Lavorare meno ore con lo stesso stipendio: per loro è realtà

La settimana lavorativa corta è una scelta sempre più diffusa tra le aziende, come ben testimoniato dalla romagnola Face

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Redazione

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Cosa penseresti se ti proponessero di lavorare meno, ma senza avere variazioni dello stipendio? No, non è uno scherzo, ma l’idea di alcune aziende di ridurre la settimana lavorativa a quattro giorni, invece di cinque, senza per questo sacrificare il salario dei dipendenti. L’esperimento, già testato in altri paesi europei, approda anche in Italia, nello specifico grazie alla “Face s.a.s.“, azienda artigiana romagnola che dal 1956 produce e vende serramenti.

In un periodo pieno di sfide a livello lavorativo e dove la parola flessibilità è diventata il nuovo mantra, questa proposta può rappresentare un cambiamento innovativo. Se da una parte tutto questo va a stravolgere il concetto di lavoro come era stato sempre concepito, dall’altra incontra la soddisfazione non solo dei dipendenti ma anche delle compagnie.

L’esperimento dell’azienda romagnola

Lo smart working ci ha insegnato che il mondo del lavoro, così come è sempre stato concepito, può in qualche modo essere “rivoluzionato”. Lo stesso vale per la settimana lavorativa corta: la Face s.a.s. ha deciso di ridurre da 40 a 36 ore la durata lavorativa settimanale, lasciando ai propri dipendenti mezza giornata libera per dedicarsi al loro riposo e allo svago. L’idea è venuta in mente al titolare dell’azienda cesenate, Fabrizio Lelli, che ha sperimentato in prima persona da ottobre a oggi quelli che sono i benefici di lavorare meno ore, vivendo più serenamente, così si è accorto che la sua azienda era comunque produttiva.

Lelli ha quindi voluto condividere questa esperienza positiva con i suoi 8 dipendenti, una proposta che ha trovato subito un ampio consenso. Il gradimento per la settimana lavorativa corta è stato talmente alto che verrà introdotta già a partire dal prossimo mese di gennaio. Sarà un esperimento di sei mesi, ma l’intenzione è di farlo durare il più a lungo possibile. Con questa iniziativa Lelli ha voluto ringraziare i suoi collaboratori per il lavoro che hanno svolto finora, nonostante le difficoltà del momento, nella speranza che altre aziende possano seguire il suo stesso esempio.

I benefici della settimana lavorativa corta

Tanti benefici, non solo per quel che riguarda la felicità personale: la settimana lavorativa corta sta trovando sempre più consenso in tanti paesi perché presenta molti altri vantaggi, come ad esempio quelli legati al risparmio energetico. Stiamo vivendo un periodo in cui si cerca di impegnarsi al massimo per affrontare questa crisi nel modo migliore e con i mezzi giusti: il riposo settimanale in unico giorno per tutti i lavoratori assicura l’ottimizzazione dell’energia. Anche secondo Fabrizio Lelli, titolare della Face s.a.s., si tratta di un’opportunità importante da cogliere in un futuro non troppo lontano.

Questa svolta dell’azienda romagnola in primis, ma anche di molte altre in giro per il mondo, è il segnale che in questo momento il lavoro è importante ma lo è ancora di più trovare del tempo libero per coltivare le proprie passioni e stare un po’ di più con la famiglia. In fondo sono proprio queste passioni che ci fanno sentire meglio con noi stessi, soprattutto ritagliarsi del tempo “di qualità”, un dettaglio che non va mai sottovalutato.