Erbacea annuale e perenne, caratterizzata da foglie lanceolate e seghettate di color verde scuro, che emettono un odore pungente quando vengono maneggiate. I fiori grandi, dai colori caldi e intensi, sono a capolino e producono una fioritura molto duratura. Tra le specie più coltivate per bordure ed aiuole, ci sono Tagetes erecta, detta puzzola gialla per le foglie aromatiche, e Tagetes padula, chiamata garofano d’India.
Descrizione
- Famiglia – Compositae
- Genere – Tagete raggruppa più di 30 specie
- Nome botanico – Tagetes spp. (specie diverse)
- Provenienza – Messico, Argentina
- Sviluppo – Rapido
- Altezza – 30-100 cm
- Difficoltà – Bassa
- Periodo fioritura – Dall’estate all’autunno inoltrato
La manutenzione
- Esposizione: Luminosa e assolata, all’ombra ha fioritura scarsa
- Temperatura: Ben si adatta a temperature differenti
- Umidità: Bassa
- Terriccio: Asciutto, ben drenato e non troppo fertile
- Acqua: Abbondante in fioritura e durante periodi siccitosi; evitate i ristagni d’acqua e controllate sempre il drenaggio del terriccio
- Concimazione: In estate, 1 volta al mese, con un fertilizzante liquido aggiunto all’acqua di annaffiatura
- Rinvasatura: Non si effettua
- Potatura: Recidete regolarmente gli steli sfioriti per stimolare la formazione di nuove gemme fiorali
- Moltiplicazione: Per seme da fine febbraio ad aprile
Il rimedio
Fiori con macchie grigie: muffa grigia dovuta a eccessiva umidità. Riducete gli apporti d’acqua e controllate il drenaggio del terriccio. Trattate con un fungicida specifico
Foglie e giovani germogli deformati: afidi che succhiano la linfa producendo una sostanza appiccicosa, la ‘melata’. Intervenite con un insetticida specifico
Foglie mangiate: larve defogliatrici che indeboliscono la pianta e distruggono le foglie. Se il numero delle larve è elevato, trattate con un insetticida specifico
Residui filamentosi sulla pagina inferiore di foglie ingiallite: ragnetto rosso favorito da ambiente caldo e asciutto. Trattate con un acaricida specifico
Il consiglio
Le radici della pianta secernono una sostanza repellente per parassiti terricoli e vermi nocivi; si coltiva infatti, ai piedi degli arbusti per mantenere il terreno libero dalle erbacce