In tanti sono passati e ripassati davanti a quella facciata così bizzarra, nelle tinte del blu, del rosso e del bianco. Ma solo con la fantasia abbiamo potuto immaginare ciò che vi si nasconde dietro. Ora è tempo di scoprire la verità: la Toiletpaper Home di Milano apre i battenti al pubblico per la prima volta, in occasione del Fuorisalone 2021.
Siamo in via Balzaretti n.4, in zona Città Studi, dove si trova la sede di Toiletpaper. Questo è il titolo che Maurizio Cattelan e Pierpaolo Ferrari hanno deciso di adottare per la loro rivista, ed è lo stesso che ha ispirato il nome della casa in cui la magia avviene e la si trasporta su carta. Sebbene al suo interno non vi sia mai entrato nessuno – se non invitato, ovviamente -, la palazzina ha già spopolato su Instagram. D’altronde, come non rimanere colpiti dal suo fascino e dalla sua originalità?
Dal 7 al 10 settembre 2021, in concomitanza con il Salone del Mobile, la casa-studio accoglie i visitatori per un tour d’eccezione. Dentro è proprio tutto come ci aspettavamo, o forse come non ci saremmo mai immaginati: un tripudio di colori, di materiali e di tessuti diversi, che rende l’ambiente affascinante e incantato. Pezzi d’arredamento pop si mescolano perfettamente a stampe anni ’50, donando una sensazione particolare – quasi una vertigine. Ma l’effetto è sorprendente.
Tra queste mura viene presentato il progetto Toiletpaper Home, che nasce in collaborazione con Seletti. Il direttore artistico dell’azienda, Stefano Seletti, ha stretto un bel rapporto d’amicizia con Cattelan e Ferrari, e da ciò è sfociato un sodalizio professionale che porta ora allo sviluppo di una nuova idea. “Toiletpaper Home nasce da un pentolino in metallo, quello che usavano le nonne per scaldare il latte e che il padre di Stefano importava dalla Cina negli anni ’70” – racconta l’artista Maurizio Cattelan – “Il risultato è un contrasto tra oggetti di grande memoria e immagini estremamente nuove, inaspettate”.
Ma cosa potremo vedere all’interno della Toiletpaper Home? Arredi realizzati artigianalmente in legno, arricchiti con dettagli in ottone e superfici a specchio, tutto made in Italy: i mobili si affastellano nel piccolo spazio a disposizione, senza lasciare alcun angolo libero. È libertà d’espressione ed equilibrio (in)stabile, è caos e ordine allo stesso tempo. Non resta che scoprire noi stessi ciò che quella parete blu con mani maschili che stringono dei lucidalabbra nasconde davvero.