Il grasso corporeo è fondamentale per il buon funzionamento dell’organismo. Il suo accumulo comporta un vantaggio evolutivo importante come fonte di energia rapidamente disponibile. Quello in eccesso, però, può portare problemi estetici e non solo. Scopriamo cos’è il “grasso” e quali possono essere i suoi utilizzi nella chirurgia estetica.
Indice
Cos’è il grasso corporeo
Il grasso, o più propriamente tessuto adiposo, è un organo endocrino con una gamma di funzioni biologiche che vanno ben oltre la semplice riserva di energia. Le principali cellule che lo compongono si chiamano adipociti. Queste producono e rilasciano sostanze biologicamente attive che influenzano i processi metabolici dell’intero organismo.
Esistono due tipi principali di tessuto adiposo: quello bianco, specializzato nell’immagazzinamento di energia, e quello bruno, che brucia energia per la termoregolazione. Recentemente è stato identificato un terzo tipo, il tessuto adiposo beige, con proprietà intermedie tra i due. La presenza di tessuto adiposo bruno e beige è associata a un minor rischio di malattie metaboliche e cardiache, al contrario di quello bianco.
L’obesità è spesso causata da uno squilibrio tra il tessuto adiposo bianco e bruno. La dieta durante la gravidanza può influenzare lo sviluppo del tessuto adiposo nei bambini, mentre un’alimentazione ricca di carboidrati raffinati e grassi saturi può favorire l’accumulo di grasso viscerale e lo sviluppo del “fegato grasso” (stetaosi epatica). Questa patologia è sempre più diffusa, è correlata all’obesità e al diabete, e può portare a gravi complicanze sistemiche.
Una dieta equilibrata e l’attività fisica regolare possono proteggere contro l’accumulo di grasso viscerale e il fegato grasso, riducendo così il rischio di malattie cardiovascolari e metaboliche. Il tessuto adiposo, sebbene spesso associato a problemi di salute, svolge un ruolo cruciale nel regolare il metabolismo e la risposta infiammatoria dell’organismo.
Liposuzione e riduzione del grasso
La liposuzione, o lipoaspirazione, è un intervento chirurgico finalizzato alla riduzione dei depositi localizzati di grasso corporeo.
Durante l’intervento, eseguito sotto anestesia locale o generale a seconda delle circostanze, vengono praticate piccole incisioni vicino alle aree da trattare. Attraverso queste incisioni vengono inserite delle cannule che aspirano il grasso in eccesso. La durata e il tipo di anestesia dipendono dalla quantità di grasso da trattare e dalle condizioni del paziente. La convalescenza varia da una settimana per interventi minori a più lunga per quelli più estesi. La liposuzione offre risultati permanenti, ma è necessario mantenere un peso stabile per preservare il risultato ottenuto. Può causare piccole asimmetrie o avvallamenti, che talvolta possono richiedere un ritocco successivo.
Dal punto di vista del dolore, la liposuzione di solito provoca solo lievi fastidi e dolore alla pressione. Tuttavia, comporta rischi associati come tromboembolia, anche se rari, e richiede un adeguato follow-up post-operatorio. Il candidato ideale per la liposuzione è una persona prossima al peso forma e con tessuti elastici che possono adattarsi ai cambiamenti di volume del corpo.
Per ottenere un buon risultato, è essenziale che il paziente collabori attivamente e mantenga uno stile di vita sano. Durante la convalescenza, si raccomandano massaggi e l’uso di guaine elastiche per favorire il recupero e ridurre il gonfiore.
Prima dell’intervento, è consigliabile che i pazienti in sovrappeso perdano peso e mantengano uno stile di vita attivo per migliorare il tono dei tessuti e facilitare il recupero durante la convalescenza.
Lipofilling e grasso in eccesso
Il lipofilling è una procedura di chirurgia plastica e ricostruttiva che coinvolge l’estrazione del grasso corporeo da aree come le cosce o l’addome, il suo trattamento e il successivo trapianto in altre regioni del corpo.
Il lipofilling è simile ai filler comuni nell’obiettivo di correggere segni dell’invecchiamento e volumi persi, si distingue per l’uso del tessuto adiposo prelevato direttamente dal corpo del paziente anziché da sostanze sintetiche come l’acido ialuronico o il collagene. Questo riduce il rischio di reazioni avverse, poiché si utilizza il proprio tessuto. Inoltre, mentre i filler tradizionali sono riassorbiti completamente nel giro di pochi mesi, il lipofilling può essere considerato semi-permanente poiché una percentuale del grasso trapiantato permane nel tempo. Tuttavia, spesso sono necessari più trattamenti per ottenere il risultato desiderato.
Uno dei vantaggi di questa tecnica è l’impiego delle cellule staminali contenute nel grasso, che svolgono un ruolo cruciale nella rigenerazione dei tessuti. Questo aspetto è particolarmente ricercato negli interventi di chirurgia plastica per trattare cicatrici, ustioni e per scopi estetici.
Sebbene una parte del grasso trapiantato venga assorbita dall’organismo nel tempo, ciò che si integra con successo è considerato definitivo, solitamente intorno al 30%.
Il lipofilling viene impiegato per una vasta gamma di applicazioni in ambito chirurgico, tra cui:
- Riduzione di cicatrici o esiti cicatriziali da interventi precedenti
- Trattamento di ustioni o traumi
- Miglioramento dell’aspetto dopo interventi di chirurgia mammaria, soprattutto per ridurre dolore e migliorare l’estetica.
Nella chirurgia estetica, il lipofilling è utilizzato per ottenere una riduzione delle rughe, per ripristinare il volume perso a causa dell’invecchiamento o come complemento ad altre procedure, come il lifting o la blefaroplastica.
Dal punto di vista pratico, l’intervento di lipofilling, di solito eseguito in anestesia locale con sedazione, può richiedere l’anestesia generale in casi specifici, soprattutto per il lipofilling del corpo, prolungando il tempo di degenza. Solitamente, il paziente rimane in ospedale per una notte. Il procedimento inizia con l’aspirazione di una quantità di tessuto adiposo tramite una cannula sottile appositamente progettata.
Dopo il prelievo, il grasso viene centrifugato per purificarlo, separandolo da sangue e fluidi e, successivamente, viene impiantato nella zona desiderata attraverso una cannula ancora più sottile.
La durata dell’intervento varia a seconda delle aree trattate, da circa trenta minuti fino a due ore. Infine, il chirurgo applica un bendaggio compressivo per prevenire edemi ed ematomi nelle aree trattate.
E’ fondamentale affidarsi a centri e professionisti esperti in quanto, come in ogni pratica medica, esistono dei rischi connessi all’intervento. Il tuo chirurgo plastico di fiducia saprà illustrati il piano più idoneo per ottenere un effetto gradevole e naturale o per porre rimedio a un danno derivante da un incidente o da altre patologie.