#SegretiDelCuore

Sto con un ragazzo di colore ma i miei non vogliono

In un mondo multietnico ormai è facile che ci s'innamori di qualcuno che viene da lontano. Ma gli ostacoli sono tanti e spesso nascono proprio dalle famiglie. Ecco come convincere i genitori ad approvare questi nuovi amori

Marina Mannino

Giornalista

Ho conosciuto Sani alla fermata del bus. Ci siamo scambiati i numeri, abbiamo iniziato a chattare, ci siamo rivisti, abbiamo capito di piacerci molto e ci siamo messi insieme. Lui però è nero, nato in Italia 17 anni fa da genitori immigrati nigeriani. Sani studia, parla il mio stesso dialetto (siamo di una città del nord) e del suo paese d’origine sa poco. I miei hanno reagito male: non vogliono conoscerlo, hanno detto che starò male con una persona così diversa da me nel colore, nella cultura e nella religione (i suoi sono musulmani), sarò criticata e emarginata da tutti, anche da chi ora dice di stare dalla mia parte. Sono razzisti o hanno ragione? Sono confusa.

Rossy, 16 anni

Due ragazzi si innamorano perché insieme si divertono, si capiscono, si desiderano, adorano la pizza come il kebab e ai concerti stanno abbracciati tutto il tempo. Lei è chiara, lui scuro, ma il colore della pelle non conta se nell’altro vedi semplicemente una persona. Sembra facile e logico, ma non lo è.

Non si tratta solo di pregiudizi, ma di una società che non riesce a cambiare alla stessa velocità di quanto fanno i più giovani. Per gran parte dei ragazzi delle generazioni Zeta e Alpha è normale vivere in un contesto multietnico e multiculturale: sono cresciuti in classi insieme ad alunni senegalesi, filippini, romeni, bengalesi, peruviani, cinesi. Hanno condiviso con loro lezioni e giochi, dispetti e merende. Ed è facile innamorarsi di un ragazzo che sembra diverso da te ma non lo è, perché ha assorbito fin da piccolo la cultura in cui siete entrambi immersi.

Ma come la mettiamo con i genitori? Per quanto siano di mentalità aperta, non è facilissimo per loro accettare che la figlia si fidanzi con un ragazzo di colore. Attenzione: non è semplice nemmeno per i genitori immigrati constatare che il figlio si sia innamorato di una ragazza “bianca”.

I genitori non sono necessariamente razzisti, ma apprensivi

Chiariamo una cosa: i genitori non sono razzisti. Semmai sono apprensivi, preoccupati, confusi. Ma non si macchiano di quell’idea insostenibile ed errata che è causa di discriminazione, oppressione, violenza, nella cieca convinzione che una “razza” sia superiore a un’altra o comunque incompatibile. Sanno bene che le categorie razziali sono costrutti sociali, non definizioni biologicamente definite. Dunque, quello che li impensierisce è il timore delle difficoltà a cui la coppia potrebbe andare incontro.

Quello che conta è la felicità

Lo sguardo puro dei ragazzi forse non vede i pregiudizi, gli ostacoli, le incomprensioni, le cattiverie a cui rischiano di andare incontro. Eppure è proprio questa purezza la loro forza, che li aiuta a cercare il proprio posto in un mondo che è sempre più un mix di facce, pensieri, diversità culturali. Mamma e papà capiranno presto che quello che conta è la felicità della loro ragazza e che proibirle di vivere il suo amore sarebbe quanto di più sbagliato possano fare. Ugualmente faranno i genitori di lui, se vorranno vedere il loro figlio sereno e felice. A questo si arriverà solo con il dialogo aperto e costruttivo, lucido e consapevole, senza polemiche o scenate.

Ci vogliono rispetto, libertà e tenacia

I ragazzi che hanno scelto di stare insieme devono innanzitutto credere nel loro amore. Essere coerenti e tenaci, determinati e positivi. Senza mai mancare di rispetto alle proprie famiglie, devono rispettare prima di tutto loro stessi e il loro sentimento. Non devono accettare imposizioni, ricatti, condizioni, ma sentirsi liberi di fare la loro strada senza paure. Troveranno il loro equilibrio da soli, confrontandosi, discutendo, condividendo esperienze e scoperte. Ma rifiutando le ingerenze altrui, le richieste di adeguarsi a una o all’altra consuetudine culturale, i tentativi di farsi guidare su una strada che è solo loro.

Conoscersi serve a capirsi

Quindi se la dolce Rossy crede nel suo amore non deve disperare ma insistere a chiedere ai suoi di parlarne. Può proporre loro di invitare a cena il suo ragazzo per conoscerlo. Quante volte potranno rifiutare? Cinque, dieci, venti? Alla fine dovranno mollare, vedendola convinta e decisa.

Allo stesso modo, però, dovrà conoscere la famiglia di lui. L’impatto potrebbe spiazzarla perché i suoi potrebbero avere un approccio un po’ diverso da quello che si aspetta, ma è proprio questo il bello dell’incontro tra culture diverse, da cui scaturisce un arricchimento personale e mentale reciproco. E poi, come scrisse il poeta romano Virgilio nel 39 a.C.: “Omnia vincit amor: et nos cedamus amori” ovvero “L’amore vince tutto, cediamo anche noi all’amore”. È un potente pensiero di quasi 2100 anni fa, quand’è stato formulato, ma lo è anche oggi e lo sarà anche nel futuro. E vale per tutti i ragazzi che si amano.

9 film in topic

  • Indovina chi viene a cena?, USA, 1967
  • Save the last dance, USA, 2001
  • Sognando Beckham, GB, 2002
  • Non sposate le mie figlie! Francia, 2014
  • Loving, USA, 2017
  • Noi siamo tutto, USA , 2017
  • Bangla, Italia, 2019
  • Raccontami di un giorno perfetto, USA, 2020
  • Work It, USA, 2020