Anche gli animali vanno in Paradiso e lo fanno arrivando nel Ponte dell’Arcobaleno. Di cosa si tratta? Di un luogo mitico in cui tutti i proprietari che hanno perso un amico a quattro zampe sono certi che lo ritroveranno. La leggenda che parla di questo luogo fantastico è stata tramandata nel corso dei secoli e risale agli Indiani d’America.
Chiunque ami gli animali o ne ha avuto uno, prima o poi si ritrova a soffrire per la morte dell’adorato peloso. Si tratta di un dolore che è simile, se non identico, a quello che si prova quando viene a mancare una persona cara. Un lutto che è reso meno pesante dall’idea che il cane (ma anche il coniglio, il gatto o il cavallo) dopo la morte si trovi in un posto migliore.
Si tratta di un posto che esiste oltre l’arcobaleno e che viene chiamato appunto Ponte dell’Arcobaleno. Quando un animale lascia la Terra, raggiunge questo posto. Qui si trovano colline verdi e prati con erba profumata. I cani che erano malati o vecchi ritornano in salute, possono correre e giocare. C’è molto da mangiare e da bere, non fa mai troppo caldo o freddo e tutto è meraviglioso. Si tratta di un luogo meraviglioso simile al Paradiso, ma in versione quattro zampe. Tutti i cani che si trovano nel Ponte dell’Arcobaleno però sentono nostalgia nei confronti degli umani che si sono lasciati indietro.
Secondo la leggenda i cani fissano continuamente le colline, in attesa di veder spuntare la persona che hanno amato quando erano in vita. Chiunque ha perso un cane che amava, come ad esempio Antonella Clerici che ha dovuto dire addio al suo Oliver, spera un giorno di incontrare di nuovo il proprio amico a quattro zampe, di raggiungerlo nel Ponte dell’Arcobaleno e di poterlo accarezzare di nuovo.