Giulia Schiff, l’ex pilota torna in Italia dall’Ucraina: il suo messaggio

Classe 1999, a marzo Giulia Schiff è partita alla volta dell'Ucraina come volontaria delle Forze Spaciali della Legione Internazionale

Foto di Virginia Leoni

Virginia Leoni

Giornalista e Lifestyle Editor

Nata nel 1981, giornalista, ufficio stampa e socia di una casa editrice, ha trasformato la sua passione in lavoro. Ama scrivere, leggere e raccontare.

La sua storia aveva fatto il giro di televisioni e giornali, complici Le Iene che ne avevano fatto un reportage per raccontarne la missione in Ucraina: stiamo parlando dell’ italiana Giulia Schiff, ex pilota dell’Aeronautica Militare volontaria delle Forze Speciali della Legione Internazionale in Ucraina. Ora è tornata per un breve periodo in Italia, dove ha preso parte alla manifestazione organizzata dall’Associazione Cristiana degli Ucraini in Italia “contro l’aggressione russa contro lo Stato Ucraino e per festeggiare la festa dei difensori della Patria”. E dalla piazza di Roma ha rilasciato alcune dichiarazioni e un messaggio.

Giulia Schiff, in Italia dall’Ucraina le sue parole

Ha 23 anni Giulia Schiff, tanto coraggio e la consapevolezza interiore di stare facendo la cosa giusta. Aspetti, questi, che sono emersi dalle parole cha ha usato nel corso della manifestazione romana organizzata dall’Associazione Cristiana degli Ucraini in Italia. Ha infatti affermato: “Servire come militare l’Ucraina è un onore”, ha affermato spiegando di aver trovato con gli ucraini “il riconoscimento che non ho avuto finora in Italia. Lo sto ritrovando in mezzo a voi qui a Roma. Penso che l’Italia abbia perso un ottimo militare”.

Poi ha spiegato che: “Sono molti gli stranieri che combattono. Io non ho paura, ci devono provare ad ammazzarmi”. In questi mesi, ha spiegato, è stata oltre la prima linea e ha fatto attività di ricognizione.

Ma le parole più importanti che ha rilasciato alla stampa Giulia Schiff, nello specifico all’agenzia Agi, sono quelle contenute nel suo messaggio che è un invito importante al popolo italiano: “Il mio messaggio è che l’Italia dovrebbe essere più solidale con il popolo ucraino: tanti civili stanno morendo, sto qui per portare la mia testimonianza agli italiani lontani da questa situazione per aprire loro gli occhi. La realtà è diversa da ciò che vediamo in tv e sui giornali”.

Insomma il suo è un invito ad andare oltre alla narrazione, perché la guerra raccontata è ben diversa da quella vissuta.

Giulia Schiff, chi è e il servizio delle Iene

Giulia Schiff aveva un sogno: quello di diventare pilota dell’Aeronautica Militare. Nel 2019 aveva condiviso un video, quello del suo “battesimo del volo” del 2018,  e lo aveva fatto per denunciare una situazione di nonnismo. Ma non aveva avuto il riscontro sperato e Giulia alla fine della battaglia legale è stata condannata al pagamento delle spese legali ed è stata espulsa dall’Accademia.

Una vicenda che avevano seguito Le Iene, che poi successivamente hanno raccontato anche la sua decisione di andare in Ucraina per prestare servizio come volontaria delle Forze Speciali della Legione Internazionale.

Classe 1999, Giulia Schiff è andata nell’area del conflitto con un obiettivo quello di aiutare le persone. E il suo messaggio ricalca questo suo desiderio: aiutare la popolazione ucraina, non girarsi dall’altra parte, essere solidali.

Una testimonianza potente, perché ciò che sta accadendo non venga dimenticato o relegato in secondo piano.

La Repubblica riporta anche altre parole della giovane: “Gli italiani vorrebbero la pace, ma la guerra non è in Italia, è in Ucraina”. Un punto di vista tanto semplice quanto onesto sui fatti. A quanto pare, sempre secondo quanto riportato dal quotidiano online, dovrebbe già essere pronta a rientrare al fronte.