Cos’è il Decreto Salva Casa e quali sono le novità in merito? La prima cosa da sapere, per fare chiarezza, è che non è un condono: in linea di massima, è vero che il decreto prevede la sanatoria di alcune delle opere abusive, ma, rispetto alle procedure del condono edilizio, risulta molto diverso. Il Decreto Legge 69/24 (ovvero il Decreto Salva Casa) consente di effettuare degli interventi mirati a risolvere piccole difformità, tra cui l’adeguamento delle finestre, per esempio, ma tocca anche il campo dell’edilizia libera. E molto altro. Ve ne parliamo.
Indice
Cos’è il Decreto Salva Casa
Il Decreto Legge 69/24, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 124 il 29 maggio 2024, è operativo. Ma la confusione a riguardo è ancora tanta. Cos’è e a cosa serve nello specifico? Convertito in Legge il 24 luglio 2024, con la votazione finale del Senato, la legge di conversione verrà pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale. Nel periodo che è intercorso tra la prima pubblicazione e la votazione finale, naturalmente ci sono state delle modifiche in corsa, oltre che integrazioni aggiuntive: è una cosa che accade spesso.
Qual è l’obiettivo principale del Decreto Salva Casa? Andare a semplificare le norme edilizie e urbanistiche, in modo tale che le procedure amministrative risultino molto meno rigide. Rientrano in questo caso, come anticipato, tutti quegli interventi utili a regolarizzare difformità che non sono “gravi”.
Gli interventi
Quante volte ci è capitato di dover richiedere il permesso prima di poter intervenire nel campo dell’edilizia libera? Questo decreto prevede che non bisogna più presentare un permesso preventivo per alcuni lavori. Quali? Per esempio per le vetrate panoramiche amovibili o per le opere di protezione dal sole e dagli agenti atmosferici. Con le VePa, quindi, possiamo sfruttare lo spazio esterno, ma al contempo ripararlo dagli agenti atmosferici. Invece, per il secondo caso, non dobbiamo più richiedere il permesso per installare tende da sole e pergole (anche bioclimatiche). Per le VePa, aggiungiamo che sono esclusi dal decreto i porticati gravati (sia in tutto quanto in parte), o quando sono posizionati nei fronti esterni.
A seguito della votazione finale, è stato inserito un ulteriore aspetto che può tornare utile, una novità molto importante: il recupero dei sottotetti. In questo caso si prefigge l’obiettivo di ampliare di fatto la casa, senza però intervenire sul suolo nuovo. Chiaramente, il tutto è soggetto a limiti e leggi regionali: è sempre utile sentire il parere di un professionista per capire come intervenire al meglio.
Tende da sole e pergole bioclimatiche tra gli interventi previsti
La lista delle opere che rientrano nell’edilizia libera, come abbiamo visto, si è allungata parecchio con le tende da sole, le vetrate panoramiche e le pergole bioclimatiche. Per quanto riguarda le pergole, come previsto dal Decreto Legge, devono essere “addossate o annesse” alla casa. Sì, anche eventualmente con delle strutture fisse.
I vantaggi delle pergole bioclimatiche sono molteplici: tuttavia, non è possibile creare uno spazio totalmente chiuso (quindi non si può ampliare il volume o la superficie dell’edificio). Facile da installare, rimane un intervento che è progettato per durare a lungo e che non richiede una manutenzione laboriosa nel corso del tempo.
Anche le tende da sole sono un ottimo investimento. Il motivo? Un’alleata preziosissima contro i raggi del sole e la calura estiva, per poter godere del proprio balcone senza il benché minimo problema o stress. Tra l’altro, garantiscono una maggiore privacy e intimità, lontani da occhi indiscreti, e impreziosiscono l’edificio, o il giardino stesso.
Le novità per i mini appartamenti
Il Decreto Salva Casa prevede delle novità anche per le mini abitazioni e mini appartamenti. Cosa dice con esattezza? Cambiano le dimensioni delle case abitabili, superando quindi il Decreto Ministeriale del 1975, come di seguito:
- un bilocale deve presentare un’altezza minima di 2,40 metri e una superficie di 28 m² (era 38 m²);
- un monolocale deve presentare un’altezza minima di 2,40 metri e una superficie di 20 m² (era 28 m²).
Queste sono le condizioni richieste per poter definire abitabile una casa, ma naturalmente è fondamentale che rispetti tutti i requisiti igienico-sanitari che, in ogni caso, sono previsti dalla normativa vigente.
Negli ultimi anni le esigenze degli italiani sono cambiate: anche noi siamo più alla ricerca di case piccole, di dimensioni modeste, che non rappresentino un “ostacolo” alle pulizie, rendendole estenuanti. Anche gli arredi in commercio sono cambiati, e propendere per un mini appartamento significa poter risparmiare sulle spese (pensiamo, banalmente, al riscaldamento o al climatizzatore in estate).
Il recupero del sottotetto abitabile
C’è un aspetto da considerare riguardo al Decreto Salva Casa: si rifà comunque alle leggi regionali, quindi che sono già in vigore. Tra le novità, come anticipato, c’è anche la possibilità di poter intervenire e rendere il sottotetto abitabile: a determinate condizioni e rispettando specifici requisiti, è possibile rendere molto più ampia la propria abitazione, andando a sfruttare quegli spazi che non vengono usati.
La natura del sottotetto non è abitativa di per sé, poiché la sua funzione è quella di riparare i piani inferiori dal caldo e dall’umidità. Ebbene, le vecchie soffitte possono essere modificate grazie al decreto: in alcuni casi, è possibile prevedere la progettazione di una mansarda ad uso abitativo o per un’attività ricettiva (come per i B&B).
Tuttavia – lo abbiamo detto – i tempi cambiano, e oggi una mansarda abitabile, per esempio, ha un valore importante. In una casa può fare la differenza e rappresenta un investimento da non sottovalutare. Una volta ristrutturato e reso abitabile, il sottotetto acquista automaticamente maggiore valore sul mercato (può addirittura aumentare del 50% rispetto al valore iniziale). Quali sono, però, i requisiti minimi da rispettare previsti dal Decreto Salva Casa?
- devono essere presi come punto di riferimento i limiti di distanza che erano in vigore quando è stato costruito l’edificio;
- in fase di costruzione, è stata prevista un’altezza massima, che va assolutamente rispettata;
- devono essere altresì rispettate la forma, la superficie e l’area del sottotetto.
Questi sono alcuni degli interventi più interessanti previsti dal Decreto Salva Casa: un modo per considerare di puntare e investire sul sottotetto, sulla pergola bioclimatica o sulle tende da sole, o magari per realizzare il mini appartamento dei propri sogni.