Quali sono i fiori più adatti per un balcone in ombra? Non sono tante le piante che crescono rigogliose anche dove la luce del sole arriva solo per pochissimo tempo, ed in particolar modo la maggior parte di essa non produce fiori colorati e profumati – per i boccioli, spesso è necessario avere una fonte solare diretta. Tuttavia, se il vostro balcone non ha un’ottima esposizione, questo non significa dover rinunciare ad un tocco di primavera. Scopriamo quali sono le migliori piante da fiore che possono prosperare anche all’ombra.
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Le migliori piante per un balcone in ombra
Sappiamo bene quanto la luce del sole sia importante per le piante, tuttavia ce ne sono alcune che possono crescere bene anche in condizioni di ombra o mezz’ombra. Nonostante non siano moltissime, alcune di esse producono anche splendidi fiori: sono dunque l’ideale per chi ha un balcone esposto a nord, o comunque non particolarmente soleggiato. Nella maggior parte dei casi non richiedono cure eccessive, sono facili da crescere e regalano fioriture molto colorate. Insomma, perfette anche per chi non ha propriamente il “pollice verde”. Ecco quali sono.
L’ortensia
Iniziamo dall’ortensia, una splendida pianta dalle dimensioni abbastanza generose e dal portamento arbustivo. I suoi grandi fiori a palla possiedono una caratteristica molto speciale: a seconda dell’acidità del terreno in cui vengono piantati, possono assumere colori diversi. E così, in presenza di un terreno particolarmente acido avremo dei fiori tendenti al blu o al violetto, mentre se ne scegliamo uno basico o alcalino saranno di mille sfumature di rosa. Per quanto riguarda l’esposizione, l’ortensia predilige un luogo in penombra e ben protetto dalla luce diretta del sole. Meglio inoltre se il luogo è abbastanza ventilato.
La cura dell’ortensia non è molto impegnativa, ma questa pianta ha un grande fabbisogno d’acqua. Il terreno deve essere sempre umido, quindi si consigliano irrigazioni quotidiane con acqua piovana, possibilmente a temperatura ambiente. In estate è possibile dover addirittura bagnare la pianta due volte al giorno, mattina e sera. Anche in inverno è importante annaffiare, seppur con frequenza ridotta, perché il terreno potrebbe inaridire facilmente. E a proposito della stagione invernale: l’ortensia non sopporta le temperature che scendono sotto i 4°C, quindi meglio trovarle un posto riparato per quando fa più freddo.
L’anemone
Un’altra pianta da balcone è l’anemone, che include oltre 120 varietà diverse (impossibile, dunque, non trovare quella che fa al caso nostro). Solitamente cresce spontanea in zone ombreggiate e abbastanza umide, quindi si addice alla perfezione ad un balcone non molto soleggiato. La pianta in sé non è molto grande, ma i suoi fiori sono stupendi: hanno tonalità che passano dal rosso al bianco e al viola, spesso con diverse sfumature sui petali. Cosa sapere sulla sua coltivazione?
L’anemone ha bisogno di un terreno umido e ben drenato, possibilmente ricco di sostanze nutritive. L’esposizione, come abbiamo visto, dev’essere a mezz’ombra: solo nelle zone più fresche è possibile lasciare la pianta al sole per qualche ora durante la giornata. Non ha un grande fabbisogno d’acqua, quindi bastano un paio di irrigazioni a settimana per vederla crescere rigogliosamente (aumentando un po’ durante la stagione estiva). In inverno, la pianta dovrebbe essere tenuta al coperto perché teme particolarmente il freddo.
L’elleboro
Se amate i fiori in inverno, l’elleboro potrebbe essere la pianta giusta per voi. Conosciuta anche come “rosa di Natale”, sboccia infatti durante la stagione festiva e sopporta bene le basse temperature, temendo invece il caldo. I suoi splendidi fiori, solitamente bianchi, rosa o verdi, non hanno affatto bisogno di luce diretta del sole: meglio dunque esporre la pianta a mezz’ombra, per evitare che le sue foglie si brucino. Attenzione alla sua manutenzione, perché è una pianta velenosa – occhio dunque agli animali domestici e ai bambini.
L’elleboro non necessita di molta acqua, e anzi teme particolarmente i ristagni idrici. Sono sufficienti poche irrigazioni a settimana, prestando soltanto cura che il terreno non si asciughi mai completamente. Spesso basta persino la pioggia a sopperire al suo fabbisogno. Ecco perché si consiglia di aumentare leggermente le annaffiature durante i periodi di siccità. Anche per quanto riguarda la concimazione, questa pianta non ha molte pretese. Per stimolare la sua fioritura possiamo usare un fertilizzante ricco di potassio e fosforo in autunno.
Il ciclamino
Il ciclamino è uno dei fiori più adatti a chi non possiede il pollice verde, ma ha un punto debole: il sole. Questa pianta sopporta bene il freddo, sopravvivendo anche a temperature che scendono un po’ sotto lo zero, non teme le gelate (soprattutto se abbiamo una varietà di dimensioni più piccole) e può stare sia all’aria aperta che in casa. Tuttavia, meglio non esporla mai alla luce solare diretta, se non quando il caldo è ormai passato: in estate, dunque, dovrebbe sempre rimanere all’ombra e in un luogo abbastanza ventilato.
Per quanto riguarda la sua cura, il ciclamino ha bisogno di un terreno solo leggermente umido: i ristagni d’acqua lo fanno marcire in fretta. Meglio usare acqua piovana a temperatura ambiente, ogni 3-4 giorni (o comunque quando il terreno inizia ad asciugarsi un po’). Potete bagnare attorno ai bordi del vaso oppure mettere l’acqua direttamente nel sottovaso, lasciandola per circa 15 minuti e poi togliendola. In questo modo eviterete che la pianta muoia troppo in fretta.
L’astilbe
Avete mai sentito parlare dell’astilbe? Si tratta di una pianta ornamentale dall’aspetto decisamente particolare: i suoi fiori, piccoli e coloratissimi (vanno dal lilla al rosa e al bianco), si radunano in pannocchie che ricordano delle soffici piume. Originaria dell’Asia e del Nord America, non richiede un’esposizione particolarmente luminosa per crescere. Anzi, è meglio tenerla a mezz’ombra o all’ombra completa, per evitare che raggiunga temperature eccessive. Insomma, l’ideale da piantare dove molte altri fiori non sopravvivrebbero.
L’astilbe ha bisogno di un terreno ricco di materia organica, che andrebbe quindi fertilizzato sia al momento della semina (o della messa a dimora) che nei giorni precedenti la sua fioritura. Occhio all’irrigazione: la pianta non tollera la siccità, quindi deve essere annaffiata frequentemente, anche se con poca acqua. Durante l’estate, occorre fare in modo che il terreno sia sempre umido, ma non eccessivamente bagnato.