Chi è Romy Schneider, la diva del cinema che fu il grande amore di Alain Delon

Romy Schneider è stata molto più di una semplice attrice: ha incarnato bellezza, talento e passione nel cinema europeo

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Ilaria di Pasqua

Lifestyle Editor

Nata a Carpi, si laurea in Fashion Culture and Management. La sua avventura nella moda comincia come Producer, ma nel 2020, con coraggio, diventa Web Editor, fonde stile e scrittura con amore.

Romy Schneider, icona indiscussa del cinema europeo, è stata molto più di una semplice attrice: è stata un simbolo di bellezza, talento e passione. Nata a Vienna nel 1938, Romy ha conquistato il cuore del pubblico con la sua eleganza e la sua capacità di interpretare personaggi complessi e indimenticabili. Tuttavia, la sua vita privata è stata altrettanto affascinante quanto la sua carriera, segnata da grandi amori, tra cui quello con Alain Delon, e da profonde sofferenze.

Chi è Romy Schneider: una carriera iniziata sotto l’ombra dei genitori

Romy Schneider è figlia d’arte: la madre Magda Schneider e il padre Wolf Albach-Retty erano attori affermati, e fu proprio sotto il loro influsso che Romy iniziò, quasi controvoglia, la sua carriera cinematografica. Il debutto avvenne a soli quindici anni, ma fu con il ruolo di Sissi, l’imperatrice d’Austria, che Romy conquistò la fama internazionale.

La trilogia di Sissi, prodotta tra il 1955 e il 1957, le regalò un’immensa popolarità, ma anche un’immagine che l’attrice avrebbe cercato di scrollarsi di dosso per tutta la vita.

Negli anni successivi, Romy Schneider cercò di allontanarsi dai ruoli leggeri e romantici, desiderosa di esplorare personaggi più profondi e sfaccettati. Fu durante le riprese del film L’Amante pura (1958) che incontrò Alain Delon, l’uomo che avrebbe segnato per sempre la sua vita.

Romy Schneider
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Romy Schneider

Il grande amore con Alain Delon

La storia d’amore tra Romy Schneider e Alain Delon è una delle più celebri nella storia del cinema. I due si conobbero sul set de L’Amante pura e, nonostante un inizio difficile, il loro legame si trasformò presto in una relazione intensa e passionale. Per amore di Delon, Romy si trasferì a Parigi, abbandonando la sua Germania natia e la carriera ormai consolidata.

Il rapporto tra Romy Schneider e Alain Delon fu però tormentato. Dopo cinque anni di amore, la coppia si separò, lasciando Romy devastata. Questo dolore, tuttavia, non riuscì a spegnere il loro legame: i due rimasero legati da un affetto profondo, tanto che nel 1969 tornarono a recitare insieme nel film La Piscina, un capolavoro che riflette in modo sottile e potente la tensione e la passione che ancora esistevano tra loro.

Romy Schneider e Alain Delon
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Romy Schneider e Alain Delon

Successi e tragedie: la vita difficile di Romy Schneider

Dopo la separazione da Delon, la vita di Romy Schneider fu segnata da numerosi alti e bassi. Nonostante il successo internazionale, l’attrice visse momenti di grande difficoltà personale. Si sposò due volte, ebbe due figli, ma nessuna delle sue unioni fu duratura.

Il suicidio del suo primo marito, Harry Meyen, nel 1979, e la tragica morte del figlio quattordicenne David nel 1981, furono colpi devastanti per Romy, che si trovò a lottare contro una crescente depressione e problemi di alcolismo.

Nonostante tutto, Romy Schneider continuò a lavorare, regalandoci interpretazioni indimenticabili in film come Ludwig di Luchino Visconti e La morte in diretta di Bertrand Tavernier. Tuttavia, il peso delle sue tragedie personali finì per avere la meglio: Romy Schneider morì prematuramente nel 1982, all’età di soli 43 anni. Sebbene la sua morte sia stata ufficialmente attribuita a un arresto cardiaco, molti credono che il dolore e la sofferenza abbiano contribuito a spegnere troppo presto questa straordinaria stella del cinema.

Romy Schneider e Alain Delon
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Romy Schneider e Alain Delon

Il difficile rapporto con la madre Magda Schneider

La vita di Romy Schneider è stata fortemente influenzata dalla figura della madre, Magda Schneider, un’attrice tedesca di successo. Magda non fu solo colei che introdusse Romy al mondo del cinema, ma anche una presenza autoritaria e complessa nella sua vita.

Romy debuttò sul grande schermo accanto a sua madre, raggiungendo il successo internazionale con la trilogia di Sissi, dove interpretava la giovane imperatrice austriaca. Tuttavia, il loro rapporto non fu privo di tensioni, in parte dovute alle controverse voci sulla vita sentimentale di Magda.

Uno dei misteri più discussi riguarda proprio la presunta relazione tra Magda Schneider e Adolf Hitler. Nel 1941, Magda conobbe il dittatore tedesco durante un soggiorno a Berghof, il famoso Nido dell’Aquila.

Sebbene non vi siano prove concrete, le voci di una relazione segreta tra Magda e Hitler hanno perseguitato Romy per tutta la vita. In un’intervista del 1976, Romy rivelò di essere convinta che sua madre avesse avuto un rapporto intimo con Hitler, un sospetto che l’ha segnata profondamente.

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Romy Schneider

I misteri che avvolgono la morte di Romy Schneider

La vita di Romy Schneider, già segnata da lutti e difficoltà, terminò tragicamente a soli 43 anni. Nel maggio 1982, Romy fu trovata morta nella casa parigina del produttore Laurent Pétin, con cui aveva una relazione.

Sebbene inizialmente si fosse parlato di suicidio, l’autopsia rivelò che la causa del decesso fu un arresto cardiaco, probabilmente dovuto allo stress, all’alcol e alle sofferenze fisiche ed emotive che avevano caratterizzato gli ultimi anni della sua vita.

Il destino di Romy fu inesorabilmente segnato dalla morte del figlio quattordicenne David, scomparso tragicamente un anno prima. Questo evento devastante, unito alla lotta contro un tumore che aveva comportato l’asportazione di un rene, contribuì a peggiorare la già fragile salute dell’attrice.

Romy Schneider
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Romy Schneider

Un ulteriore elemento di mistero attorno alla figura di Romy Schneider riguarda il fatto che, dal 1976 fino alla sua morte, fu oggetto di spionaggio da parte della Stasi, i servizi segreti della Germania dell’Est, a causa del suo sostegno a un comitato d’opposizione. Questa rivelazione aggiunge un’ulteriore dimensione alla complessità della vita di Romy, che, nonostante tutto, rimase sempre fedele ai suoi valori di giustizia e umanità.