Si erge su una rigogliosa collina da cui si può godere di un panorama incredibile del Cuneese: è il castello di Govone, che sorge là dove un tempo si trovava un’antica fortezza militare. Diventata una delle residenze reali dei Savoia a cavallo tra il ‘700 e l’800, oggi mantiene ancora intatto il suo fascino di una volta. Il palazzo è anche stato inserito tra i Patrimoni dell’Umanità UNESCO, proprio all’interno del circuito delle residenze sabaude in Piemonte. Scopriamo le sue bellezze e il suo meraviglioso parco che lo circonda.
Indice
Dove si trova il castello di Govone
L’antico castello di Govone sorge sull’alto di una collina che fa ombra ad un piccolo borgo storico dal grandissimo fascino: si tratta di Govone, che conta poco più di 2mila abitanti ed è situato in provincia di Cuneo. Il magnifico territorio che circonda il paese e il suo castello è quello del Roero e del Monferrato, patria di splendide colline coltivate con vigneti e di pregiati vini conosciuti in tutto il mondo. Il panorama è davvero suggestivo, ed è proprio qui che oggi si può ammirare questa incantevole dimora nobiliare sabauda e il suo parco rigoglioso.
Il castello di Govone: la storia
La collina che oggi ospita il borgo di Govone e il suo castello, in epoca medievale, vedeva torreggiare un’antica fortezza. Fu nello stesso territorio che, verso la fine del XVII secolo, i conti Solaro decisero di realizzare un maniero destinato a residenza nobiliare, e non più a scopo difensivo. Il progetto venne affidato all’architetto Guarino Guarini, che iniziò ad organizzare i lavori di ampliamento e abbellimento del castello, ma ben presto venne bloccato. Solo un secolo dopo, l’architetto Benedetto Alfieri prese in mano la situazione e riuscì a portare a termine l’opera di ristrutturazione, dando a Govone un affascinante palazzo.
La famiglia reale di Savoia vi trovò un ameno paradiso dove trascorrere le proprie vacanze: il castello di Govone divenne dunque una residenza sabauda a partire dal 1792, e pochi anni dopo Re Carlo Felice e sua moglie Maria Cristina di Borbone-Napoli lo scelsero come luogo di villeggiatura estiva (assieme al castello ducale di Agliè). Nel corso dell’800, i Savoia diedero il via a lunghi lavori di restauro che inclusero gran parte delle sale interne e il giardino all’italiana situato all’interno del parco. All’inizio del secolo scorso, il castello venne acquistato dal Comune di Govone.
Oggi è aperto al pubblico ed è sede di importanti eventi culturali, artistici e musicali: il castello di Govone è parte integrante del tessuto sociale del borgo che lo ospita, nonché fonte di turismo per via dei numerosi visitatori che vengono da tutt’Italia per ammirare le sue bellezze. Parte dell’importanza che il maniero ricopre nel panorama culturale del nostro Paese è dovuta anche ad alcuni ospiti illustri che ebbero modo di frequentarlo, tra cui il filosofo Jean-Jacques Rousseau. Il palazzo fa anche parte del circuito degli 8 Castelli Doc, assieme ai castelli di Grinzane Cavour, di Barolo, di Serralunga d’Alba, di Magliano Alfieri, di Roddi, di Mango e di Benevello.
Le sale interne del castello di Govone
Il castello di Govone è un tripudio di sale riccamente decorate con materiali pregiati, di marmi splendidi e di antichi affreschi preziosi. L’atrio, che presenta finiture a stucco di chiaro stampo barocco, si apre sull’ampio scalone d’onore: si tratta di due scalinate gemelle sorvegliate da imponenti telamoni provenienti dalla Reggia di Venaria, dalle quali si arriva al piano nobile. Ma prima di esplorare le sue ricche stanze, al piano terra merita una visita l’appartamento Montesquieu con i suoi stucchi delicati e i colori pastello, che oggi ospita la sala mostre.
Salendo al piano nobile, eccoci di fronte al magnifico Salone da Ballo: affrescato con alcuni dei più splendidi esempi di trompe-l’oeil grazie all’intervento dei pittori Luigi Vacca e Fabrizio Sevesi, nel corso dell’800, vi si possono ammirare scene che riproducono l’episodio mitologico di Niobe. Ai due lati del salone si aprono la Galleria di Ponente e la Galleria di Levante, entrambe decorate con affreschi classicheggianti da Andrea Piazza e Carlo Pagani, i quali ricorsero a meravigliosi effetti di illusionismo ottico.
Dalla Galleria di Ponente si può raggiungere la Cappella di Santa Cristina, un piccolo ambiente con bellissimi dipinti che una volta conteneva un suggestivo altare ormai scomparso. Sempre in quest’ala del castello si trovano le Sale Cinesi, decorate con preziose e rarissime carte cinesi del ‘700 che rappresentano le produzioni del tè, della seta, del riso e della porcellana, nonché splendidi temi floreali e faunistici. Dalla Galleria di Levante, infine, si arriva agli appartamenti reali, ancora oggi tra le sale più belle e suggestive del castello.
Gli appartamenti del re sono affrescati con dipinti di Andrea Piazza e Carlo Pagani, rappresentando scene della mitologia classica. Splendidi anche gli arredi in legno, scolpiti con gran cura da Giuseppe Maria Bonzanigo. Gli appartamenti della regina sono anch’essi affrescati con ispirazioni mitologiche e arredati in legno pregiato: dalla camera vi è una porta che conduce alla stanza da letto del re.
Il meraviglioso parco
Il castello di Govone è cinto da un bellissimo parco, il quale si apre anche su un meraviglioso terrazzo naturale che offre un panorama unico sulle colline – e che nei giorni più limpidi consente addirittura di volgere lo sguardo sino al Monviso. Particolarmente suggestivo è il giardino, costellato di vialetti e di graziose siepi di bosso: qui nascono tantissimi fiori che colorano il paesaggio attorno al palazzo, e che in primavera regalano uno spettacolo delizioso. Ogni anno, durante il mese di marzo, viene organizzato un evento chiamato Tulipani a corte, una vera e propria tradizione che attira migliaia di visitatori.
Sono in tanti coloro che, in effetti, affollano i giardini ammirando questi boccioli rossi che fioriscono all’interno del parco. Non molto distante, andando però al di fuori delle mura del castello, si può infine visitare il roseto che sorge al centro del borgo di Govone. Vi si trovano moltissime varietà di rose antiche, alcune delle quali risalgono al periodo in cui la Regina Maria Cristina trascorreva gran parte del suo tempo in questa oasi. Nel mese di maggio, il roseto ospita l’evento Regalmente rosa per andare alla scoperta di questo affascinante angolo di paradiso.