Ecco perché siamo dalla parte di Elisa Isoardi

Mentre in molti si scagliano contro Elisa Isoardi, divenuta ormai "la donna che vuole rimanere nell'ombra", noi ci schieriamo dalla sua parte. Vi spieghiamo perché

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Redazione

DiLei è il magazine femminile di Italiaonline lanciato a febbraio 2013, che parla a tutte le donne con occhi al 100% femminili.

Da qualche giorno non si parla d’altro che di lei, Elisa Isoardi. Dopo l’intervista rilasciata ad Oggi, la conduttrice è finita nell’occhio del ciclone. La conduttrice ha detto di voler “restare nell’ombra” per amore di Salvini dopo il trionfo della Lega alle ultime elezioni politiche.

Le sue parole hanno scatenato l’ira di molti (soprattutto donne) sui social ed Elisa Isoardi è finita nel tritacarne social, additata come “donna degli anni Cinquanta”, disposta a sacrificarsi e a sottomettersi al suo uomo per lasciargli spazio. “Dove sono finiti anni di battaglie delle donne per affermare il proprio ruolo?” si chiedono in tanti. Nel frattempo Elisa Isoardi tace.

Tace perché forse il senso di quelle parole era tutt’altro.

A criticarla sono state soprattutto le donne. Ennesima dimostrazione di come purtroppo sia difficile “fare squadra”, “guardarci le spalle” e difenderci a vicenda come – dobbiamo riconoscerlo – il più delle volte fanno gli uomini.

La corsa all’attacco infatti è stata frenetica e nessuno si è fermato a pensare cosa volesse davvero dire Elisa Isoardi. Tutti l’hanno dipinta come una “donna sottomessa” e “l’ombra del suo compagno”, ma forse le cose non stanno proprio così. Magari Elisa è molto più furba di noi e ha già capito, prima di entrarci, le regole del gioco della politica.

Sa bene che se dovesse diventare first lady tutti gli occhi sarebbero puntati su di lei, che ogni sua mossa, ogni scelta, ogni parola, sarebbe analizzata al microscopio e giudicata. Allora meglio defilarsi, lasciare spazio a Salvini, che la politica, a differenza sua, l’ha scelta come mestiere. E continuare la propria carriera.

Perché Elisa, almeno a giudicare dal suo curriculum, è tutt’altro che una “ragazza dimessa” o “servile”. A 35 anni è riuscita a ritagliarsi, con determinazione, uno spazio tutto suo nel mondo dello spettacolo. Da quando negli anni 2000 ha preso parte a Miss Italia non ha smesso mai di lavorare ed è diventata un volto Rai molto apprezzato.

Non solo: più di una volta ha dimostrato di avere grinta e carattere da vendere come quando si scontrò con Antonella Clerici per la conduzione de La prova del cuoco. All’epoca lei era una giovanissima conduttrice. “Capisco che Antonella voglia tornare a casa sua, nel programma che ha creato lei – disse quando il suo ruolo era a rischio – ma siccome dopo un anno di conduzione lo sento anche mio lo difenderò coi denti. Se sarà necessario mi incatenerò davanti ai cancelli della Rai”. Le due poi si sono chiarite, ma in quell’occasione Elisa Isoardi dimostrò la sua determinazione.

Qualche tempo fa  un’altra first lady rilasciò dichiarazioni molto simili a quelle di Elisa Isoardi. Stiamo parlando di Agnese Renzi che, dopo le elezioni, disse: “Non siamo in America dove le mogli dei politici fanno discorsi in pubblico. Vi prego, prendete atto che da ora in poi io non esisto”. Una scelta più che legittima che all’epoca, andiamo a memoria, non suscitò una reazione altrettanto stizzita.

E poi cosa vuol dire oggi essere dalla parte delle donne? Per anni ci siamo battute per un solo scopo: la libertà di scelta. Il che significa poter decidere cosa vogliamo fare della nostra vita. C’è chi sceglie di lasciare il lavoro per dedicarsi ai figli, chi vuole fare solo carriera e chi si districa fra lavoro e famiglia. Siamo tutte donne libere, ognuna con i propri desideri. E possiamo permetterci, perché no, anche di rimanere in ombra. L’importante è sapere che l’abbiamo fatto per scelta e che nessuno, tanto meno un uomo, ce l’ha imposto.