Giulia Cecchettin, l’audio alle amiche: “Vorrei che Filippo sparisse”

Poche laceranti parole in un vocale alle amiche appena un mese prima di morire, uccisa da Filippo Turetta: le parole di Giulia Cecchettin

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Giorgia Prina

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“Vorrei che sparisse”, così Giulia Cecchettin diceva alle amiche appena un mese prima di venire uccisa dall’ex fidanzato, Filippo Turetta. Un vocale mandato in confidenza in cui sfogava tutto il suo malessere per una situazione in cui si sentiva intrappolata. Una registrazione ottenuta da Chi l’ha visto? e poi trasmessa dal Tg1, in cui si mischiano paura, sensi di colpa, ricatti emotivi e la necessità di condividere con le persone a lei care quanto stava vivendo.

Giulia Cecchettin: il vocale alle amiche

Fa male, terribilmente male, sentire la voce di Giulia Cecchettin, il cui cadavere è stato trovato senza vita sabato 18 novembre. Fanno riecheggiare con ancora più gli appelli di Elena Cecchettin, che, da quando si è appresa la morte della sorella, non smette di lottare e parlare, incitando lo Stato in primo luogo a muoversi per la protezione delle donne.

Quello di Giulia Cecchetin è un audio dal passato, che apre una porta sulle difficoltà che la ragazza stava vivendo ad appena un mese dall’uccisione da parte di Filippo Turetta, l’ex fidanzato. “Mi sento in una situazione in cui vorrei che sparisse, vorrei non avere più contatti con lui”, diceva Giulia Cecchettin riferendosi proprio al ragazzo e aggiungendo: “Non so come farlo perché mi sento in colpa, perché ho troppa paura che possa farsi male in qualche modo“.

Il vocale dura all’incirca due minuti: “Mi viene a dire che è super depresso, che ha smesso di mangiare, che passa le giornate a guardare il soffitto, che pensa solo ad ammazzarsi, che vorrebbe uccidersi, che non trova più un senso per andare avanti, che adesso è cominciata l’uni (università) e che a lui non frega niente di seguire nessun corso, che passerà le sue giornate in casa”. Paura per lui, per le conseguenze delle sue parole e divisa tra la voglia di aiutarlo e quella di staccarsi e liberarsi da una situazione che non sentiva più sua.

“Lui non mi dice tutte queste cose come ricatto, ma suonano molto come un ricatto, mi dice che l’unica luce nelle sue giornate sono le uscite con me, o i momenti in cui io gli scrivo. Vorrei sparire dalla sua vita però mi sento in colpa, ho troppa paura che possa farsi male in qualche modo, forse mi dice queste cose per starmi appiccicato, ma il rischio che si faccia del male e che potrebbe essere colpa mia… mi uccide”.

La denuncia ai carabinieri il giorno della scomparsa

Ancora alcuni dettagli sul rapporto, ormai finito: “Lui mi dice ‘sarò sempre qui ad aspettarti’ e ‘L’unica cosa che mi farebbe felice è avere una seconda possibilità’, il problema è che sto cominciando ad accumulare rabbia, non lo sopporto più”.

Sempre Chi l’ha Visto? ha trasmesso poi un documento inedito. La prima denuncia fatta ai carabinieri la sera della scomparsa di Giulia. Gino Cecchettin, il padre, si era infatti recato in caserma per raccontare i suoi timori, dicendo che la figlia “era uscita” con quel ragazzo che “aveva minacciato di suicidarsi” e che temeva per la sua incolumità. Giulia gli aveva infatti confessato i pensieri dell’ex fidanzato.

Nel verbale però i carabinieri nel verbale avevano scritto “allontanamento volontario” e “nessun pericolo di vita”. Ma Giulia Cecchettin non se ne era andata volontariamente via con Filippo. Era stata rapita, sequestrata e poi brutalmente uccisa.