrude Mäda Primavesi (1912-1913)
  • Ritratto di Eugenia Primavesi (1913-1914)
  • Ritratto Barbara Flöge (1915)
  • Orto con polli (1916)
  • Ritratto di Friedericke Maria Beer (1916)
  • Ritratto di signora (1916-1917)
  • Le Amiche (1916-1917)
  • Ritratto della signorina Lieser (1917)
  • Adamo ed Eva (1917-1918)
  • La culla (1917-1918)
  • Dama con ventaglio (1917-1918)
  • Maria Munk (1912, 1916, 1917-1918)