Se c’è un edificio al mondo che è avvolto da un alone di mistero, allora quello è la Casa Bianca, la residenza ufficiale del Presidente degli Stati Uniti d’America. In realtà, sappiamo tutto: chi l’ha costruito, quante stanze ha, lo stile architettonico, gli interni. Eppure, negli anni, le leggende metropolitane attorno alla Casa Bianca si sono diffuse in modo esponenziale, tanto da scomodare il termine “fake news”. Nell’immaginario comunque, quell’edificio bianco che si trova in Pennsylvania Avenue nasconde una miriade di segreti (come i famosi alligatori, o persino bunker sotterranei). Scopriamo quanto c’è di vero!
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Chi ha costruito la Casa Bianca
C’è chi ha sempre sognato di visitare Washington proprio per questo motivo: vedere da vicino la Casa Bianca! Il cui candore è quasi abbagliante, oltre al fatto che siamo di fronte a uno degli edifici più riconoscibili al mondo. Ma chi l’ha costruita? A scegliere il sito di costruzione è stato il primo Presidente degli Stati Uniti d’America, ovvero George Washington, ma il primo architetto, ovvero Pierre l’Enfant, è stato licenziato. Motivo? Insubordinazione.
A questo punto, per dare a tutti la possibilità di scrivere una pagina importante di storia americana, è stato indetto un concorso nazionale, vinto, alla fine, da James Hoban, architetto di origine irlandese. A una prima occhiata, la Casa Bianca appare come un edificio elegante, ma non di certo eccessivo. In stile neoclassico, non c’è opulenza né regalità: l’architetto si è ispirato alla Leinster House, che si trova a Dublino ed è oggi sede del Parlamento irlandese. Impossibile, del resto, non notare le principali caratteristiche dello stile neoclassico: il colonnato, i capitelli di ispirazione ionica, come a rievocare la potenza e la bellezza di un tempio.
Quante stanze ha la Casa Bianca: gli interni
Sono molte le leggende che ruotano attorno alla Casa Bianca, lo abbiamo detto. Costruita tra il 1792 e il 1829, è stata anche parzialmente ricostruita, poiché gli inglesi hanno bruciato l’edificio. Quindi, è questo il motivo per cui si chiama in questo modo: poiché sono state usate delle pennellate bianche per coprire tutti i segni di fumo a seguito dell’incendio. Inizialmente, in ogni caso, non si chiamava così: il nome ufficiale, che conosciamo tutti oggi, è stato dato da Theodore Roosevelt nel 1901.
Stiamo parlando di un edificio imponente: no, la Casa Bianca non è “piccola” né di modeste dimensioni, considerando che vanta ben 5000 metri quadri calpestabili ed è suddivisa tra ala est e ovest, oltre ad avere 6 piani. Sono 132 le camere presenti al suo interno, oltre a 35 bagni, ma snoccioliamo ancora un po’ di numeri: 412 porte, 147 finestre, 3 ascensori, 28 camini, 8 scale. A cui si aggiungono un campo da tennis, una piscina, una sala da biliardo, una pista da bowling, persino un cinema o ancora una pista da jogging. Quando sono previste le Cene di Stato, che possono ospitare fino a 400 persone, sono ben 5 gli chef che si occupano personalmente del menù.
Ovviamente, l’edificio presenta alcune stanze iconiche, come il famosissimo Studio Ovale in cui si sono susseguiti i Presidenti nel corso della storia, da Barack Obama a Donald Trump, fino a Joe Biden. Nella Cabinet Room, invece, si discutono degli affari con il Presidente, e nella Situation Room si tiene tutto sotto controllo. E dove lavora, invece, la First Lady? Precisamente nell’Ala Est, dove c’è l’ufficio. Anche con un tour guidato, non tutte le stanze sono ovviamente visitabili.
Vale la pena menzionare il restauro di Jacqueline Kennedy, moglie del Presidente John F. Kennedy, che si è occupata di raccogliere molti manufatti della Casa Bianca, un periodo di miglioramento che ha reso questo edificio ancor più raffinato, tanto che è stata assunta persino una società di interior design di Parigi. Le stanze sono state modificate per aspetto e stile, come la Green Room che ha rievocato lo stile federale, mentre la Blue Room lo stile dell’Impero francese, o ancora è stata scelta l’ispirazione Luigi XVI per la Stanza Ovale Gialla.
Al termine del restauro, la White House è diventata ancor più autentica, di uno sfarzo mai eccessivo, merito del grande gusto di Jacqueline e dell’ottimo lavoro svolto dagli esperti. C’è da dire, in ogni caso, che dopo il restauro di Jackie Kennedy altre famiglie del Presidente hanno apportato delle migliorie o delle modifiche.
I segreti della Casa Bianca
Dietro al bianco candido, si cela molto di più. Il simbolo della Presidenza Americana è sempre stato una sorta di “calamita” per le leggende metropolitane. Del resto, la White House, nell’immaginario comune, è misteriosa per definizione, sebbene sappiamo tutto della sua architettura. C’è chi dice che tra gli inquilini della Casa Bianca ci siano stati persino gli alligatori (difficile stabilire quanto ci sia di vero in questa affermazione), o ancora che ci siano bunker e tunnel segreti. In effetti, però, un bunker esiste davvero e i tunnel non sono affatto segreti (se ne contano almeno due).
Si può visitare la Casa Bianca?
Dal settembre 1961, anno in cui è stata emanata la Legge, la Casa Bianca è diventata anche un museo, e non solo la residenza ufficiale del Presidente. Molti oggetti o mobili, quindi, non possono essere venduti (come era successo in passato), e quando non sono in uso o esposti alla White House, devono essere necessariamente consegnati allo Smithsonian Institution, che si occupa della conservazione, dello stoccaggio, dello studio o, infine, dell’esposizione.
Sì, la Casa Bianca si può visitare. Anzi, per chi si reca a Washington, è quasi una tappa obbligata: aperta al pubblico, si può richiedere un tour guidato alla scoperta di tutti i suoi segreti. Come abbiamo visto, non tutte le stanze sono visitabili: nell’Ala Est, per esempio, è possibile vedere la Blue Room, la Red Room e la Green Room. Quest’ultima a lungo è stata la stanza destinata ai ricevimenti. La Blue Room, invece, che si caratterizza per la tipica forma ellittica, è la sala di ricevimento formale, mentre la Red Room, nota ai tempi di Roosevelt come l’Anticamera del Presidente, è utilizzata come sala da pranzo. C’è una buona notizia: la visita alla White House è gratuita, ma c’è un intoppo. Non si può scegliere di visitarla il giorno stesso, bensì bisogna presentare la domanda con largo anticipo.