Calvin Klein
Calvin Klein è uno stilista americano.
BIOGRAFIA
Nato da una famiglia ebrea, con madre di nome Flore Stern e padre Leo Klein, entrambi originari dell’attuale Ucraina, cresce in un contesto profondamente legato alle sue radici.
In seguito si iscrive al prestigioso Fashion Institute of Technology di New York, ma non porta a termine il percorso di studi e non ottiene la laurea. Molti anni dopo, nel 2003, gli viene però riconosciuto un dottorato honoris causa come omaggio alla sua carriera.
Klein muove i primi passi nel mondo della moda nel 1962, iniziando un periodo di praticantato che dura cinque anni, durante i quali realizza capi per diverse boutique newyorkesi. In quel lasso di tempo ricopre anche il ruolo di assistente designer accanto a Dan Millstein per circa due anni, ampliando ulteriormente le proprie competenze e affinando lo stile professionale.
Solo dopo questa fase di formazione sul campo decide di fare un passo più grande: fonda infatti una sua azienda, avviandola insieme a un amico d’infanzia con cui condivide ambizioni e visione creativa.
Klein fa parte di quella generazione di stilisti cresciuti nella vivace comunità di immigrati ebrei del Bronx, insieme a nomi come Robert Denning e Ralph Lauren. In questo ambiente creativo e competitivo sviluppa il proprio gusto estetico e un approccio alla moda fortemente legato alla strada e alla vita reale.
A New York trova una figura chiave nel suo percorso: il barone Nicolas de Gunzburg, che lo prende sotto la sua ala protettiva e lo introduce negli ambienti più esclusivi della moda newyorkese, contribuendo a farlo conoscere ancora prima che lanciasse la sua prima collezione di jeans.
CARRIERA
- Il 28 dicembre 1967, Calvin Klein e Carmelo Velonà, amici fin dall'infanzia, avviano la Calvin Klein Limited con un investimento iniziale di 10000 dollari. Klein si occupa della creatività e del design, mentre Schwartz, che ha messo i fondi, cura l'aspetto economico dell'azienda.
- Nel marzo 1968, lo stilista prende in affitto la stanza 613 dell'Hotel York come showroom – oggi trasformato in residenze e spazi commerciali sulla 7th Avenue. La collezione d'esordio, creata con l'ex collega Abe Morenstein, include sei cappotti e tre abiti. I grandi magazzini Bonwit Teller piazzano il primo ordine da 50000 dollari, permettendo un prestito bancario e il trasferimento in un loft sulla 37ma strada.
- Negli anni '80, al picco della mania per i jeans di marca, Calvin Klein lancia boxer femminili di enorme successo e una linea di intimo maschile che rivoluziona il mercato USA. Fino ad allora, la biancheria maschile era bianca e scelta dalle partner; ora gli uomini decidono da soli, con un boom nelle vendite. Le vendite globali sfiorano i 600 milioni (1.476,55 milioni nel 2019), distribuiti in 12.000 negozi USA e sei paesi tramite licenze: Canada, Regno Unito, Irlanda, Australia, Nuova Zelanda e Giappone. Il suo guadagno personale supera i 12 milioni annui (29,53 milioni nel 2019).
- Ma crescono anche i guai economici. Litigi con il licenziatario dell'abbigliamento maschile, vendite fiacche e un alto ricambio di personale portano a rumors di vendita di Calvin Klein Industries. Alla fine del 1987 circola la notizia di un accordo con Triangle Industries, produttore di contenitori, saltato per il crollo borsistico.
- Nonostante il rischio di bancarotta nel 1992, Calvin Klein riprende slancio negli ultimi anni '90 grazie a intimo, fragranze di successo e la linea sport ck. Tra il 1990 e il 1995, come direttore design maschile, John Varvatos introduce i boxer-brief, ibridi tra boxer e slip. Resi iconici dagli spot del 1992 con Mark "Marky Mark" Wahlberg, vengono definiti "una delle rivoluzioni moda del secolo".
- Nel 1993 riceve il titolo di "America's Best Designer" per i suoi look minimalisti all'americana. Nel 1999 sorprende annunciando la vendita di CK, ma colloqui con LVMH e Pinault Printemps Redoute falliscono, così come con Tommy Hilfiger Corp e un gruppo italiano, per il prezzo miliardario. Dopo sette mesi, ritira l'offerta: la quotazione in borsa resta un sogno irrealizzato.
- Nel dicembre 2002, Klein vende il brand a PVH (Phillips-Van Heusen Corporation), guidata da Bruce Klatsky, per 400 milioni, 30 milioni in azioni e licenze quindicennali da 200-250 milioni. Dal 2003 al 2016, la linea donna è nelle mani di F. Costa, quella maschile di I. Zucchelli.
- Da agosto 2016, Raf Simons diventa Chief Creative Officer, inaugurando una visione unificata per tutti i marchi Calvin Klein, dopo il rientro di underwear e jeans nel 2013, con l'obiettivo di 10 miliardi di vendite globali. Ma i costi salgono e le vendite arrancano: a fine 2018, otto mesi prima della scadenza, Simons esce tra critiche di Emanuel Chirico, CEO di PVH.
- Nell'estate 2019, Cheryl Abel-Hodges sostituisce Steve Shiffman, che aveva portato Simons. Tim Coppens cura temporaneamente il menswear. Nel novembre 2020, Jessica Lomax prende la direzione stilistica.
VITA PRIVATA
Nel 1964 Calvin Klein si unisce in matrimonio a Jayne Centre, da cui nasce la figlia Marci. La coppia si separa nel 1974. Nel 1987 convola a nozze con Kelly Rector, una sua collaboratrice all'interno di Calvin Klein, Inc., ma anche questo legame termina con un divorzio nel 2006.
Klein si dichiara apertamente bisessuale. Dopo la fine del secondo matrimonio, vive una intensa relazione con il modello Nick Gruber. I due si lasciano nel 2013.
CAMPAGNE PUBBLICITARIE
Nel 1979, Brooke Shields, all'epoca solo quindicenne e oggi star affermata del cinema, infiamma il dibattito con gli spot della linea intimo. Il clamore è immediato e planetario. Torna protagonista nel 1982 per altri annunci del brand.
All'inizio degli anni '90, per spingere l'intimo maschile, lo stilista punta su Mark Wahlberg, noto come Marky Mark, che da lì decolla come rapper. Quei boxer diventano sinonimo di CK, tanto da guadagnarsi il nomignolo di "calvins".
Come icona femminile per gran parte del decennio sceglie la supermodella Kate Moss, autrice di pubblicità leggendarie ma anche al centro di furibonde polemiche. Nel 1995, lo spot del profumo Obsession la mostra seminuda, scatenando accuse pesantissime di pedofilia. Il Dipartimento di Giustizia, su input del presidente Bill Clinton, apre un'indagine che costringe al ritiro della campagna dopo sole tre settimane.
Tra le altre star che devono la loro visibilità iniziale a Calvin Klein spiccano Antonio Sabàto Jr., Scott King, Natal'ja Vodjanova, Gemma Ward, Jenny Shimizu, Tyrese Gibson, Travis Fimmel, Eva Mendes, Sasha Mitchell e AJ Abualrub.
FAQ e Curiosità su Calvin Klein
Chi è il fidanzato di Calvin Klein?
Da anni al suo fianco nella vita privata e professionale, Kevin Baker è il compagno di Calvin Klein.
Qual è il patrimonio di Calvin Klein?
Il patrimonio di Calvin Klein è stimato in circa 700 milioni di dollari.
Calvin Klein è un marchio italiano?
No, Calvin Klein non è un marchio italiano ma è stato fondato a New York nel 1968.