Casa Vivienda Sta Caterina, un appartamento contemporaneo nel cuore gotico di Barcellona

Un progetto dove cucina conviviale, materiali autentici e spazi fluidi raccontano un modo diverso di vivere l’abitare urbano, tra memoria storica e comfort moderno.

Foto di Sabia Romagnoli

Sabia Romagnoli

Designer del prodotto industriale

Designer del prodotto industriale, ama analizzare tendenze e soluzioni innovative ed è sempre alla ricerca di idee per rendere unici gli spazi.

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Per riscaldare la stagione fredda vi presentiamo la ristrutturazione di una casa nel cuore più autentico di Barcellona: Vivienda Sta Caterina, un appartamento nel Barrio Gotico ripensato dallo studio Egue y Seta.
Un progetto che mette in dialogo passato e presente, tradizione e sperimentazione, attraverso un linguaggio contemporaneo capace di rispettare la memoria dei luoghi.

Corridoio con pavimento a mosaico geometrico in bianco e nero e vista su bagno luminoso con vasca freestanding.
IPA Living / Chiara Cadeddu
Il corridoio si apre su uno dei bagni della casa, mettendo in dialogo materiali storici e dettagli contemporanei.

Inserito nel tessuto medievale della città, l’appartamento diventa un punto di incontro tra l’eredità storica e una nuova visione dell’abitare. Il progetto nasce da una riflessione sull’evoluzione dello spazio domestico, che nel tempo ha seguito i cambiamenti sociali e produttivi. Superate le stagioni dell’estetica iper-tecnologica e del minimalismo rigoroso, la contemporaneità oggi si esprime in un equilibrio tra elementi vernacolari, materiali tradizionali e nuove forme di vita quotidiana.

Scaffale in metallo con bicchieri di vetro e fotografia artistica incorniciata.
IPA Living / Chiara Cadeddu
La composizione tra vetro, metallo e arte dona carattere alla zona giorno.

La cucina come fulcro sociale e conviviale della casa

Il cuore dell’intervento è la cucina, che diventa il vero centro dell’appartamento. Non più spazio marginale, ma ambiente principale attorno a cui ruota l’intera abitazione. Occupa circa un terzo della superficie complessiva ed è costruita sulle tradizionali piastrelle in cemento.

Qui la cucina assume una forte vocazione sociale: balconate, mensole trasformate in sedute, il grande tavolo in legno massello, sedie e lampade di design contemporaneo convivono con una vecchia credenza da farmacia in ferro battuto e marmo. Gli elettrodomestici, nascosti da una facciata in legno di recupero, contribuiscono a definire uno spazio pratico ed espressivo, sintesi dello spirito della casa e di uno stile di vita estroverso e condiviso.

Angolo della casa con mobile vintage chiaro, decorazioni in ceramica e pavimento geometrico.
IPA Living / Chiara Cadeddu
Linee semplici e accenti colorati danno vita a un angolo d’ingresso intimo e ricco di personalità.

Attorno a questo grande spazio centrale si sviluppano, in senso orario e senza veri ambienti di transizione, tutti gli altri locali: un bagno di cortesia, una camera esterna con balcone e bagno privato, un soggiorno trasformabile in camera per gli ospiti, la camera padronale con il suo bagno e l’accesso al patio interno del palazzo. Qui le pareti ricoperte di edera creano un legame visivo con gli altri giardini interni dell’edificio.

Bagno con rivestimento a mosaico esagonale bianco e vista sulla camera da letto con parete verde decorata.
IPA Living / Chiara Cadeddu
Dal bagno si apre una vista sorprendente sulla camera da letto decorata con una vivace carta da parati tropicale.

Materiali, luce e continuità: il progetto tra tecnica e atmosfera

L’eliminazione di corridoi e disimpegni chiusi genera un forte senso di continuità, favorendo la diffusione uniforme della luce naturale e della ventilazione. Le stanze, pur potendo essere chiuse grazie a alte porte a doppio battente con modanature classiche e maniglie in metallo, dialogano visivamente con i bagni attraverso riflessi e trasparenze, resi possibili dai due giardini interni incorniciati da ampie vetrate laccate.

Soggiorno con parete turchese, divano bianco e tavolino basso con libri.
IPA Living / Chiara Cadeddu
Una palette vivace illumina il soggiorno, dove arte e comfort convivono armoniosamente.

I bagni diventano così vere aree di relax, luminose e ariose, senza rinunciare alla privacy, garantita dal filtro naturale delle piante di bambù.

I materiali raccontano una storia fatta di tradizione e recupero: marmo, mosaico in vetro bianco, accessori in acciaio inox, grandi superfici vetrate e il verde intenso delle piante compongono ambienti originali e confortevoli. Nel soggiorno, un ampio divano in pelle bianca dalle linee essenziali si staglia contro una parete rivestita da carta da parati turchese profondo, in dialogo con il mosaico idraulico a righe e con le travi in legno restaurate della volta catalana.

Bagno con rivestimento a mosaico esagonale bianco e vista sulla camera da letto con parete verde decorata.
IPA Living / Chiara Cadeddu
Dal bagno si apre una vista sorprendente sulla camera da letto decorata con una vivace carta da parati tropicale.

È uno spazio senza televisione, pensato per la proiezione di film su una parete bianca, che all’occorrenza si trasforma in camera per gli ospiti grazie a un letto matrimoniale a scomparsa.

La nuova contemporaneità: un equilibrio tra memoria e innovazione

Camera da letto con coperta azzurra, cuscini decorativi e quadro appeso sopra il letto.
IPA Living / Chiara Cadeddu
Toni freddi e dettagli grafici danno alla stanza un carattere rilassante e creativo.

L’intero progetto si basa sulla forza dei materiali tradizionali: travi a vista, mosaici idraulici, piastrelle esagonali nei bagni, pareti nei toni del verde e dell’azzurro. Elementi che contribuiscono a preservare l’identità dell’Eixample barcellonese, reinterpretandola con uno sguardo attuale, rispettoso e coerente.

Dettaglio di due candelieri in ceramica decorata con candele accese su piastrelle esagonali.
IPA Living / Chiara Cadeddu
Un dettaglio caldo e artigianale che arricchisce l’atmosfera del bagno.

Una ristrutturazione che racconta una nuova idea di casa, costruita sull’equilibrio tra memoria e presente, tra ciò che resta e ciò che cambia.