Francia: il diritto all’aborto entra nella Costituzione

Emmanuel Macron aveva annunciato che nel 2024 l'aborto sarebbe diventato un diritto costituzionale, irreversibile e solenne. Ora il Senato francese ha approvato la proposta di legge

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Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor e storyteller

Scrittrice e storyteller. Scovo emozioni e le trasformo in storie. Lifestyle blogger e autrice di 365 giorni, tutti i giorni, per essere felice

Pubblicato: 2 Novembre 2023 12:59Aggiornato: 1 Marzo 2024 09:54

L’aborto non è un reato, non lo è per la legge italiana e per molte altre europee. Non è così per tutti, però, come ci insegna la recente vicenda che ha visto coinvolti alcuni Stati degli Usa dove la Corte Suprema ha sancito la fine del diritto di aborto.

Anche quando l’interruzione di gravidanza volontaria è però un diritto, conquistato non con poca fatica dopo anni di lotte e battaglie femminili, viene comunque trattato come un reato a causa delle visioni ideologiche di persone e politici. Lo abbiamo visto in Italia dopo che le denunce di attiviste e ginecologhe hanno fatto luce su alcune norme choc regionali.

In Francia però questo non succede. Nel Paese governato da Emmanuel Macron, presidente della Repubblica, l’aborto non solo è riconosciuto come un diritto imprescindibile per le donne, ma entro quest’anno si prepara a diventare irreversibile grazie al disegno di legge che prevede l’introduzione dello stesso nella Costituzione francese.

Aborto in Francia: la legge che cambia tutto

È una notizia, questa, che sta facendo il giro del mondo e che è stata annunciata dallo stesso Presidente della Repubblica alcuni mesi fa: la Francia si prepara a inserire il diritto di aborto all’interno della Costituzione, rendendo così quella scelta personale e delicata libera da ogni attacco a posteriori.

È bene precisare che l’aborto nel Paese è stato legalizzato nel 1975 grazie alla Legge Veil, che porta il nome della magistrata e politica francese che l’ha proposta, e che ha concesso alle donne di interrompere volontariamente la gravidanza entro le prime dieci settimane, successivamente estese a dodici.

Eppure questo traguardo raggiunto, e protetto da tutti i cittadini francesi, non basta più. Non in una società dove i diritti e la libertà delle donne sono spesso sotto attacco. Ed è proprio per scongiurare l’ombra di posizioni ideologiche, che possano in qualche modo ostacolare tutti i risultati raggiunti fino a questo momento, che Emmanuel Macron nel novembre dello scorso anno ha annunciato il disegno di legge che renderà questo diritto solenne e irreversibile.

Un “diritto irreversibile” che entra nella Costituzione

La notizia della nuova legge costituzionale sull’aborto era tanto attesa quanto sperata. Il Presidente della Repubblica francese aveva espresso più volte la volontà di cambiare le cose, lo aveva fatto già lo scorso marzo quando, in occasione della Giornata internazionale della donna per rispondere a tutte quelle domande che preoccupavano le donne dopo la storica sentenza della Corte Suprema degli Usa che ha cambiato tutto in materia di aborto, aveva promesso l’attuazione di diverse iniziative politiche affinché questo importantissimo diritto venisse salvaguardato da chi, invece, cerca ancora di minarlo.

La promessa è stata mantenuta e l’argomento è diventato oggetto di discussione nelle aule del Parlamento francese con la proposta di rendere l’interruzione volontaria di gravidanza un diritto costituzionale. Lo scorso ottobre, poi, l’annuncio: “Nel 2024, la libertà delle donne di abortire diventerà irreversibile”.

La proposta di legge che andrà a inserirsi nella Costituzione è arrivata al Senato francese raccogliendo ben 267 voti a favore, e solo 50 contrari. “Mi sono impegnato a rendere irreversibile la libertà delle donne di ricorrere all’Interruzione volontaria di gravidanza iscrivendola nella Costituzione” – ha affermato Emmanuel Macron su X – “Dopo l’Assemblea Nazionale, il Senato compie un passo decisivo di cui mi felicito”.

L’ultimo tassello verrà posto il 4 marzo quando, per essere approvata in via definitiva, le legge dovrà ottenere l’approvazione di tre quinti dei parlamentari dell’Assemblea e del Senato. Ma visti i risultati raccolti fino a questo momento, come auspica lo stesso presidente, il ddl dovrebbe diventare effettivo già nel 2024. A sancire un traguardo senza precedenti, per le donne e per tutti i cittadini francesi, sarà l’articolo 34 della Costituzione: “La legge determina le condizioni in cui si esercita la libertà della donna, che le è garantita, di fare ricorso all’interruzione volontaria di gravidanza”.