Uova blu delle galline Araucana, come si mangiano

Avete mai visto le uova blu prodotte dalle galline Araucana? Sembrano dipinte, ma in realtà tutto dipende dalla genetica: ecco come nascono e come si mangiano

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Giulia Sbaffi

Web Content Editor

Appassionata di belle storie e di viaggi, scrive da quando ne ha memoria. Quando non è in giro o al pc, riempie di coccole i suoi amati gatti.

La natura sa essere incredibilmente curiosa, regalandoci sorprese a non finire: questa volta andiamo alla scoperta di una particolare razza di galline che produce… uova blu. In realtà sono di un colore pastello che tende all’azzurro o all’acquamarina, ma non per questo meno affascinanti – e bizzarre da vedere. Non è facilissimo trovarle, soprattutto in Italia: ci sono pochissimi allevamenti e ovviamente le loro uova vanno a ruba. Vediamo come nascono e in che modo si possono mangiare.

Le galline Araucana: l’origine

Facciamo un po’ di storia per comprendere meglio come si è arrivati ad avere una produzione di uova blu. Le galline Araucana appartengono ad una razza proveniente dagli Stati sudamericani: è stata individuata nel corso del XIX secolo nella regione Araucana del Cile, da cui prende il nome. Qui vive l’antica popolazione indigena dei Mapuche, alla quale si deve l’origine di questa specie di uccelli domestici. Probabilmente, le galline dalle uova blu esistevano già durante lo sviluppo delle civiltà pre-colombiane, probabilmente derivanti dagli antichi flussi migratori tra l’Asia e il Sud America.

Sebbene dunque la precisa origine delle galline Araucana non è ancora stata chiarita, gli esperti ritengono che sia frutto di incroci con la tradizionale razza europea. Queste galline presentano delle caratteristiche particolari: hanno un folto piumaggio, frutto delle condizioni climatiche estreme in cui vivono (tra le vette delle Ande, dove le temperature scendono molto al di sotto dello zero), inoltre hanno dei lunghi ciuffi auricolari e una barba di penne particolarmente rigogliosa. Spicca inoltre l’assenza della coda, dovuta alla mancanza delle ultime vertebre della spina dorsale.

La produzione di uova blu

Senza dubbio, comunque, la caratteristica più bizzarra delle galline Araucana è la loro produzione di uova blu. Sembrano quasi dipinte, come accade durante il periodo di Pasqua, ma in realtà è una condizione genetica a dare questa colorazione al guscio. La prova arriva dal fatto che la tonalità azzurra o verde turchese così peculiare non è presente solamente sulla parte esteriore, bensì anche all’interno del guscio stesso: non si tratta dunque di uno scherzo o di una trovata commerciale, bensì di una vera e propria bizzarria della natura.

Uova blu: dove trovarle

Non è affatto facile trovare uova blu, per diversi motivi. Innanzitutto, la razza Araucana non è molto prolifica: a causa di alcune sue caratteristiche, parecchi esemplari non riescono a raggiungere la fase della deposizione. Ad esempio, la presenza di ciuffi auricolari particolarmente lunghi è legata ad un gene che aumenta il numero di aborti. Mentre l’assenza della coda rende difficile l’accoppiamento, quindi il tasso di schiusa di queste galline è generalmente molto basso. Le peculiarità che rendono le Araucana una razza ornamentale, in poche parole, sono anche un ostacolo alla loro riproduzione.

In Italia, poi, ci sono pochi allevamenti di galline Araucana, probabilmente proprio perché non sono molto redditizie. Gli esemplari che vengono allevati, naturalmente, producono uova blu che vanno letteralmente a ruba. Prese d’assalto dagli chef, che le usano per realizzare i loro piatti gourmet, non è facile riuscire ad acquistarle. Bisogna avere un pizzico di fortuna e conoscere qualcuno che le alleva, magari per passione: solo così si può trovare il modo per portarne qualcuna a casa e sperimentare una vera prelibatezza esotica.

Le proprietà delle uova blu

Ma le uova blu sono davvero così diverse dalle classiche uova di gallina che troviamo sugli scaffali dei supermercati? A prima vista – ad eccezione ovviamente del colore del guscio che tende all’azzurro o all’acquamarina – la risposta è no: le dimensioni sono piuttosto simili e il contenuto non varia affatto. Tuttavia, le loro proprietà nutrizionali differiscono leggermente. Hanno una maggior quantità di proteine rispetto alle uova prodotte dalle tradizionali razze ovaiole, mentre la presenza di meno colesterolo si è dimostrata essere una leggenda metropolitana.

E per quanto riguarda il sapore? Osservando attentamente le uova blu, appare evidente che il rapporto tra il tuorlo e l’albume sia maggiore rispetto a quello che possiamo trovare nelle classiche uova da supermercato. E dal momento che il tuorlo è la parte più saporita, il gusto al palato dovrebbe essere leggermente più intenso. In realtà, una volta cotto, il sapore sembra essere esattamente lo stesso. Chi le ha provate, al massimo, ha notato un retrogusto leggermente più “selvatico”, ma ciò potrebbe essere dovuto anche al fatto che le uova da allevamento che troviamo confezionate molto spesso sono prodotte in condizioni non propriamente ideali per le galline, mentre le Araucana vengono cresciute in modo molto più libero e genuino.

Come si mangiano le uova blu

Essendo praticamente identiche alle altre uova, anche quelle prodotte dalle galline Araucana possono essere consumate in molti modi diversi. Vengono ad esempio usate per preparare frittate di ogni tipo, per realizzare gustose omelette da farcire a piacimento, o semplicemente un uovo in padella. Inoltre sono buonissime anche sode, a qualsiasi grado di cottura ognuno le preferisca. E, naturalmente, le uova diventano parte di numerose ricette diverse, a partire dalla famosissima carbonara: difficile riconoscere la differenza, in un piatto così saporito!

Se avete dunque tra le mani delle uova blu, potete spaziare con le vostre ricette preferite, sbizzarrendovi con la fantasia. È l’occasione giusta per sperimentare un po’ in cucina, senza rischiare di fare pasticci: non c’è davvero niente di più facile che cucinare le uova, in qualsiasi modo le si voglia preparare, e il sapore è già conosciuto. Sorprenderete i vostri ospiti con questa particolarità: ricordate quindi di non gettare via i gusci, così da dimostrare di aver davvero portato in tavola un piatto sensazionale.