Tac all’addome: cos’è, a cosa serve, preparazione

La TAC all'addome è un esame diagnostico che utilizza raggi X per produrre immagini dettagliate degli organi addominali, inclusi fegato, reni, pancreas, milza e intestini, utilizzato per diagnosticare malattie, infezioni o tumori

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Ivan Shashkin

Laureando in Medicina e Chirurgia

Studente di Medicina appassionato di immunologia ed ematologia con interesse e esperienza in ambito di ricerca.

Alcuni esami hanno il pregio di non essere invasivi ma di poter dare risposte precise per arrivare alle diagnosi. È il caso della tac all’addome, che permette di esaminare diverse sezioni anatomiche grazie ai raggi X.

Cosa significa TAC

Tac è l’acronimo di tomografia assiale computerizzata, un esame diagnostico per immagini (imaging) che, grazie alla tecnologia a radiazioni ionizzanti (raggi X), permette di scansionare tutto il corpo, compresi tessuti e vasi sanguigni, riproducendo in sezioni i distretti anatomici, che appaiono al computer in versione tridimensionale. Oggigiorno la classica tac, che fotografava appunto le zone del corpo su un piano assiale, perpendicolarmente rispetto all’altezza, è stata sostituita da uno strumento più moderno che riesce a scansionare le aree di interesse a 360 gradi grazie a un tubo che gira intorno al paziente. Si parla quindi di semplice tomografia computerizzata.

Cos’è la tac all’addome

Quando si esegue una tac all’addome, quindi, si va a esaminare una sezione del corpo che comprende gli organi addominali e pelvici. La tomografia computerizzata dell’addome è conosciuta anche come tac addominale o tac addomino-pelvica, ed è indicata per la diagnosi di diverse patologie che possono interessare:

  • intestino tenue
  • intestino crasso
  • pancreas
  • fegato
  • reni
  • vescica

Nel caso delle donne, la tac addomino-pelvica è utilizzata anche per osservare l’apparato genitale, e più nello specifico:

  • utero
  • tube di Falloppio
  • ovaie

È importante specificare qui che non è sicuro eseguire una tomografia computerizzata durante la gravidanza, in particolare durante i primi trimestri, a causa del rischio potenziale per il feto. L’esposizione ai raggi X può comportare rischi per organi in via di formazione come il cervello e il sistema nervoso centrale. Anche se il rischio di malformazioni congenite dovuto all’esposizione ai raggi X è basso, specialmente con una singola scansione, gli operatori sanitari cercano di limitare qualsiasi esposizione non necessaria ai raggi X durante la gravidanza. Per questo motivo, in gravidanza si preferiscono modalità di imaging meno invasive e che non utilizzino radiazioni ionizzanti, come l’ecografia o la risonanza magnetica.

Se è necessario eseguire una TC durante la gravidanza per ragioni mediche urgenti, il rischio e i benefici devono essere attentamente valutati da un team medico multidisciplinare, e la procedura dovrebbe essere eseguita solo se il beneficio atteso supera il rischio potenziale per il feto.

Tac addome completo

Si parla di tac addome completo quando si fa riferimento alla tomografia computerizzata che ha lo scopo di esaminare l’addome superiore e quello inferiore, quindi di tutti gli organi e dei vasi che si trovano in quest’area del corpo.

Tac addome con contrasto

Solitamente le tac vengono effettuate con un mezzo di contrasto, cioè un liquido che viene iniettato per via endovenosa al paziente prima di sottoporlo all’esame o, in altri casi, ingerito come preparato idrosolubile. Si tratta di una soluzione a base di Iodio che serve a rendere più visibili alcuni dettagli, in particolare arterie, vene, linfonodi e parenchimi.

Quando fare la tac all’addome

È necessario sottoporsi a una tac all’addome quando il medico, che sia quello curante o lo specialista, richiede uno studio approfondito di un organo o di un apparato dell’area addominale. In particolare, è uno strumento ottimale per la diagnosi di:

  • tumori alla vescica, all’ovaio, al pancreas, al rene, al fegato
  • linfomi, cioè neoplasie dell’apparato linfo-ghiandolare
  • emorragie interne
  • infiammazioni come appendicite, pielonefrite, pancreatite, colecistiti
  • malattie infiammatorie intestinali come Morbo di Crohn, colite ulcerosa, colite ischemica e colite linfocitica
  • ascessi
  • conseguenze di traumi ossei o viscerali, per esempio di fegato, reni o milza
  • diverticolite
  • pervietà o stenosi dei vasi sanguigni
  • calcoli renali
  • aneurisma dell’aorta addominale

Solitamente, per osservare il colon viene utilizzata, oltre alla colonscopia classica, la cosiddetta ColonTac o colonscopia virtuale, una metodica accurata utile per la prevenzione e la diagnosi del cancro del colon-retto.

La tomografia computerizzata addominale funge da guida in alcune procedure mediche, come biopsie di un organo addomino-pelvico, oppure durante un intervento chirurgico o il drenaggio di un ascesso. 

È utilizzata anche in caso di trapianto e quando un paziente deve sottoporsi a radioterapia. Sempre per i pazienti oncologici, la tac addominale può rivelarsi efficace nel monitorare gli effetti della chemioterapia. 

Per quali sintomi fare la tac all’addome

Come abbiamo detto, la tomografia computerizzata dell’addome esamina e riproduce in 3D gli organi, apparati e vasi contenuti nell’addome, da quelli intestinali a quelli riproduttivi della donna. I sintomi che potrebbero necessitare di un test di questo tipo sono generalmente: 

  • sanguinamento intra-addominale
  • dolore persistente all’addome
  • ostruzioni
  • disturbi intestinali 
  • problemi di minzione
  • disturbi ginecologici anomali

La tac arriva spesso come risposta a una mancata diagnosi dopo che il paziente si è sottoposto ad altri esami, come emocromo, ecografie e visite specialistiche. Le apparecchiature per la TAC sono ampiamente disponibili in ospedali e strutture mediche di tutto il mondo, rendendo questo tipo di imaging facilmente accessibile per i pazienti, soprattutto in situazioni di emergenza grazie alla rapidità di acquisizione delle immagini.

Chi prescrive la tac

La tac addominale non è un esame che si può effettuare senza una precisa indicazione del dottore. Sarà quindi il medico curante, oppure lo specialista, a prescrivere la tomografia computerizzata, di solito dopo aver cercato con altre indagini le cause dei disturbi lamentati dal paziente. 

Nonostante si possa fare privatamente, per la tac dell’addome è sempre richiesta la prescrizione medica. 

Come prepararsi alla tac all’addome

Proprio come per le tac ad altre parti del corpo (per esempio collo, testa, ecc.), la tac all’addome non richiede una particolare preparazione. È importante però seguire alcune raccomandazioni. 

Le donne incinte e le persone con insufficienza renale non dovrebbero sottoporsi ai raggi X. Anche chi soffre di diabete dovrebbe parlarne col proprio medico.

Se sospettate una gravidanza, quindi, comunicatelo, perché le radiazioni ionizzanti potrebbero nuocere al feto. 

La tac addominale è solitamente effettuata con mezzo di contrasto, per questo saranno richieste delle analisi del sangue (in particolare creatinina, protidogramma, glicemia e azotemia) realizzate non più tardi di un mese prima. Il radiologo o il medico che prescrive la tac potrebbero richiedere ulteriori accertamenti. 

In caso di somministrazione del liquido di contrasto, è necessario un digiuno assoluto per le sei ore precedenti l’esame. Anche l’assunzione di medicine dovrebbe essere interrotta per lo stesso lasso di tempo. 

È importante segnalare al medico radiologo la presenza di patologie cardiache, tiroidee o di asma, oppure particolari allergie. 

Tac senza mezzo di contrasto

In caso di allergia al mezzo di contrasto, possono essere somministrati dei farmaci steroidei, da assumere dodici ore prima della tac. Si tratta però di una valutazione che spetta al medico. 

Come si svolge la tac dell’addome

In genere, al paziente è richiesto di togliersi anelli, collane, orologi e altri oggetti metallici come i piercing. Dopo essersi spogliato e aver indossato un camice, gli vengono misurate pressione e temperatura. 

Il vero e proprio esame si svolge da sdraiati sul lettino, con le braccia posizionate dietro la testa, lunghe. In molti casi, durante la tac addominale viene fornito un cuscino per la testa e dei tappi per le orecchie che attutiscano il forte rumore emesso dal gantry, il tubo circolare che scansiona il corpo. Appena prima di cominciare, se previsto, viene somministrato il liquido di contrasto.

A questo punto, è fondamentale che il paziente resti immobile, se necessario anche limitando o trattenendo il respiro, per poter ottenere una qualità di immagini ottimale. 

Una volta terminata l’acquisizione delle immagini, il paziente può alzarsi e tornare a svolgere le normali attività. 

Quanto dura

La procedura per la tac addominale dura di solito una trentina di minuti, un po’ meno se non viene utilizzato il mezzo di contrasto. La parte di acquisizioni delle immagini, però, non dura che pochi minuti.

Effetti collaterali

In alcuni casi, il mezzo di contrasto può scatenare effetti collaterali. Per lo più si tratta di bruciore al momento dell’iniezione e di sapore metallico in bocca, mentre in casi più rari si possono avere reazioni come nausea e vomito. 

Risultati della tac all’addome

Dopo l’acquisizione delle immagini, il medico radiologo dovrà analizzarle, per questo il risultato potrebbe essere consegnato qualche giorno dopo. A questo punto, è necessario rivolgersi al medico che ha prescritto la tac per avere un responso chiaro e definitivo. 

Qualora la tac all’addome abbia però carattere di urgenza, il medico radiologo può analizzare immediatamente i risultati, per esempio quando si tratta di valutare la presenza o meno di una neoplasia. 

La tac all’addome è un esame diagnostico per immagini che permette di riprodurre tridimensionalmente organi, apparati e vasi dell’area addomino-pelvica. È particolarmente utile quando si sospettano infiammazioni o patologie a carico di reni, pancreas, fegato, intestino e vescica, ma può essere usata anche come “guida” per biopsie e procedure chirurgiche.

Fonti bibliografiche: